Bava di lumaca: dalla cosmesi e cura alla gelateria, una sostanza che va piano ma arriva lontano!
La storia della bava di lumaca è conosciuta dall'uomo da diversi millenni. Ippocrate ne esaltava le proprietà medicamentose e vennero usate dai medici dell’epoca soprattutto per curare infiammazioni, tossi e gastriti. Forse qualche “vecchio” contadino potrebbe pure raccontarvi l’usanza dell’ingestione di chiocciole per lenire i bruciori di stomaco. Pratica molto discutibile a livello sanitario, ma a quanto pare molto efficace! (Disclaimer: non provatelo a casa)
LA TERAPIA CON LA BAVA DI LUMACA NELL'ANTICA GRECIA E NELL'ANTICA ROMA
Nel contesto delle antiche pratiche mediche, figure di grande prestigio come Ippocrate, considerato il padre della medicina scientifica, e Plinio il Vecchio, proponevano trattamenti basati sulla bava di lumaca per condizioni quali ustioni, ascessi e infiammazioni. Anche le opere del medico Galeno di Pergamo, che esercitò a Roma nel 200 d.C., descrivono l'utilizzo della secrezione delle lumache nel trattamento dell'idrope fetale e di altre condizioni cliniche. Dopo il periodo dell'Antica Grecia e di Roma, l'interesse per la bava di lumaca in medicina sembra essersi assopito fino al XVIII secolo.
XVIII-XIX SECOLO: LA RINASCITA DELL'INTERESSE PER LA BAVA DI CHIOCCIOLA IN MEDICINA
La medicina che va dal XVIII al XIX secolo ha assistito ad una rinascita dell'interesse per la bava delle lumache, con figure di spicco che proponevano rimedi a base di questo ingrediente per trattare diverse patologie.
Degno di nota è il francese George Tarenne, il quale nel 1808 pubblicò un libro che discuteva dell’uso della secrezione delle chiocciole per curare le ernie. Louis Figuier, divulgatore scientifico e docente di chimica in diverse facoltà di medicina e farmacia francesi, nel 1840 delineò diverse formulazioni farmaceutiche a base di lumache (tra cui lo sciroppo alla bava di lumaca), evidenziando il loro utilizzo contro raffreddori resistenti, tubercolosi, affezioni toraciche acute e croniche e infiammazioni intestinali.
Baron-Barthelemy, farmacista francese pubblicò una relazione sui preparati farmaceutici a base di secrezione di lumaca approvati per l'Esposizione Universale del 1855. Nello specifico, Baron-Barthelemy descriveva i benefici della bava di lumaca contro numerose malattie, tra cui:
• patologie repiratorie come tosse, raffreddore, bronchite, asma, tonsillite, faringite, influenza e perfino polmonite
• patologie intestinali come la gastrite
• malattie con eruzioni cutanee come morbillo, scarlattina, vaiolo
• dermatiti
Ma l’interesse per la bava delle chiocciole non si fermò al XIX secolo: nonostante il passare del tempo, l'interesse per l'uso terapeutico di questa sostanza persiste.
LA BAVA DI LUMACA NEL XX SECOLO
Il 1945 vide un ulteriore interesse nelle lumache, tanto che l'edizione di Dorvault di quell'anno (un manuale di farmacia diffuso nella Francia del XIX e XX secolo) dedicò un intero paragrafo all'utilizzo terapeutico della bava di lumaca.
Negli anni successivi, la ricerca scientifica confermò le proprietà terapeutiche e biologiche della bava di chiocciola. Attualmente, la bava di lumaca è forte oggetto di interesse medico-scientifico poiché, analizzando la sua composizione chimica, i ricercatori hanno scoperto che essa è ricca di sostanze antiossidanti, antibatteriche, antinfiammatorie e cicatrizzanti. Lo studio Advancing Discovery of Snail Mucins Function and Application (1) descrive dettagliatamente le attuali e potenziali applicazioni della secrezione delle chiocciole. Ad esempio, la bava di chiocciola facilita la guarigione delle ferite - comprese le ulcere gastriche -, viene usata nei materiali bioispirati e viene studiata come potenziale agente contro il melanoma (2).
La storia recente e l’interesse della ricerca scientifica va fatta risalire al mito delle tribù auracane. Gli auracani sono un popolo originario del Sud del Cile, storicamente arcigno e risoluto. L’unica tribù del Sud America capace di sventare l’assalto degli Inca prima e l’impeto dei conquistadores spagnoli poi. Ed è alquanto suggestivo ed emblematico che la scoperta delle virtù della bava di lumaca sia avvenuta proprio in queste terre così inespugnabili!
