SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Biotestamento alla Camera, Englaro: una violenza inaudita

10/03/11

Si è chiuso, in Aula alla Camera, con due sedute di discussione generale, il “primo round” sul testamento biologico, che ha confermato la distanza tra maggioranza e opposizione sul provvedimento.

Si è chiuso, in Aula alla Camera, con due sedute di discussione generale, il “primo round” sul testamento biologico, che ha confermato la distanza tra maggioranza e opposizione sul provvedimento. Sulla linea del Pdl “in difesa della vita” si è schierato, come annunciato, infatti, solo l’Udc, mentre continua da parte di Pd e Idv la battagliabiotestamento contro “una cattiva legge”, anche se divergono le “strategie” parlamentari messe in atto dai due gruppi.
Se il partito di Antonio Di Pietro, così come la pattuglia radicale, ha scelto la via della pregiudiziale di costituzionalità per cercare di bloccare la legge della maggioranza sul fine vita, i democratici hanno confermato la richiesta di sospensiva, depositata oggi a prima firma del capogruppo, Dario Franceschini. Non si può, però, per il leader dell’Idv parlare di “libertà di coscienza sul rispetto della Costituzione”. E in conferenza stampa a Montecitorio, insieme a Beppino Englaro, Di Pietro ha parlato apertamente di “fiera dell’ipocrisia”. “Ciascun partito – ha sottolineato l’ex pm – ha il dovere di dire come intende applicare la Costituzione” e “i parlamentari hanno il dovere di rispettare la laicità dello Stato, e lo dico – ha precisato – da cattolico credente. Ma nemmeno Gesù Cristo ha mai pensato di imporre agli altri la sua scelta”.
E mentre chiudendo la discussione generale in Aula alla Camera, il sottosegretario alla Salute, Eugenia Roccella, ha ribadito “la necessità di fare una legge” perché “è compito del Parlamento dare una risposta legislativa a una questione aperta da almeno dieci anni”, il papà di Eluana ha invece bollato come atto di “violenza inaudita” la volontà di “imporre le cure” per legge. Peraltro, per Englaro, è proprio la maggioranza a “essere ossessionata dall’eutanasia, che non c’entra niente. Io – ha detto – rivendico solo il diritto di essere lasciato morire”, di “poter dire no all’offerta terapeutica se dovessi trovarmi in una situazione che per me è peggio della morte”. Fermo restando “il sacro rispetto per chi ha una posizione diversa dalla mia”.
È proprio invece “in casa radicale” e dopo “le drammatiche vicende” del caso Englaro, secondo Paola Binetti, “che è nata l’esigenza di una legge con un preciso sigillo pro-eutanasico” e che “anno indotto a scrivere una legge, che evitasse questa deriva”. Legge che l’Udc voterà, pur riservandosi di presentare alcuni emendamenti. Fli ha annunciato un emendamento unico sostitutivo dell’intero testo di legge e anche dal Pdl nonè escluso che arrivino alcuni emendamenti correttivi.
È proseguita intanto la mobilitazione dei Radicali e dell’associazione Coscioni davanti a Montecitorioi per “fermare” il ddl “contro” il testamento biologico. Davanti alla Camera campeggiava stamattina un cappio fatto con un sondino, con un cartello appeso al patibolo contro gli “aguzzini con i sondini”.



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