CISIA - Il desiderio dell'Università di incontrare i giovani
Ecco cosa è emerso dalla tavola rotonda "L'università orientata al futuro: mutazioni, sfide, progetti" con Alessandra Petrucci (rettrice Università di Firenze), Giovanni Betta (prorettore Università di Cassino e membro CUN), Piero Salatino (delegato all'orientamento e ai rapporti con il sistema scolastico dell'Università di Napoli Federico II), Valentina Cataldi (Direzione generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio MUR) , Angelo Siddi (Direzione generale delle istituzioni della formazione superiore MUR).
L'università ascolta, prende nota e si rimbocca le maniche per dare risposte a ciò che chiedono ragazze e ragazzi. È quanto emerge dalla tavola rotonda che si è svolta qualche giorno fa a Roma, a conclusione dell'evento "Orientarsi al futuro, la Generazione Z di fronte all'università".
Organizzata dal consorzio CISIA, costituito da 62 atenei statali e dalle conferenze di Ingegneria, Architettura e Scienze, la giornata di discussione si è tenuta nella suggestiva sala affreschi della CRUI (la Conferenza dei Rettori), ed è stata l'occasione per fare il punto sulle competenze della generazione Z e sui modi in cui i giovani incontrano le attività di orientamento.
Dopo le relazioni di Giorgio Filippi e Maria del Mar Huerta Moran, rispettivamente responsabili divulgazione e orientamento del consorzio CISIA, la discussione - coordinata dal giornalista Eugenio Bruno - ha preso vita con Alessandra Petrucci (rettrice Università di Firenze), Giovanni Betta (prorettore Università di Cassino e membro CUN), Piero Salatino (delegato all'orientamento e ai rapporti con il sistema scolastico dell'Università di Napoli Federico II), Valentina Cataldi (Direzione generale degli ordinamenti della formazione superiore e del diritto allo studio MUR) e Angelo Siddi (Direzione generale delle istituzioni della formazione superiore MUR).
A partire da quanto emerso nelle relazioni CISIA, che hanno messo in luce un calo generalizzato nei punteggi dei test di accesso e il bisogno dei giovani di capire in concreto cosa sia l'università prima di scegliere un corso di studi, il dibattito si è incentrato su cosa possa fare l'università per intercettare i bisogni di chi si trova di fronte all'onere della scelta di un percorso di laurea.
Il mondo accademico si è dimostrato pienamente consapevole di avere un ruolo fondamentale nei processi di orientamento, tracciando possibili scenari per rispondere alle domande della popolazione studentesca:
- l'ascolto continuo e sistematico
- la comprensione delle difficoltà
- la gestione delle ansie
- le possibilità di riorientamento in itinere
- la necessità di entrare nelle scuole per trasmettere la bellezza del sapere.
Emblematiche, per capire, le parole del professor Betta: "Scegliere un corso di laurea è oggettivamente complicato, ci sono tantissime proposte e spesso i giovani non hanno animo sereno perché hanno paura di sbagliare. Poter progettare esperienze di riorientamento, anche durante un percorso di studi, diventa questione di rilevanza strategica".
Cosa dice il sondaggio CISIA sull'orientamento
Con 4.363 risposte e un campione rappresentativo, il sondaggio "Orientarsi dopo la scuola 2025" ha messo in luce queste evidenze:
Oltre il 70% delle scelte di studio si fa durante l'ultimo anno di scuola (anche dopo il diploma)
Il principale driver di scelta è la passione (per le materie o per il lavoro dei sogni)
Familiari e amici sono le figure che hanno il maggior peso nell'influenzare le scelte
I docenti sono fondamentali per far conoscere le iniziative di orientamento
Chi ha almeno un genitore laureato ha maggiore possibilità di partecipare alle attività di orientamento.
Cosa dicono i dati CISIA sull'andamento dei test di accesso
Il consorzio ha preso in esame 340.315 TOLC effettuati nel 2024 e questi sono i principali temi emersi:
C'è un calo diffuso dei punteggi nell'ultimo triennio
Nel Nord-Est si registrano i punteggi migliori
Matematica e comprensione del testo sono punti deboli, con punteggi in diminuzione (sono in particolare la geometria e la grammatica a essere note dolenti)
Chi frequenta un liceo ha punteggi mediamente più alti.
Parliamo di CISIA con il presidente Andrea Stella, che spiega: “Il consorzio CISIA è un centro di eccellenza, un luogo in cui si incontrano storie, professionalità e visioni che si riuniscono nel valore condiviso di supportare ogni persona, accanto alle università, nel delicato momento della scelta. Riuniamo 62 università italiane, organizziamo momenti di confronto istituzionale, appuntamenti fissi con il personale universitario che presiede a tutto ciò che riguarda i TOLC, e attività di orientamento in giro per il Paese realizzate proprio per le università. Il rapporto con i nostri consorziati è stretto e proficuo, del resto, CISIA realizza le proprie attività in nome e per conto degli atenei.
