“Baobab il Gigante Buono. Alimenta il tuo benessere” a cura di ELISA VOLTOLINA
ELISA VOLTOLINA, "Baobab, il Gigante Buono. Alimenta il tuo benessere", ed. AESSERE, 2010. Prefazione del Dott. Stefano Manfredini conclusione del Dott. Mauro Mario Mariani. La realizzazione di questo libro è stata possibile grazie alla preziosa collaborazione di numerose persone che hanno messo a disposizione capacità e conoscenze.
“Il sapere è un tronco di Baobab. Una sola persona non può abbracciarlo” (antico proverbio senegalese)
“…Se dovessi riassumere in poche parole le proprietà del Baobab che più mi hanno colpito partirei dall’analizzare la polpa del frutto. La sua particolare composizione lo rende, naturalmente essiccato sulla pianta, il vegetale più ricco di fibra (quasi il 50%) bilanciata all’origine nelle due componenti, quella solubile e quella insolubile in acqua, una utile per vincere la stipsi e l’altra per combattere l’eccessiva evacuazione: un normalizzante, quindi, delle funzioni intestinali. Né tralascerei la ricchezza calcio, fonte sostitutiva del latte per gli intolleranti, né l’apporto consistente di vitamina C che assieme alla fibra ne fanno un alimento speciale per la donna…” Dalla PREFAZIONE a cura del Dott. Stefano Manfredini.
La polpa e i semi, contenuti all'interno del frutto del Baobab, sono ricchissimi di vitamine, minerali, fibre ed aminoacidi, tanto che lo rendono un prodotto unico nel suo genere. Grazie alle analisi chimiche effettuate dall'illustre Prof. Stefano Manfredini e grazie al prezioso contributo della Dott.ssa Elisa Voltolina e del Dott. Mauro Mario Mariani, questi studi sono stati raccolti all'interno del libro "Baobab il gigante buono", edito da Aessere, che con efficiente semplicità documenta le proprietà di questo prezioso frutto.
Viene comunemente chiamato “albero farmacista”, “albero della vita” o “albero magico” proprio per la sua caratteristica di essere terapeutico dal frutto alla radice. Il suo appellativo più significativo è “il gigante buono” perché con la sua imponenza rappresenta il trait d’union tra la terra e il cielo; si narra, infatti, che la sua forma sia stata più volte accomunata con quella di un albero capovolto le cui ramificazioni rispecchiano quelle delle radici sotterranee, come per sottolineare che è benefico in ogni sua parte, anche capovolto. La polpa dei suoi frutti è utilizzata come alimento e presenta proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e antimicrobiche: è particolarmente ricca di vitamina C, calcio e fibre; inoltre assunta prima dei pasti favorisce la digestione, elimina il gonfiore e abbassa il tasso di colesterolo
Il Dottor Mario Mariani, medico chirurgo è specialista in angiologia. Si interessa di Ossidologia, nuova disciplina medica che studia l’azione dei danni provocati dai radicali liberi. Ha messo a punto un programma originale da lui definito 4D per riproporre l’organismo con nuove abitudini alimentari e comportamentali, partendo da un reset metabolico. Il programma 4D prende nome dalle iniziali delle quattro fasi che lo compongono: Disintossicare - Depurare - Drenare - Dimagrire. É docente di Nutrizione Biologica presso per la Scuola di Omeopatia, Omotossicologia e Discipline Integrate per Medici ed Odontoioatri dell’A.I.O.T. - Associazione Medica Italiana di Omotossicologia. É stato docente presso la Scuola di Nutrizione Biologica dell’Accademia Nazionale delle Scienze degli Alimenti - Università Politecnica delle Marche. Ha avuto incarichi di docenza dall’Università di Calabria nel Master di Alta Formazione Universitaria in Medicina e Terapia Biologica e nel Master di Alta Formazione Universitaria in Nutrizione Biologica. Ha avuto incarichi di docenza dall’Università di Bologna nel Corso di Alta Formazione Universitaria in Sociologia della Salute e Medicine Non Convenzionali
Attualmente ha incarichi di Docenza nelle seguenti scuole:
• Università di Bologna, Corso di Alta Formazione Universitaria in Sociologia della Salute e MNC
• Scuola di Omeopatia, Omotossicologia e Discipline Integrate per Medici ed Odontoioatri dell’A.I.O.T.
