Tutto esaurito per la giornata SAVE dello scorso 16 aprile in Fiera a Bergamo - Focus: AI e 4.0, Automazione industriale, Manutenzione, ATEX, sicurezza e cybersecurity
Eccezionale successo per la terza edizione di SAVE Bergamo, Mostra Convegno Verticale dedicata all’automazione industriale e di processo, alla strumentazione e sensoristica, all’Intelligenza Artificiale e alle Tecnologie 4.0 e 5.0, svoltasi il 16 aprile in Fiera a Bergamo.
L’evento ha registrato una grandissima affluenza di operatori qualificati – oltre 800 – e la presenza di oltre 80 aziende attive nei settori dell’industria, di processo e manifatturiera, confermando SAVE come momento irrinunciabile per chi cerca soluzioni tecnologiche concrete per la digitalizzazione e l’efficienza dei processi, il punto di riferimento per i professionisti dell’impiantistica e delle tecnologie digitali applicate all’automazione.
Con un programma convegnistico di altissimo livello, la giornata ha coinvolto centinaia di esperti e operatori professionali che hanno potuto approfondire tematiche incentrate sulle tecnologie più avanzate – dall’automazione intelligente alla manutenzione predittiva all’ottimizzazione dei processi, alle ultime soluzioni e tecnologie per comprendere le sfide e le opportunità per l’innovazione, la sostenibilità e la competitività dei differenti mercati industriali.
Ben cinque le seguitissime sessioni convegnistiche: si è parlato tra i tanti argomenti di AI applicata alle soluzioni per l’automazione degli impianti e la manutenzione, di condition monitoring 4.0, di Oil&Gas e siderurgico, di soluzioni ATEX per l’industria e di Cyber Security industriale.
Ad aprire la giornata l’importante convegno dedicato alle Tecnologie digitali e soluzioni AI per Industria 4.0 e 5.0.
Tra i megatrend che stanno guidando la trasformazione industriale emergono l’integrazione tra AI e IIoT, la digitalizzazione della supply chain e l’uso di robotica avanzata per migliorare la produttività e la qualità della produzione: senza dimenticare come l’approccio 5.0, che punta alla sinergia tra uomo e macchina con un approccio più sostenibile e resiliente, sta diventando il nuovo paradigma per la manifattura avanzata.
Nel corso della sessione si sono così alternati relatori istituzionali e industriali, a spaziare tra i modelli applicativi e organizzativi dell’Intelligenza Artificiale in ambito industriale, per coniugare nuovi modelli organizzativi e produttivi con le tecnologie più innovative, anche considerando i possibili incentivi e finanziamenti in merito.
Tra gli interventi ricordiamo quelli di Fedele Maniglio (M.ake Global, Maniglio & Partners) e di Nicola Gatti (Direttore dell’Osservatorio Artificial Intelligence del Politecnico di Milano) su prospettive e trend dell’Intelligenza Artificiale in Italia; Giovanni Legnani (SIRI Associazione Italiana di Robotica e Automazione) e Silvia Romani Ottaviani (di SIAD Macchine Impianti) hanno incentrato i loro interventi su robotica e realtà virtuale, mentre Alessio Damasceni (Heidelberg Material) sulla digitalizzazione nel mondo delle costruzioni; Luca Signorin (Seneca) si è concentrato sulla Transizione 5.0 e l’efficienza energetica, mentre Luca Martelli (Mark Forged) sulla produzione 3D digitale per gli impianti; Alberto Poli (Wago Italia) ha incentrato il suo intervento sui dispositivi connessi per l’automazione di fabbrica e di processo; Angelo Pozzi (Wintek), Roberto Isernia (Emerson/NI) ed Enrico Bello (MeasureIT) sulle tecniche di AI nel signal processing per i controlli di qualità; Giulio Bondani (IRS) e Gianluca Bacchiega (MeasureIT) sulle tecniche di misura multimodali basate sull’AI; Fabrizio Corti (Softing) ha invece parlato di Smart Data Integration nell’Oil&Gas, e per finire Cristiano Roda (Gfinance PNO Group) ha citato gli incentivi alla Transizione 4.0 e 5.0.
