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Un lievito per amico: come K. marxianus fragilis può migliorare la tua salute intestinale

Il lievito lattico Kluyveromyces marxianus fragilis B0399 (KMF) è un lievito che presenta attività probiotica. Questo lievito possiede molte caratteristiche che ne fanno ipotizzare un suo uso anche in campi specifici della patologia umana, prevalentemente nella patologia dell'intestino (diarrea da Rotavirus, sindrome dell'intestino irritabile, normalizzazione del transito intestinale in soggetti con stipsi cronica). E' un lievito lattico ad azione probiotica di ultima generazione, sviluppato per favorire il benessere dell’intestino, specialmente dell’ultimo tratto intestinale.

FotoNegli ultimi anni la letteratura scientifica ha riportato un sempre maggior numero di microrganismi considerati probiotici. Contemporaneamente ci sono sempre più frequenti segnalazioni sugli effetti benefici dell’utilizzo dei probiotici sulle funzioni immunologiche e digestive dell’uomo.

Il Kluyveromyces marxianus fragilis B0399 fermenta gli zuccheri con produzione di acido lattico. Esso ha elevata attività lattasica dovuta alla produzione di β-galattosidasi (per tale motivo viene chiamato anche lievito lattico). L’attività enzimatica è di tipo omofermentante, vale a dire trasforma il glucosio solo in acido lattico, mentre l’azione eterofermentante porta alla produzione anche di anidride carbonica (CO2), acido acetico ed alcol etilico. L’omofermentazione provoca quindi una minore produzione di gas e modifica più profondamente l’ambiente intestinale riducendone il pH.

L’attività omofermentante, inoltre, è vantaggiosa dal punto di vista energetico in quanto da una molecola di glucosio si ha la produzione di 2 molecole di ATP, rispetto a quella eterofermentante che produce 1 molecola di ATP soltanto.

Kluyveromyces m.f B0399 è un lievito scelto da ARTOI (Associazione Ricerca Terapie Oncologiche Integrate) per contrastare gli effetti indesiderati causati dalle terapie oncologiche.

La flora batterica intestinale o microbiota è l’insieme dei microrganismi che popolano il nostro intestino. Si tratta di un vero e proprio ecosistema che trae nutrimento dall’apparato digerente e, contemporaneamente, svolge funzioni fondamentali per la salute umana.

I ruoli del microbiota sono molteplici:

FUNZIONE DIFENSIVA-IMMUNITARIA – modula il sistema immunitario dell’ospite, in particolare del GALT tessuto linfoide associato all’intestino responsabile della produzione di anticorpi come le IgA, le IgM e citochine che intervengono nei processi infiammatori. Il microbiota può influenzare la quantità e la qualità della risposta immunitaria. Il microbiota inoltre contrasta la crescita di batteri patogeni e microrganismi fermentanti e putrefattivi.

FUNZIONE METABOLICA – favorisce la sintesi di sostanze utili come le vitamine B2, B3, B6, B12 e K e regola il trasporto di Ca e Mg dalla mucosa intestinale al circolo sanguigno. Inoltre consente la fermentazione di molecole complesse introdotte con la dieta e la produzione di nuove molecole (es: acidi grassi a catena corta SCFA) che possono essere utilizzate per mantenere in salute l’intestino.

FUNZIONE DIGESTIVA – sostiene la digestione di carboidrati, proteine e grassi che vengono scissi in molecole facilmente assimilabili dalla mucosa intestinale garantendo un processo digestivo efficiente.

FUNZIONE NEUROENDOCRINA – l’intestino è considerato il nostro “secondo cervello” in quanto è in grado dì comunicare con il sistema nervoso centrale e circa il 95% della produzione di serotonina, l’ormone del buonumore, proviene dai batteri intestinali.

FERMENTI LATTICI, PROBIOTICI E PREBIOTICI
I fermenti lattici sono batteri o lieviti che si trovano in molti alimenti e hanno la funzione di trasformare enzimaticamente il lattosio, uno zucchero presente nel latte. Alcuni di questi fermenti sono definiti fermenti lattici probiotici (o PROBIOTICI) sono vivi cioè sono in grado di colonizzare e riprodursi in diverse sedi del nostro organismo producendo effetti benefici. I Probiotici sono microrganismi vivi, alleati del microbiota, possono integrare le popolazioni batteriche benefiche della flora intestinale, potenziare il sistema di difesa e proteggere l’ospite contro i patogeni e le alterazioni della mucosa intestinale.