• Master di Nutrizione Clinica dell’A.I.N.U.C. – Accademia Italiana di Nutrizione Clinica _ Consorzio Universitario Piceno
E’ autore di numerose pubblicazioni scientifiche ed ospite di importanti trasmissioni televisive rai in qualità di nutrizionista.
Sono un Angiologo. La mia specialità medica non si occupa di definire “il sesso degli angeli”... Angio deriva dal greco e sta per vaso: l’angiologia studia tutto quello che riguarda i vasi del nostro organismo: arterie, vene e linfatici. In altre parole si occupa delle cause e degli effetti delle malattie vascolari. Questo tipo di malattia si innesca in seguito al procedere dell’aterosclerosi. L’aterosclerosi è una malattia infiammatoria cronica delle arterie di grande e medio calibro che si instaura a causa dei fattori di rischio quali: ipercolesterolemia, diabete mellito, ipertensione, obesità, iperomocisteinemia oltre al fumo di sigaretta.
Queste patologie sono le più diffuse nel mondo occidentale. Esse sono una diretta conseguenza di abitudini alimentari e comportamentali sbagliate e confuse. Oggi vengono considerate spesso in un’unica sindrome definita ”metabolica”. Gli effetti della sindrome metabolica nel tempo portano proprio alle malattie cardiovascolari, che risultano essere la prima causa di decessi nei paesi occidentali. Nel nostro paese 44 persone su 100 muoiono di questo, e tutto parte proprio dalla errata e cattiva alimentazione. Da sempre cerco di rivoluzionare le abitudini alimentari e comportamentali dei miei pazienti per migliorare il loro stato di benessere. Già dagli inizi degli anni novanta mi sono occupato di Ossidologia, la scienza che studia gli effetti dello Stress Ossidativo nel nostro organismo.
L’Ossidologia, é una disciplina medica che include uno dei più importanti meccanismi biologici scoperti e studiati negli ultimi decenni: il principio di riduzione ed ossidazione (redox) o trasferimento elettronico, che rappresenta il fenomeno fondamentale alla base della chimica per i sistemi biologici. Se riuscissimo a bloccare la gran parte dei processi di ossidazione nel nostro corpo potremmo rimanere giovani per sempre! Le nostre arterie sono molto sensibili ai processi di ossidazione e ne risentono a tal punto che vanno a chiudere il loro lume proprio per effetto di un innescato processo ossidativo.
Daniel Steimberg, Medico Professore presso l’Università di San Diego, già nel Congresso del 1991 dell’American Heart Association nel Workshop sugli “Antiossidanti nella prevenzione dell’aterosclerosi” affermava che: “L’ossidazione, cioè la combinazione dei radicali liberi con le particelle della porzione LDL del colesterolo nel sangue e nei tessuti, fosse la base della formazione della placca e del conseguente intasamento dei vasi sanguigni”. A tale riguardo una efficace prevenzione può essere svolta assumendo acidi grassi mono e poli insaturi.
Secondo le caratteristiche biochimiche gli acidi grassi insaturi possono essere classificati in:
• monoinsaturi (acidi grassi-omega 9, presenti principalmente nell’olio di oliva)
• polinsaturi (acidi grassi-omega 3, presenti principalmente negli alimenti marini e in molti vegetali, e acidi grassi omega 6, presenti principalmente negli olii di semi).
Percorrendo questi sentieri mi sono dedicato anima e corpo alla Nutraceutica come unica via per poter mantenere efficacemente il nostro stato di Benessere. La Nutraceutica (dalla fusione di Nutrizione e Farmaceutica) è quella branca della Medicina che punta alla promozione di abitudini dietetiche basate sull'utilizzo di prodotti naturali con attività protettive nei confronti di alcune patologie e, quindi, in grado di ridurre i rischi delle malattie del “benessere”.
