Casa a Venezia. Sogno per gli stranieri, ma anche per i veneziani
Sono sempre di più i visitatori stranieri che decidono di comprare casa a Venezia, nonostante i prezzi alle stelle. Mentre la città di spopola di residenti, il mercato immobiliare extra-lusso è di nuovo in crescita.
Nonostante la crisi economica globale, l’aumento dei prezzi degli immobili e le difficoltà insite nella vita in una città sull’acqua, Venezia continua ad essere meta ambita per gli stranieri desiderosi di avere una seconda casa nel Bel Paese.
Venezia è cambiata molto dai tempi in cui Lord Byron nuotava da Lido sino al Canal Grande, a palazzo Mocenigo, dove viveva. Ora le vie acquee sono percorse in lungo e in largo da vaporetti ed imbarcazioni varie, i turisti si affollano tra Rialto e San Marco e nessuno, a parte qualche buontempone in vena di bravata che vuole guadagnarsi il suo minuto e mezzo di fama, nuota per i canali.
Ma su tutti i visitatori la Serenissima continua ad esercitare un fascino intenso tanto da spingere alcuni di loro ad investire svariate centinaia di migliaia di euro per potersi sentire parte di questo splendore.
Si potrebbe pensare che i tempi difficili siano, per chiunque, un valido disincentivo a comprare casa, soprattutto una seconda per le vacanze, e invece i dati forniti al New York Times da Piero Schiavon della Venice Estates/Sotheby’s International Realty dimostrano il contrario.
“Gli immobili più prestigiosi, circa il 15% del totale, che vengono valutati sopra il milione di euro sono sempre richiesti perchè questa è una città dove la gente investe” ha commentato Schiavon la cui Agenzia vanta vendite a compratori di tutto il mondo, dal Sud Africa alla Russia.
Dunque la crisi non ha colpito il mercato immobiliare veneziano? “Tutt’altro – afferma Serena Bombassei della Venice Real Estate – il mercato del lusso è crollato di circa 10 punti percentuali, ma ora i prezzi si aggirano attorno ai 10/12.000 euro al metroquadro.”
Il mercato del lusso ha subito un colpo dunque, ma sembra essersi notevolmente ripreso. E quello dei cittadini, delle persone che lavorano e vivono a Venezia? A sentire le agenzie immobiliari è sempre più fermo. La gente non compra e bisogna ammettere che le cifre richieste non aiutano. Stando ad una’indagine del sito casa.it, Venezia rimane una delle città dove il mattone costa più caro (circa 6.000 euro al metroquadro) e non stiamo parlando di piani nobili sul Canal Grande.
Insomma sembrerebbe destino che la città diventi sempre meno italiana e che prima o poi cada in mano ai grandi magnati stranieri che possono permettersi di di sborsare cifre a 7 zeri, tanto più che, sempre secondo i dati pubblicati dal New York Times, circa il 25% dei proprietari di immobili a Venezia non è italiano.
“Venezia corre il rischio di diventare un museo” termina l’articolo, ma nessuno fa nulla per correre ai ripari, né le agenzie immobiliari che preferiscono vendere ai facoltosi stranieri, meno esigenti dei veneziani e con il denaro contante alla mano, né gli stessi veneziani che vendono le loro proprietà a prezzi proibitivi obbligando le giovani coppie ad optare per una soluzione in terraferma, né tantomeno questi famigerati investitori facoltosi, che non contenti di alimentare un circolo vizioso atto a creare solo beni di lusso che pochi possono permettersi, stanno cercando di estendersi, mettendole a rischio, anche in quelle zone periferiche, non ancora intaccate dal turismo di massa, ultimi baluardi della venezianità.