I PREBIOTICI, invece, sono sostanze di origine alimentare non digeribili in grado di stimolare selettivamente la crescita di alcuni ceppi batterici intestinali. II Ministero della Salute, nel dicembre 2005, ha emanato le “Linee guida di probiotici e prebiotici”; in esse i probiotici sono definiti come: ” Microrganismi vivi e vitali che conferiscono benefici alla salute dell’ospite quando consumati, in adeguate quantità, come parte di un alimento o dì un integratore”.

KLUYVEROMYCES MARXIANUS FRAGILIS B0399®
Lievito Lattico Probiotico di nuova generazione, isolato dai “grani di Kefir” geneticamente e fenotipicamente identificato. È stato studiato e sviluppato grazie a 15 anni di collaborazione con diverse Università scientifiche: Univ. di Bologna, Trieste, Verona, Columbus Ohio University – USA, University of Reading – UK, Univ. di Nairobi- Kenia, Univ.of Novi Sad – Serbia. È chiamato lattico perché ha elevata attività lattasica dovuta alla produzione di β-galattosidasi che trasforma il lattosio solo in acido lattico senza produrre gas (CO2). Ha ottenuto importanti approvazioni delle autorità pubbliche come: Ministero della Salute, Ministero della Difesa Italiano, Autorità Europea per !a Sicurezza Alimentare(EFSA), US Food and Drug Administration (FDA), Canadian Food Inspection Agency (CFIA).

In campo alimentare, il lievito lattico Kluyveromyces marxianus fragilis B0399® è stato recentemente incluso nella lista QPS (Qualified Presumption of Safety) dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA, European Food Safety Authority) ed è già presente sul mercato, sia italiano che internazionale, addizionato a prodotti per l’alimentazione umana e animale. Il ceppo B0399®, proprietà dell’azienda Laboratori Turval s.r.l., mostra, infatti, attività probiotiche collegate, in particolare, alla sua capacità di sopravvivere al transito intestinale e di mantenere l’attività fermentativa anche dopo il consumo o in seguito a terapia antibiotica (Maccaferri et al., 2012).

È il primo lievito non-Saccharomyces approvato per uso probiotico nell’alimentazione umana e animale. Produce effetti benefici sull’epitelio intestinale, sul sistema immunitario e sugli altri batteri intestinali con importanti evidenze scientifiche, quasi 200 studi in vivo e in vitro, che ne comprovano l’efficacia nel contrastare le disbiosi batteriche e fungine della mucosa intestinale (es. alitosi, diarrea del viaggiatore, diarrea acuta, costipazione, sindrome del colon irritabile, intolleranza al lattosio), orale (es: alitosi, parodontite) e della mucosa vaginale (es. candidosi).

COME AGISCE
• Supera inalterato la barriera gastrica: grazie alla chitina costituente della parete cellulare è resistente all’acidità dei succhi gastrici (1,2, 3).
• Giunge vivo e attivo nell’intestino: colonizza l’intestino grazie alla sua vitalità anche a pH molto acidi. Modifica il rapporto coliformi/lattobacilli a favore di questi ultimi. (2, 3, 4).
• Resiste agli antibiotici: perché è un lievito e non un batterio sul quale agiscono gli antibiotici. Inoltre la chitina della parete cellulare gli conferisce ulteriore resistenza all’azione degli antibiotici (5). I lieviti sono resistenti agli antibiotici, ma non possono diffondere la resistenza.
• Non è nocivo per l’organismo: fa già parte del microbiota intestinale umano e dalla sua attività fermentativa non vengono prodotte sostanze nocive come C02, alcool etilico, acido acetico, ecc. (3,6).
• Scinde le molecole complesse, in particolare il lattosio: e un lievito ad alta fermentazione lattica: fermenta gli zuccheri con produzione dì acido lattico. Possiede un’elevata attività lattasica dovuta alla produzione di β-galattosidasi: per tale motivo viene chiamato anche lievito lattico. L’attività enzimatica trasforma il glucosio solo in acido lattico e modifica quindi l’ambiente Intestinale riducendone il pH, con produzione di energia sotto forma di ATP (1). Può migliorare i sintomi dì intolleranza al lattosio, presente nel 70% della popolazione mondiale, carente di lattasi intestinale. Produce gli enzimi inulinasi che catalizzano l’idrolisi dell’Inulina in fruttosio e glucosio; queste molecole possono essere utilizzate per produrre frutto-oligosaccaridì (FOS), capaci di stimolare la crescita e l’attività metabolica dei ceppi benefìci a discapito di quelli patogeni. Controlla lo sviluppo della flora putrefattiva (coliformi, clostridi...). (8, 9).
• E’ dotato di azione antimicotica: in particolare contro la Candida albicans (7): compete con il patogeno per l’adesione all’epitelio intestinale e per i nutrienti. Abbassa il pH e crea un ambiente sfavorevole allo sviluppo di patogeni.
• Regola la risposta immunitaria: nello stato infiammatorio produce una riduzione della sintesi di cìtochine pro infiammatorie (10).
• E’ attivo al dosaggio minimo di 10 milioni UFC/al giorno: non ha un impatto drastico sulla microflora naturale al contrario dei probiotici utilizzati a dosaggi di 10 miliardi UFC/al giorno.

STUDI E TEST
Numerosi trial in vivo accertano che Kluyveromyces B0399 giunge vivo e attivo nell’intestino, modifica il rapporto coliformi/lattobacilli a favore di questi ultimi e non viene inattivato dagli antibiotici. È attivo al dosaggio minimo di 10 milioni UFC/al giorno. Analizzando i dati preliminari nell’uomo, il Kluyveromyces B0399 ha dimostrato di migliorare alcuni disturbi intestinali tipici di soggetti affetti da sindrome dell’intestino irritabile, come meteorismo, alvo alterno e diarrea. In un altro trial ha dimostrato di ridurre l’alitosi, abbattendo i gas sulfurati (VSC) causa dell’alito cattivo. In un altro gruppo di soggetti affetti da dermatite atopica ha favorito la normalizzazione delle IgE totali. Trial in vitro dimostrano che possiede un’elevata attività antimicotica in particolare verso la Candida albicans.

Trial n.96/A Test in vitro per valutare l’influenza del lievito lattico, Kluyveromyces fragilis marxianus B0399 sullo sviluppo della Candida albicans (https://www.mdpi.com/2309-608X/11/2/147?utm_source=chatgpt.com)

Il test dimostra che in presenza di Kluyveromyces fragilis marxianus B0399 viene inibito lo sviluppo della Candida albicans. Il meccanismo potrebbe implicare una migliore adesività da parte del Kluyveromyces fragilis marxianus B0399 all’epitelio intestinale e una competizione per i nutrienti.

COVID-19
Titolo: Assunzione orale di Kluyveromyces marxianus B0399 e Lactobacillus rhamnosus CECT 30579 per mitigare i sintomi nei pazienti COVID-19: uno studio clinico randomizzato, in aperto.

Descrizione: In questo studio, 24 pazienti COVID-19 hanno ricevuto una combinazione di K. marxianus B0399 e L. rhamnosus CECT 30579 per 30 giorni, mentre 15 pazienti hanno costituito il gruppo di controllo.

Risultati: Il gruppo trattato ha mostrato una maggiore riduzione dei sintomi digestivi e una tendenza verso una migliore evoluzione dei sintomi globali rispetto al gruppo di controllo. Tuttavia, gli autori sottolineano la necessità di ulteriori studi con un numero maggiore di pazienti per confermare questi risultati.

Trial n.168 – Trattamento dell’alitosi con il Kluyveromyces marxianus fragilis B0399 (11).
Questo studio misura la quantità di VSC (Composti Volatili di Zolfo) e dimostra l’efficacia della terapia probiotica con follow-up a 7 e 14 giorni. Alla fine del trattamento, circa il 91 % dei pazienti non presentava alitosi. Pertanto i risultati sono stati ottenuti con un’azione diretta sull’intestino, non a livello orale.