Il cibo cura, riequilibra, sostiene, rafforza e depura, se scelto e combinato nel modo giusto.
Avevo avuto già alla fine degli anni novanta notizie riguardo l’efficacia della polpa del frutto del Baobab. Mi era stato proposto per le patologie intestinali, stipsi e diarrea, come un potentissimo ripristinatore della Simbiosi intestinale, grazie alle sue ricchezza in probiotici. Successivamente mi colpì molto il fatto che contenesse un quantitativo enorme di vitamina C, 300 milligrammi per 100 grammi di peso, sei volte il contenuto di un arancia.
A raccontarmi le sue ulteriori virtù antiossidanti fu qualche anno dopo Mauro Ottaviani, mi mise in mano un frutto di Baobab spaccato a metà dal quale fuoriusciva la ricca polpa con le sue fibre ed i suoi semi. Mi invitò a mangiarne un pezzo e mi illustrò le fantastiche caratteristiche della polpa.
Da questo incredibile incontro venne fuori una mia domanda, proprio mentre, dopo aver gustato ed ingerito la polpa, mi erano rimasti in bocca dei semi del Baobab, che continuavo a tenere sotto la lingua.
"Certo Mauro, se un frutto ha queste caratteristiche nella polpa immaginiamoci quello che può essere il seme?” La sua risposta fu che con i semi del Baobab già aveva il suo bel da fare, essendo l’estratto lipolico dei semi (olio) da anni riconosciuto per i suoi effetti cosmetici antirughe su viso collo e décolleté, e come rimedio contro le scottature da sole. L’industria Cosmetologica da anni produceva prodotti di questo tipo.
La mia domanda successiva fu: “E’ possibile utilizzarle il seme per scopi nutraceutici?”.
Lui mi rispose che assolutamente non poteva essere tossico perché assunto da secoli dagli africani come decotto. Rimanemmo che avrebbe avviato una serie di studi sul seme per sapere esattamente i suoi contenuti nutrizionali. L’esito degli esami furono veramente eccezionali. Il seme risultava essere ricco di acidi grassi essenziali, contemporaneamente erano presenti acidi grassi omega 3-6-9. Incredibilmente il rapporto omega 3/ 6/ omega 9 risultava essere naturalmente pari a 1:6:7 il migliore possibile per osservare gli effetti preventivi degli acidi grassi insaturi e dei loro metaboliti attivi.
Da qui l’idea di utilizzare il seme per consumo orale umano non in olio, in quanto pericolosamente sottoponibile a processi ossidativi, ma in fibra micronizzata. Proprio grazie all’indigeribilità di questa particolare fibra vegetale dei semi di Baobab il prodotto, durante il transito nello stomaco, rimane protetto dall’ossidazione degli acidi grassi insaturi in esso contenuti. La fibra può così giungere a livello intestinale mantenendo la migliore biodisponibilità. Questa particolare forma di food supplement delivery permette di contenere le dosi medie giornaliere di acidi grassi insaturi riducendo gli eventuali rischi da sovradosaggio.
Per me avere avuto l’opportunità di inserire nelle mie scelte terapeutiche un prodotto di omega 3 non di origine animale (la pericolosità è data per il contenuto in mercurio dei pesci di grande stazza e ricchi di grasso e quindi esposti all’accumulo dei metalli tossici), ma vegetale e ricco anche di omega 6 e 9 in giusta combinazione, e per di più in fibra (non ossidabile) ha determinato la possibilità di cambiare il destino di tanti pazienti affetti da patologie vascolari.
Quindi il mio grazie sentito a questo frutto per gli effetti benefici delle sue molteplici componenti dalla polpa alla fibra ed al seme, che gli fa meritare appieno la definizione “Gigante Buono” o “albero farmacista”.
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