Alcuni discendenti di questa tribù, infatti, i Lavachence (letteralmente “gente di mare”) si erano specializzati alla fine degli anni ’80 nell’allevamento di lumache a scopo alimentare da esportare in Nord America, Francia e altri territori in cui le “escargot” rappresentavano un piatto prelibato. Ciò che sorprendeva di più i forestieri, oltre alla grande dedizione al lavoro di questi allevatori, era la pelle delle loro mani. Incredibilmente giovane, sana e morbida, a dispetto della facilità con cui queste potevano scalfirsi, rovinarsi o ferirsi durante l’opera di raccoglimento. Fatto sta che dal mito della tenacia auracana, si è subito passati nei centri di ricerca più attrezzati nel settore della dermo-cosmetica. Gli studi scientifici effettuati nel corso degli anni hanno approfondito la questione certificando di fatto il fenomeno, grazie all’analisi del metabolismo e del ciclo di vita delle lumache. Si è attestata infatti la correlazione tra la condizione degli allevatori cileni e le proprietà curative e tonificanti che la secrezione delle chiocciole può avere sulla pelle del mani e del viso.
Studi e test (*) hanno rivelato in particolare come questa secrezione, la cosiddetta “bava di lumaca”, oltre ad agevolare la locomozione dell’animaletto, contenga tutti principi attivi utili a rigenerare i loro stessi tessuti e proteggerli da microrganismi e intemperie. In particolare vitamine A, C, E allantoina, acido glicolico, collagene ed elastina, peptidi mucopolisaccaridi e acqua, tutte sostanze esfolianti e particolarmente antiossidanti.
Oggi l’Italia è fra i leader mondiali per qualità dei prodotti derivanti da allevamenti di lumache ad uso cosmetico. I prodotti cosmetici a base di Bava di Lumaca Made in Italy sono fra i più apprezzati ed esportati di tutto il mondo.
La popolarità della bava di lumaca nasce in primo luogo dalle preziose sostanze di cui è naturalmente composta. La Bava di Lumaca infatti, contiene acido glicolico, allantoina, collagene, elastina, mucopolisaccaridi, proteine e vitamine. La bava di lumaca è conosciuta anche per le sue proprietà anti-invecchiamento. Aiuta a stimolare la formazione di collagene ed elastina, di cui è tra l’altro naturalmente ricca, protegge la pelle dai radicali liberi, lenisce la pelle, ripara i tessuti danneggiati e ripristina l’idratazione. Può essere usata per trattare pelle secca, rughe e smagliature, acne e rosacea, macchie senili, bruciature, ed è ottima anche per trattare le cicatrici.
In commercio si può trovare una vasta gamma di prodotti cosmetici a base di Bava di Lumaca, ma è importante scegliere il Made in Italy, ed i prodotti che pongono l'attenzione su come viene estratta tramite procedimento artigianale per (stimolazione manuale) nel rispetto del benessere e del ciclo vita delle chiocciole. In definitiva, la bava di lumaca, con la sua lunga storia e le nuove scoperte scientifiche, si pone come una risorsa preziosa e versatile nel panorama della medicina contemporanea, promettendo prospettive innovative e benefici ancora inesplorati.
CURIOSITA’
In Thailandia, l’uso della bava di lumaca nella cura della pelle è molto diffuso e ha radici antiche. In alcune SPA non è del tutto inusuale sottoporsi ad una pratica tramandata attraverso generazioni e che fa parte della tradizione della medicina naturale e della cosmesi thailandese. In particolare, quella di una maschera con l’applicazione diretta delle lumache sul viso.
GELATO CON BAVA DI LUMACA: UN ESPERIMENTO NUTRIZIONALE RIVOLUZIONARIO
Una delle applicazioni più inaspettate e innovative della bava di lumaca è emersa nel mondo della gastronomia, in particolare nella creazione di gelato. Un sorbetto alla fragola preparato con bava di lumaca, che sostituisce quasi completamente l’acqua, rappresenta un esempio straordinario di questa innovazione. Questo gelato unico è stato creato da Alessandro Racca, maestro gelatiere e docente alla Carpigiani Gelato University, con uno scopo che va oltre la semplice curiosità culinaria. La sostituzione dell’acqua con la bava di lumaca nel gelato non è solo una novità gastronomica, ma anche un esperimento che sfrutta le proprietà uniche della bava. Questo ingrediente naturale è ricco di sostanze nutritive e potenzialmente benefiche per la salute, un aspetto che aggiunge valore nutritivo a un alimento già amato da molti.
Questa iniziativa non è solo un esercizio di creatività gastronomica, ma ha anche radici profonde nel desiderio di offrire benefici nutrizionali specifici, specialmente per i pazienti oncologici pediatrici.
