VENERE NEMICA con DRUSILLA FOER al Teatro Rossini di Pesaro
In scena con Elena Talenti, la "Signora dallo stile unico", porta in scena un testo ispirato alla favola di Apuleio "Amore e Psiche", riletta in modo divertente, ma anche commovente.
Drusilla Foer al Teatro Rossini di Pesaro con Venere Nemica, per la tagione teatrale promossa dal Comune di Pesaro con l’AMAT e il contributo di Regione Marche e MiC.
"Venere Nemica"
"La mia dea non ne può più di essere tale: sta a Parigi, veste Dior ed è affascinata dalle fragilità degli uomini. E' l'eterno conflitto tra Amore e Psiche, ma anche l'improbabile bisogno di umanità espresso da una dea." (Drusilla Foer).
La "Signora dallo stile unico", porta in scena un testo ispirato alla favola di Apuleio "Amore e Psiche", riletta in modo divertente, ma anche commovente, e sicuramente originale, al pari della attrice, a fronte di un testo che tocca temi antichi e che ha il merito di renderli attuali. Una Dea che si rende umana (donna) a segnare il conflitto secolare fra uomini e dei. Il divino allora, anche nei suoi aspetti banali, mentre, ora, l'umano, il mortale, il senso quindi del limite qui e oggi, in questa nostra società "post-moderna", che risponde al desiderio dell’uomo di prolungare indefinitamente la vita attraverso il superamento tecnico, o per lo meno il continuo allontanamento, dell’evento “morte”.
Oggi, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna, il potere...
Un testo che tocca temi antichi ed ha il merito di renderli attuali con una Dea che si rende umana (donna) a segnare il conflitto secolare fra uomini e dei. Il divino di allora, anche nei suoi aspetti banali e, ora, il rapporto umano/mortale, il senso quindi del limite oggi, in questa nostra società "post-moderna", che dovrebbe rispondere al desiderio dell’uomo di prolungare indefinitamente la vita attraverso il continuo allontanamento, dell’evento “morte”.
E poi le questioni "terrene" e quotidiane, grandi e piccole, come la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, la possessività materna... Archetipi pesanti, difficili da comanda re ed anche da vivere ma che, affrontati nel testo nel modo unico ed originale di Drusilla Foer, si rivelano di un’attualità disarmante, che la personalità unica e l'inventiva dell’interprete rendono attuali. Una visione originale che, affrontata nel modo unico di Drusilla Foer, si rivela di un’attualità disarmante, che la personalità e l'inventiva dell’interprete rende attuale.
“Immaginate la mia gioia! Una dea condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messainpiega”.
Ricordando, in un flashback comico e tragico, la vicenda di Amore, il figlio ingrato e disobbediente, e Psiche, sulla quale proietta tutto il suo rancore di Dea frustrata e insoddisfatta, Venere si vendica “sulla straordinaria mortale, creduta venere in terra”.
Deus ex-machina crudele e spietata, Venere ricorda l’unica occasione in cui ha provato un sentimento di amore curando il figlio che fuggito dall’amata Psiche, torna da sua madre, dea e padrona, per farsi lenire le ferite di un amore ingannato.
"Venere Nemica rappresenta la via per liberarsi dall'ego? Io credo che parli un po' di tutto: delle fragilità deliziose che fanno parte dell'umana stirpe, del valore della morte che dà una brama di vivere che altrimenti non avresti" (Drusilla Foer).
Drusilla è assistita in scena da Elena Talenti, cantante e attrice di musical di successo.
Lo spettacolo è scritto da Drusilla Foer e Giancarlo Marinelli, la regia è di Dimitri Milopulos, la produzione artistica è di Franco Godi per Best Sound, mentre la produzione esecutiva e distribuzione è di Savà Produzioni Creative.