AZIENDALI
Comunicato Stampa

Un’impresa da raccontare: CoRe VR trasforma il cuore produttivo in un museo digitale

15/04/25 Piemonte (Torino)

Presentato il progetto firmato Composite Research. Un’esperienza immersiva che parla di innovazione, cultura e identità aziendale.

FotoTaglio del nastro per CoRe VR, il museo d’impresa digitale di Composite Research S.r.l., nato per raccontare – attraverso la realtà virtuale – il cuore produttivo dell’azienda e rendere accessibile il valore della sperimentazione, della ricerca e della materia.

«Con CoRe VR abbiamo voluto creare un ponte tra ciò che siamo e ciò che facciamo – ha dichiarato Eugenio Fossat, CEO e Co-Founder di Composite Research – offrendo uno strumento innovativo per raccontare la nostra identità in modo trasparente, accessibile e coinvolgente».

Alla guida della visione narrativa c’è Domenico Liggeri, docente di Musei d’impresa presso l’Università IULM di Milano e alla RCS Academy del gruppo Rizzoli–Corriere della Sera. È lui ad aver curato l’ideazione e lo sviluppo del progetto, partendo dalla convinzione che anche una PMI possa raccontarsi con gli strumenti della cultura. Non un archivio celebrativo, né un’esposizione statica, ma un museo immersivo capace di mettere in scena la quotidianità di chi lavora e innova.

Nato inizialmente come micromuseo digitale interno, CoRe VR si è evoluto in una piattaforma open source, accessibile online, capace di raggiungere un pubblico globale pur mantenendo l’intimità dello sguardo interno. Un’esperienza interattiva che sfrutta sequenze di elementi grafici 360°, contenuti visivi, audio e realtà aumentata per guidare l’utente nei laboratori, nei reparti di test e negli spazi creativi dell’azienda.

Il progetto si è evoluto in un museo digitale, ampliando la sua portata e rendendo l’esperienza fruibile a un pubblico globale, pur mantenendo l’intimità e l’autenticità che caratterizzano la narrazione originale. 

CoRe VR rappresenta il primo passo concreto verso quella visione, trasformando il concetto di micromuseo in un’esperienza digitale immersiva e aperta. L’estensione dalla dimensione fisica a quella virtuale amplifica la capacità di comunicazione del progetto: grazie alla tecnologia, l’identità dell’impresa diventa esplorabile da chiunque, superando i limiti spaziali e proponendo un modello replicabile anche per realtà di piccole dimensioni. 

Il progetto è frutto di una sinergia tra più attori: oltre a Liggeri, che ha impostato il percorso narrativo, il contributo tecnologico è arrivato dalla Fondazione LINKS, attraverso l’Extended Reality Lab. Il team ha integrato tecnologie di Realtà Virtuale e Realtà

Aumentata, costruendo una piattaforma replicabile e flessibile. Composite Research ha invece messo in campo know-how e visione strategica, garantendo coerenza con i propri valori identitari.

CoRe VR non è solo un museo virtuale, ma un modello potenzialmente replicabile da altre realtà che vogliano raccontare la propria storia attraverso linguaggi contemporanei. Un’operazione culturale che dimostra come anche una piccola impresa possa farsi portatrice di innovazione narrativa.

«Il progetto CoRe VR dimostra come il museo digitale d’impresa possa diventare un modello pionieristico, capace di unire il valore della narrazione autentica alla potenza delle tecnologie immersive – ha aggiunto Fossat – Oltre a essere una vetrina per l’innovazione di una piccola impresa torinese, questo strumento permette di consolidare relazioni commerciali e culturali, offrendo a chiunque – da studenti a imprenditori, da istituzioni culturali a clienti potenziali – la possibilità di esplorare e comprendere il percorso di eccellenza che caratterizza Composite Research».

Collaborazioni e Stakeholder

CoRe VR è il risultato di una sinergia tra esperienze e competenze differenti.

L’idea originale e la ricerca alla base del progetto sono nate sotto la direzione di Domenico Liggeri, che ha poi coordinato lo sviluppo del percorso narrativo e la progettazione dell’esperienza digitale. Attualmente docente di Musei d’impresa presso il secondo anno del Corso di Laurea Magistrale in Arte, valorizzazione e mercato dell’Università IULM di Milano e del Master Post Laurea in Management dell’Arte e dei Beni Culturali della Business School RCS Academy del gruppo Rizzoli – Corriere della Sera, ha guidato l’intero processo con la sua expertise nella valorizzazione dei musei d’impresa. Grazie alla sua esperienza, è stato possibile progettare un percorso narrativo coinvolgente, capace di abbattere le barriere tra azienda e pubblico.

Composite Research ha fornito il know-how sui materiali compositi e la visione innovativa necessaria per una narrazione autentica. Il CEO e Co-Founder Eugenio Fossat, insieme al team di Composite, ha guidato l’intero processo, garantendo che il progetto riflettesse appieno i valori e la missione dell’azienda.

Fondazione LINKS ha contribuito con il suo expertise tecnologico, potenziando le fasi di design dell’esperienza e curando integralmente il suo sviluppo e messa in opera. In particolare, grazie al team dell’Extended Reality Lab (XR Lab) del dominio ICS (Innovation for Culture, Society and Public Administration), è stato possibile cogliere il pieno potenziale comunicativo delle tecnologie digitali immersive, in particolare Realtà Virtuale e Realtà Aumentata, permettendo lo sviluppo di una soluzione innovativa che pone in sinergia il settore della cultura ed il mondo delle imprese.

Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Scoprinetwork Srl
Responsabile account:
Debora Pasero (direttore)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere