Berlino. Giuseppe Amadio. Plurima Cifra.
All'interno del Progetto Strade d'Europa voluto da tempo a Berlino dallo Storico dell'Arte Prof. Carlo Franza Carlo ,vive la mostra personale di Giuseppe Amadio illustre artista italiano oggi tra i più significativi e coinvolgenti, capace di segnare la storia dell'arte contemporanea con rilievi in monocromo di stringente e lucida bellezza.
L'opera di Giuseppe Amadio veicola in Europa, traghettata dal Critico Carlo Franza. Ha senso, più di un senso, focalizzare un nome dell’arte contemporanea già familiare ai collezionisti e al mondo artistico, ed è Giuseppe Amadio, a suo tempo apprezzato anche da Piero Dorazio proprio per una sua volontà di ricerca assoluta. Lavora sullo spazio e sulle forme, inseguendo quegli stessi concetti che sono stati alla base del lavoro di Fontana, Bonalumi e Castellani, portandosi oggi a costruire significative tele estroflesse monocrome capaci di raccogliere in talune forme, proprio laddove il segno estroflesso ci racconta dell’universo declinandolo nella sua ossatura impunturata, tagli di luci e ombre sorvegliate nel loro equilibrio, nella loro energia. Ecco allora che il suo lavoro mirabilmente assoluto e lucido, svia ogni carattere illusorio per divenire, invece, una progressione infinita di movimenti, tanto tensivi quanto poetici, tanto misteriosi quanto naturali. E’ così che l’universo è come rifondato in una sorta di materia pulsante e dilatata, e trova nella sua ossatura il respiro sincopato capace ancora di emozionare spiriti lucidi. Questa sorte di neospazialismo, che si presenta come un nuovo rappel à l'ordre, ha come reinventato una tecnica, donandoci un labirinto di linee spezzate, in cui avventure diverse sono accostate in felici collisioni. Ecco la sfida di Giuseppe Amadio, lo svelamento di una geografia del mondo assoluta, da perpetual inventory. I suoi lavori sono ormai spazi-regione, rilievi di una cartografia dinamica, ma sempre equilibrata”. Giuseppe Amadio è nato a Todi nel 1944 e qui vive e lavora. Dopo la frequenza di corsi liberi di design e grafica pubblicitaria, si è occupato di cartellonistica su scala industriale. Alterna l’attività di pittore a quella di designer nel settore dell’arredo. Per oltre un ventennio ha collaborato come tecnico di studio con l’artista Piero Dorazio. Dopo un’iniziale poetica materico-gestuale oggi è approdato a un linguaggio fortemente concettuale, vivendo la sua esperienza astratto-concreta, con opere monocrome. Ha tenuto mostre fin dal 1980 in Italia e all’estero (Perugia, Viterbo, Forlì, Cesena, Porto San Giorgio, Sansepolcro, Porto San Giorgio, Viterbo, Milano, Roma, Pescara, Bologna,Firenze, Berlino ecc.). Nel 2011 ha vinto il Premio delle Arti Premio della Cultura come Artista dell'Anno al Circolo della Stampa di Milano,candidato dal Prof. Carlo Franza presidente della Giuria del Premio. Del suo lavoro si è interessata la critica più qualificata, tra cui Piero Dorazio e l'illustre Storico Prof. Carlo Franza.