"Anni e Bicchieri", il ristorante pop nel cuore della Garbatella
"Anni e Bicchieri" nasce nel dicembre 2021 da un'idea di Fabrizio Neri ,insieme ai suoi soci, ed è diventato oggi un punto di riferimento per tutti i buongustai della Garbatella e non solo.
Il nome ci riporta subito all’allegra spensieratezza del proverbio “Anni, amori e bicchieri di vino non si contano mai” e l’atmosfera gioiosa che si respira in questo locale nel centro del caratteristico quartiere romano della Garbatella non lo tradisce.
Sull’insegna c’è ancora il lotto dell’edificio dove un tempo sorgeva lo storico “Ferramenta e Coloreria”, adiacente al teatro Palladium, un cuore pulsante di quartiere popolare costruito a partire dagli anni ’20, che, con il tempo, è diventato uno dei luoghi più affascinanti e di tendenza della Capitale. Qui, Fabrizio Neri, 39 anni, romano, con una lunga esperienza nel settore alberghiero, nel dicembre del 2021, insieme ai suoi soci, ha inaugurato “Anni e Bicchieri”, oggi punto di riferimento per tutti i buongustai della Garbatella e non solo.
Trentacinque coperti nella piacevole sala interna, arredata con semplicità e freschezza e quaranta all’esterno dove, con la bella stagione, ci si sofferma volentieri per un aperitivo, una cena e anche per un dopo cena.
La cucina è quella della tradizione italiana, romana in particolare, ma i piatti non sono mai scontati, privilegiando ricette meno conosciute, interpretate attraverso una meticolosa ricerca per le materie prime, tutte di altissima qualità, selezionate tra produttori locali e regionali.
Il menù segue la stagionalità e la creatività dello chef. Si inizia con una ricca selezione di salumi e formaggi italiani in bella vista nella vetrina della sala. Si passa poi agli antipasti, tra cui spiccano i funghi ripieni con crema di pane e origano, la coratella tradizionale, il tortino di rigaglie di pollo con il suo fondo. Tra i primi piatti, la pasta mista con broccoli e arzilla, lo gnocco di patate con ragù di agnello e pecorino sardo, i rigatoni alla genovese di coda. Come secondo, baccalà con nduja, cicerchie e cavolo nero, la pajata di vitello alla cacciatora, la guancia di manzo al vino rosso e purea di patate. E, dulcis in fundo, la pasta sigaro al cioccolato, ricotta, pere e cannella, la bavarese pistacchio e cioccolato, lo strudel di mele con crema inglese al Rum.
Ricca e accurata la carta dei vini con oltre 60 etichette italiane, molte regionali, con una predilezione per le cantine di piccoli produttori e, soprattutto “per tutte le tasche”, in linea con filosofia pop che Fabrizio ha voluto dare fin dall’inizio al suo ristorante.
Aperto tutti i giorni a cena e la domenica anche a pranzo, accoglie gli ospiti dalle 18 per uno sfizioso aperitivo: vini alla mescita, birre, o deliziosi cocktail proposti con una originalissima carta (Basil Smash, Smokey Margherita, Moskow o Tokyo Mule, sole per citarne alcuni), accompagnati dalla sempre presente Scrocchia al pomodoro del forno Marchetti e da tre assaggi dalla cucina.