Al via la serie podcast “BELLEZZA SENZA TEMPO”
Daniela Tedone, divulgatrice storica, ed Eva Munter, chimica e divulgatrice scientifica, ci guidano in un viaggio per scoprire com’è cambiato il concetto di bellezza nei secoli
La serie è suddivisa in dieci puntate e, attraversando epoche differenti, svela i canoni estetici del passato e la scienza dietro i rimedi e le pratiche di bellezza, fino ad arrivare a capire come la società moderna ha influenzato l’idea di perfezione contemporanea.
Dall’eyeliner di Cleopatra utilizzato nell’Antico Egitto al canone di bellezza moderno, passando dal trucco di Caterina de’ Medici e molto altro. Parla di tutto questo “Bellezza senza tempo – Storia e chimica dell’estetica” la serie Podcast in dieci puntate, realizzata dall’Audio Factory Dr Podcast offerta da KIKO Milano, disponibile con una puntata a settimana a partire dal 28 novembre su tutte le piattaforme di streaming audio e video, tra cui Spotify, Spreaker, Apple Podcast, e Amazon Music e YouTube.
Dall’Antico Egitto al Novecento, episodio dopo episodio, le divulgatrici Daniela Tedone (@lastoriaperted) ed Eva Munter (@chimicainpillole) spiegano come il canone di bellezza è cambiato e si è evoluto nei secoli. La società, la cultura e le credenze tipiche di ogni momento storico hanno influenzato i canoni proponendo modelli estetici ma soprattutto morali. Questo podcast è un viaggio tra storie di potere, fragilità e audacia.
Un trucco per ogni epoca: puntata dopo puntata alla scoperta dei rituali di bellezza delle più grandi icone femminili della Storia
Nell’Antico Egitto il culto del corpo si intrecciava con la spiritualità, la scienza e il lusso e i riti cosmetici venivano visti come simbolo di speranza per la vita eterna. Per questo motivo molte donne potenti, come la regina Cleopatra, usavano unguenti preziosi e formule alchemiche particolari.
Al contrario, gli antichi greci e gli antichi romani aspiravano a ideali di bellezza talmente perfetti da essere inarrivabili. Dall’armonia delle proporzioni al culto della pelle candida, gli antichi utilizzavano cosmetici e rimedi insoliti che raccontano come il desiderio di potere e di raggiungimento di uno status sociale fossero fondamentali per gli occidentali.
Un’altra protagonista del podcast è Lucrezia Borgia, nobildonna simbolo del Rinascimento e di un’idea di bellezza come passaporto sociale e arma politica. Nel corso dei secoli il desiderio di bellezza ha spesso messo a rischio la salute con l’utilizzo di rimedi estremi e pericolosi. Nel Rinascimento i capelli venivano schiariti con lo zolfo e gli occhi scuriti con la belladonna, una pianta che poteva risultare letale ma che veniva utilizzata per dare lucentezza allo sguardo.
Se nell’Antico Egitto le donne erano solite truccarsi molto gli occhi con colori scuri, in prevalenza con il nero, la parola chiave del Medioevo era semplicità. Visi graziosi e dalla pelle liscia incarnavano l’ideale di bellezza perché la modestia, all’interno della società, veniva preferita al desiderio di vanità. La vera perfezione nel Medioevo era dettata dalla morale e dalla religione.
Tra Sei e Settecento i canoni estetici si trasformano soprattutto con l’arrivo della parrucca, simbolo di personalizzazione. Oltre al volto però vengono valorizzate anche parti del corpo che prima venivano trascurate, come le gambe e i fianchi. Il corsetto, rigido e dannoso per la salute, tipicamente usato in questa epoca storica da donne come Madame de Pompadour, si evolverà nell’Ottocento diventando più comodo e versatile.
Durante il Romanticismo l’arte e la letteratura esaltano un nuovo ideale di bellezza e la Chiesa inizia a tollerare maggiormente l’utilizzo del trucco, usato soprattutto per gli occhi. La pelle e le labbra, invece, sono chiare. Questo ideale di bellezza è il perfetto incontro tra spiritualità ed estetica e la figura femminile che maggiormente lo rappresenta è l’imperatrice Eugenia.
Inoltre, verso la fine dell’Ottocento le donne acquisiscono libertà di movimento e di espressione, mostrando una sensualità moderata e lontana dall’ideale casto. Il corpo diventa espressione del desiderio e influenzerà l’arte e la cultura, sostenute anche dall’importanza della psicologia. Tra i personaggi più famosi di questo secolo è la principessa Sissi.
Nel Novecento iniziano ad essere utilizzate numerose creme per il viso per avere una pelle più uniforme, ma i cosmetici usati sono dannosi per la salute. Ad esempio, molte donne si servono di tonici a base di torio e radio. Pelle liscia e senza imperfezioni e capelli vaporosi sono simbolo della perfezione estetica del secolo scorso. Per avere dei capelli perfetti vengono usati prodotti a base di radio ma, in seguito a diversi episodi anche mortali, inizia ad essere obbligatorio svolgere i test di sicurezza che ancora oggi vengono utilizzati per i prodotti di bellezza.
Due tra le donne più di spicco del Novecento, protagoniste del podcast, sono Marilyn Monroe e Audrey Hepburn.
La serie podcast BELLEZZA SENZA TEMPO, è disponibile su tutte le piattaforme audio e video di podcasting e streaming.
A proposito di KIKO Milano
KIKO MILANO nasce nel 1997 e da quel momento ha rivoluzionato il modo in cui i cosmetici sono venduti in tutto il mondo. KIKO individua le principali tendenze di bellezza del momento e le rende accessibili a tutti. Combinando la qualità e la creatività radicate nel suo DNA italiano, KIKO ha conquistato le beauty addicted più esigenti e diverse con una gamma infinita di tonalità, toni e texture per soddisfare ogni esigenza di make-up professionale e personalizzato. Il marchio ha oltre 1.000 punti vendita ed è presente in 66 mercati.
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A proposito di Dr Podcast Audio Factory Ltd
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