CISIA si mette dalla parte dello studente, offrendo diversi strumenti gratuiti affinché gli studenti e le studentesse possano prepararsi al meglio, non tanto per il test ma per migliorare la preparazione di base. Tutti gli utenti registrati sulla piattaforma CISIA e su orientazione.it hanno a disposizione gratuitamente i corsi online (i MOOC, parola che sta per Massive Open Online Course) di matematica, fisica, chimica, biologia, comprensione del testo; sono corsi realizzati con la massima cura dai docenti che collaborano alle nostre attività scientifiche. Gli scritti sono decine di migliaia e di questo siamo molto contenti. Ci sono, poi, esercitazioni, prove di posizionamento, quesiti commentati e risolti. Da sempre sosteniamo che per prepararsi al meglio all’accesso alle università, e se si vuole anche ai test (ma riteniamo sbagliato prepararsi solo ai test) bastano i libri scolastici, leggere i sillabi, utilizzare liberamente i nostri strumenti. In tutto questo constatiamo come ci sia spesso un uso improprio del marchio TOLC e del nome CISIA, fatti su cui stiamo lavorando per tutelarci: CISIA è un organismo senza fini di lucro, che svolge una funzione importante e delicata accanto a studenti e università.
L’obiettivo del nostro sondaggio era quello di comprendere approccio e atteggiamento con cui gli studenti affrontano oggi il tema della scelta universitaria e, in particolare, come accedono ai diversi strumenti di orientamento predisposti per loro. Forse per la prima volta in assoluto è stato chiesto a chi vuole studiare come giudica questi strumenti e soprattutto cosa vorrebbe. Le risposte sono illuminanti e già da sole basterebbero a dare un impulso decisivo ai progetti di orientamento. In questo senso, il test di accesso non è, e non deve essere, un mero strumento di selezione, un evento isolato e fine a sé stesso, ma deve fa parte di un processo più ampio. Facendo il TOLC ci si mette nelle migliori condizioni per affrontare gli studi riducendo al minimo la probabilità di dover cambiare corso o addirittura abbandonare. In altri termini: fare il test è parte integrante di un processo di orientamento, a tutto vantaggio di chi lo fa”.
Ha aggiunto il direttore CISIA, Giuseppe Forte: “Le attività di CISIA partono da lontano, con l’orientamento, che possiamo definire alla stregua del prendersi “cura”, parola che mette in primo piano l’attenzione verso qualcuno e la sollecitudine nel fare qualcosa. In questo senso, stiamo facendo sempre di più, con nuove idee, progetti in partenza e un’evoluzione costante dei nostri servizi.
La nostra sede è a Pisa perché il primo presidente dell’allora centro, poi trasformato in consorzio nel 2010, così come il coordinatore della commissione nazionale test, da cui derivò l’impegno delle conferenze di architettura e ingegneria insegnavano all’università di Pisa. Questa posizione, dal punto di vista logistico, è ottimale, siamo centrali rispetto alla penisola e questo è sicuramente un vantaggio per i rapporti con le università”.
Maria del Mar Huerta Moran, responsabile dell’Ufficio Orientamento CISIA ha spiegato: “Una minoranza di studenti sceglie l’università prima del penultimo anno di scuola, mentre la maggioranza di ragazze e ragazzi decide all’ultimo anno o addirittura dopo il diploma. Questo fatto, escludendo situazioni specifiche, ci fa capire quando sia difficile optare per l’uno o l’altro corso di laurea; visto con gli occhi dell’orientatrice, sottolineo come il dato indichi un bisogno di anticipare le azioni di orientamento, per dare l’opportunità di costruire la scelta nel tempo. Giro il Paese incontrando classi e scuole, al di là delle nozioni pratiche, mi accorgo della necessità dell’orientamento come momento di affiancamento, di accompagnamento. Il mondo giovanile ha dentro di sé le risorse necessarie per scegliere, basta esserci e aiutare facendo in modo che possano emergere; saranno poi le singole persone ad attivarsi e a intraprendere il cammino”.
CISIA
Il consorzio CISIA (Consorzio Interuniversitario Sistemi Integrati per l’Accesso) riunisce 62 atenei statali e le conferenze di Ingegneria, Architettura e Scienze. È nato nel 2010 come prosecuzione ed evoluzione del Centro Interuniversitario per l’Accesso alle Scuole di Ingegneria e Architettura, istituito nel 2005. Si occupa di supportare le università sui temi dell’orientamento e dell’accesso. Ha sviluppato i TOLC (Test OnLine CISIA), i test più diffusi in Italia per valutare le conoscenze di studenti e studentesse che si iscrivono all’università. Nel periodo della pandemia CISIA ha realizzato una specifica versione dei TOLC da effettuarsi a domicilio (i TOLC@CASA), consentendo al mondo universitario di non fermarsi. La sede nazionale è a Pisa e in organico ci sono 60 persone che provengono da tutta Italia e dall’estero. Attualmente il consorzio gestisce circa 400.000 test all’anno, fra TOLC e altre prove.