Trial n.75 – Studio preliminare sugli effetti di Kluyveromyces B0399 su pazienti con dermatite atopica. Prof A. Tulli – Direttore della Clinica di Dermatologia, Università degli Studi “G. d’Annunzio” Chieti (Italia).

Il Kluyveromyces B0399 è stato impiegato nella dermatite atopica e nei 10 pazienti trattati si è avuta la normalizzazione delle Ig E totali. 10 pazienti con dermatite atopica e con elevati livelli sierici di IgE, di età compresa tra 6 e 10 anni, sono stati trattati pervia orale con capsule contenenti il principio attivo Kluyveromyces marxianus fragilis B0399: 1 capsula al giorno per 30 giorni (durante il trattamento sono state applicate anche le normali terapie specifiche). Dopo 30 giorni i livelli sierici delle IgE dei pazienti sono stati controllati e hanno mostrato un range normale di IgE totali.

Trial n. 130.1 – Verifica della capacità di colonizzazione del tratto gastrointestinale in soggetti sani, in seguito all’utilizzo del lievito lattico Kiuyveromyces B0399, mediante esame delle feci.
Questo studio ha valutato la capacità dì colonizzazione del tratto gastrointestinale del lievito Kiuyveromyces B0399 al dosaggio di 20 milioni UFC/die per due settimane in soggetti sani. Tale assunzione, che risulta essere più che sufficiente affinché la colonizzazione intestinale avvenga senza effetti collaterali, dimostra chiaramente la sua capacità dì resistenza alla barriera gastrica e suggerisce che può essere efficacemente assunto anche a dosaggi molto inferiori a quelli esaminati. Kiuyveromyces B0399 inoltre, potrebbe essere assunto anche insieme ad antibiotici.

Trial n. 132 – Risultati clinici del trattamento con lievito lattico Kiuyveromyces B0399 nella Sindrome dell’Intestino Irritabile (https://turval.com/en) Trial basato sulla raccolta di dati sintomatologici prima e dopo il trattamento che dimostra che l’uso prolungato di Kiuyveromyces B0399, al dosaggio di 10/20 milioni di UFC/capsula/die migliora significativamente il quadro clinico e soprattutto migliora la qualità della vita di questi pazienti. Kiuyveromyces B0399 è stato somministrato a 50 pazienti: 15 uomini di età compresa tra 20 e 62 anni e 35 donne dì età compresa tra 22 e 55 anni nel seguente modo: una capsula ogni 12 ore per un mese e un periodo dì mantenimento con una capsula prima dì colazione per due mesi. I risultati sui sintomi più rilevanti sono stati confrontati prima e dopo il trattamento, in base ai sintomi riportati dai pazienti.

PRICIPALI APPLICAZIONI DEL KLUYVEROMYCES FRAGILIS MARXIANUS B0399 EVIDENZIATE IN STUDI CLINICI E RICERCHE:

SALUTE DELL’INTESTINO

• diarrea occasionale
• diarrea del viaggiatore
• stitichezza
• gonfiore
• intolleranza al lattosio
• dismicrobismi indotti dall’uso di antibiotici e sulfamidici
• sindrome del colon irritabile
• candidosi del tratto digerente

SALUTE FEMMINILE

• prevenzione di infezioni del tratto urinario: cistite
• prevenzione dì micosi da Candida albicans

IGIENE ORALE

• alitosi
• parodontite

SALUTE IMMUNITARIA

• prevenzione delle malattie atopiche nei bambini
• prevenzione delle infezioni respiratorie
• prevenzione delle infezioni genito-urinarie

LIEVIT ACTIVE capsule è un integratore alimentare di Inulina e cellule vive e attive di Lievito Lattico Probiotico® (Turval B0399®) che favorisce l’equilibrio della flora intestinale. L’integratore LIEVIT ACTIVE, che sfrutta il ceppo brevettato K. marxianus fragilis B0399 (Turval®), rappresenta una sintesi efficace tra ricerca scientifica e applicazione pratica. Formulato in capsule gastroresistenti, garantisce l’arrivo di cellule vive e attive nell’intestino, dove può esercitare i suoi effetti benefici in maniera mirata e sicura.

Grazie a una comprovata resistenza agli antibiotici e a un’azione documentata su disbiosi, colon irritabile e infezioni intestinali, LIEVIT ACTIVE si configura come uno strumento efficace nella gestione di numerose condizioni gastrointestinali. Inoltre, il suo utilizzo è supportato da studi clinici che ne validano l’efficacia non solo in ambito digestivo, ma anche come supporto complementare in situazioni infiammatorie, immunitarie e perfino virali, come dimostrato da recenti trial condotti su pazienti affetti da COVID-19.

Infine, la sicurezza d’uso riconosciuta da autorità internazionali (EFSA, FDA, CFIA) e l’assenza di effetti collaterali rilevati negli studi clinici rendono K. marxianus fragilis B0399 – e quindi LIEVIT ACTIVE – una delle soluzioni più promettenti per la nuova generazione di probiotici destinati all’uomo. In un’epoca in cui il benessere intestinale è sempre più centrale nella salute sistemica, affidarsi a probiotici avanzati come K. marxianus fragilis non è solo una scelta nutrizionale, ma una strategia di salute consapevole.

Bibliografia:
1. Susmel P and Stefaron B. Comparative experimentation in relation to the efficacy of probiotics in the zootecnica! diet – https://turval.com/research/humans/Trial n.35-1999, agg.2009
2. Bosì R Effects ofTurval B0399 in the diet of the weaned piglet. Tolerance test and effects on the intestine microrganism. http://www.turval.corn/research ; Trial n.79, agg. 2009.
3. Prof. Mustacchi G. Centro Oncologico, Azienda per i Servìzi Sanitari mi-triestina. Università di trieste. Verifica della capacità di colonizzazione de! tratto gastrointestinale in soggetti sani, in seguito all’utilizzo del lievito lattico Kluyveromyces marxianus fragilis B0399®, mediante l’esame delle feci, https://turval.com/research;Trial n.130.1, agg. 2009.
4. Dr.ssa De Monte T, medico chirurgo specializzato in scienze dell’alimentazione. Verifica delia capacità di colonizzazione dei tratto gastrointestinale in soggetti sani giovani in seguito all’utilizzo dei lievito lattico Kluyveromyces marxianus fragiiis B0399®, mediante l’esame delle feci. https://www.turval.com/researchTrial n. 130.4, agg.2009.
5. Prof Vaughan A. at University of Studies of Perugia Italy, Department of Biology and Agrodietary. Biotechnoiogies-resistence to antibiotics of the feed supplement Turvai B0399. https://www.turval.com/researchTrial n. 84
6. Andreoli S. Gastroenterologo. Risultati clinici del trattamento con lievito lattico Kluyveromyces B0399 nella Sindrome dell’Intestino irritabile. Expertise. https://www.turval.com/researchTrial n. 132, agg.2009
7. Dr.sse Gettalo! e Riul L.-Laboratorio Specializzato dì Microbiologia dell’ASA-CCIAA di Udine. Test in vitro sull’influenza dei lievito lattico tipizzato (Kluyveromyces marxìanus fragiiis B0399) sullo sviluppo delia Candida albicans ATCC10231. https://www.turval.com/researchTrial n.96/A, agg.2009,
8. Dr. Andreoli S.~ medicai director of the Gastroenterologie Service of the Hospital S. Maria della Misericordia of Udine Italy. Trials with lactic yeast Kluyveromyces B0399 (Kiuyver B0399) on patients suffering from irritable colon, https://www.turval.com/research Trial n.16, agg.2009.
9. Andreoli S. Gastroenterologo. Risultati clinici dei trattamento con lievito lattico Kluyveromyces B0399 nella Sindrome dell’Intestino Irritabile. Expertise. http://www.turval.com/researchTrial n.132, agg.2009.
10. Simone Maccaferri et al. Potential Probiotic Kluyveromyces marxìanus B0399 Modulates the Immune Response in Caco-2 Ceils and Peripheral Blood Mononuclear Cells and Impacts the Human Gut Microbiota in an in Vitro Colonic Model System. http://www.turval.com/researchTrial n.132, agg.2009.
11. Cecchini F et al. Halitosis Treatment Through the Administration of Antibiotic-Resistant Probiotic Lactic Yeast Kluyve- romyces marxìanus fragiiis B0399 (K-B0399). Biomed J Sci &Tech Res 2018. http://www.turval.com/researchTrial n.132, agg.2009.



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