Il gelato a base di bava di lumaca è stato sviluppato con l’obiettivo di sfruttare le proprietà nutritive e curative del muco. La bava di lumaca è ricca di proteine, glicoproteine, antiossidanti e altri composti bioattivi che possono sostenere il recupero e la nutrizione, in particolare per i pazienti che soffrono di malattie debilitanti come il cancro. In queste situazioni, mantenere un’adeguata assunzione nutrizionale è cruciale, e il gelato rappresenta una forma appetibile e facilmente consumabile per assumere questi nutrienti essenziali. L’uso della bava di lumaca nel gelato rappresenta una tendenza emergente che combina sperimentazione gastronomica e interesse per ingredienti naturali e alternativi. In un mondo in cui la ricerca di nuove esperienze culinarie e l’attenzione alla salute vanno di pari passo, il gelato alla bava di lumaca segna un passo intrigante e audace verso nuovi orizzonti nel campo dell’alimentazione e della nutrizione.
ALCUNE RICERCHE, PUBBLICAZIONI E STUDI SCIENTIFICI SULL’EFFICACIA DELLA BAVA DI LUMACA SULLA PELLE DELL’UOMO (*):
1. Avanzamento della scoperta della funzione e dell'applicazione delle mucine di lumaca
(https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC8542881/)
2. Bonnemain B. Helix and Drugs: Snails for Western Health Care From Antiquity to the Present. Evid Based Complement Alternat Med. 2005 Mar;2(1):25-28. doi: 10.1093/ecam/neh057. Epub 2005 Jan 28. PMID: 15841274; PMCID: PMC1062150.
3. McDermott M, Cerullo AR, Parziale J, Achrak E, Sultana S, Ferd J, Samad S, Deng W, Braunschweig AB, Holford M. Advancing Discovery of Snail Mucins Function and Application. Front Bioeng Biotechnol. 2021 Oct 11;9:734023. doi: 10.3389/fbioe.2021.734023. PMID: 34708024; PMCID: PMC8542881.
4. In vitro cell and molecular study on snail secretion mechanism: A. Brieva, N. Philips, R. Tejedor, A. Guerrero, J.P. Pivel, J.L. Alonso-Lebrero and S. Gonzalez. Molecular Basis for the Regenerative Properties of a Secretion of the Mollusk Cryptomphalus aspersa. Skin Pharmacology and Physiology 2008, 21, 15–22. doi: 10.1159/000109084
5. Clinical trial on 27 adults with deep partial thickness facial burns: D. Tsoutsos, D. Kakagia and K. Tamparopoulos. The efficacy of Helix aspersa Müller extract in the healing of partial thickness burns: A novel treatment for open burn management protocols. Journal of Dermatological Treatment 2009, 20, 219-222. doi: 10.1080/09546630802582037
6. Randomised controlled trial using 8% and 40% serum daily on 25 subjects with moderate to severely photodamaged facial skin: S.G. Fabi, J. L. Cohen, J.D. Peterson, M.G. Kiripolsky and M.P. Goldman. The effects of filtrate of the secretion of the Cryptomphalus aspersa on photoaged skin. Journal of Drugs in Dermatology 2013, 12, 453-457. (link)
7. Trial on 15 subjects with photoaging (no placebo not blinded): M J Tribó-Boixareu, C Parrado-Romero, B Rais, E Reyes, M A Vitale-Villarejo and S González. Clinical and histological efficacy of a secretion of the mollusk Cryptomphalus aspersa in the treatment of cutaneous photoaging. Cosmetic Dermatology 2009, 22, 247-252. (link)
8. Double-blind randomized controlled study on 20 subjects with atopic dermatitis: M-J Oh, S-M Park and H-T Kim. The Effects of Snail Secretion Filtrate on the damaged skin barrier’s recovery of the Atopic dermatitis. The Journal of Korean Oriental Medical Ophthalmology and Otolaryngology and Dermatology 2010, 23, 138-153. (link)
9. In vitro skin cell migration assay: M. C. Iglesias-de la Cruz, F. Sanz-Rodríguez, A. Zamarrón, E. Reyes, E. Carrasco, S. González and A. Juarranz. A secretion of the mollusc Cryptomphalus aspersa promotes proliferation, migration and survival of keratinocytes and dermal fibroblasts in vitro. International Journal of Cosmetic Science 2012, 34, 183–189.doi: 10.1111/j.1468-2494.2011.00699.x (full text)
10. In vitro study of the regenerative abilities of snail egg extract: J. Espada, M. Matabuena, N. Salazar, S. Lucena, O. Kourani, E. Carrasco, M. Calvo, C. Rodríguez, E. Reyes, S. González and A. Juarranz. Cryptomphalus aspersa mollusc eggs extract promotes migration and prevents cutaneous ageing in keratinocytes and dermal fibroblasts in vitro. International Journal of Cosmetic Science 2015, 37, 41–55. doi: 10.1111/ics.12167
Fonti: Ministero della Salute; Agricultura; Vanity Fair; Comozero; Cosmopolitan; ISS; https://www.nuvocosmetic.com/blogs/news/bava-lumaca; https://www.emiliaromagnasociale.it/la-bava-di-lumaca-5-curiosita-storiche-e-usi-moderni/
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