Durante la giornata verticale si è parlato anche di manutenzione industriale, asset e facility management, perché il tema dell’innovazione degli impianti industriali non può essere slegato da quello della loro manutenzione. Il binomio IA e manutenzione industriale funziona già da tempo e non potrà che funzionare sempre meglio nel tempo. L’introduzione dell’utilizzo dell’IA per la manutenzione industriale, in abbinamento alla grande disponibilità di dati sulla produzione, non può che portare al miglioramento e alla semplificazione delle operazioni, sia in sede produttiva che in sede manutentiva. Nel corso delle sessioni dedicate al tema manutentivo sono stati presentati esempi pratici di come utilizzare al meglio IA e machine learning per la composizione dei piani di manutenzione preventiva, anche grazie all’utilizzo dei GPT di AI, illustrandone potenzialità ed efficacia; citati inoltre, grazie a interessanti casi applicativi, tanti esempi di diagnostica industriale, condition monitoring e manutenzione preventiva 4.0 in diverse branche industriali, dall’alimentare alla robotica collaborativa. Claudio Rolandi (Academia) ha così parlato di manutenzione delle infrastrutture critiche, di resistenza e resilienza dei sistemi; Silvano Asnaghi (IRMAP Service Istituto di Ricerca sulla Manutenzione e Produzione) e Marco Di Rienzo (Verzolla) nel loro intervento a quattro mani hanno affrontato il tema dell’IA nella manutenzione futura; Matteo Baldan (Outlink) ha introdotto all’IA e all’evoluzione della Manutenzione, mentre Andrea Rizzo (HPA) ha parlato di IA Generativa. Si è continuato poi con Samuel Quintero (DarkWave Thermo) che ha presentato un focus dedicato al “Motion Amplification” tecnologia che permette di “vedere” le vibrazioni rilevate; Mauro Viganò (SDT Italia) ha invece affrontato il tema dell’IA al servizio della lubrificazione a condizione degli asset; Cesare Cardano e Leonardo Molteni (One Team) hanno approfondito l’integrazione tra CMMS ed EMMA per ottimizzare i processi aziendali. Un tema molto importante è stato quello della manutenzione delle infrastrutture, affrontato da Fabrizio Giodani (Triflex); Pierluigi Bonomi (UE Systems) ha approfondito la ricerca delle perdite di aria compressa; in chiusura Marco Vialetto (Tesar Group) ha parlato di Smart Maintenance presentando una case history di successo.
L’impiantistica di processo non può fare a meno degli aggiornamenti sull’ATEX; proprio “L’ambiente ATEX: novità normative e soluzioni tecniche” è stato il titolo del seguitissimo realizzato a Bergamo a più mani tra GISI (Associazione Imprese Italiane di Manutenzione) e CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano); Maurizio Toninelli e Maria Cortese (GISI) hanno così affrontato le novità della Norma EN IEC 60079:14-2024, e delle soluzioni Fire&Gas per la protezione e sicurezza degli impianti; Francesco Buratti (CEI) ha spaziato in un lungo intervento tra quadro normativo e scelta dei componenti elettrici, Adina Christescu (WatchGas) si è concentrata sulla tecnologia e innovazione a supporto della sicurezza nei siti ATEX, mentre Mauro Stefani (i.safe Mobile) sulle telecomunicazioni negli impianti a rischio. Alberto Sibono (Consorzio PI Italia) ha infine esaminato il ruolo di Profinet APL, ovvero di come l’industrial Ethernet Multivendor si stia imponendo nel processo e nelle zone classificate.
A Bergamo si è affrontato anche il tema della Cybersecurity Industriale: da rischio a vantaggio competitivo nel corso del convegno dedicato e organizzato da ANIPLA - Associazione Nazionale Italiana per l’Automazione.
Nell’era della digitalizzazione e dell’Impresa 4.0, le aziende sono sempre più interconnesse grazie all’adozione di servizi industriali basati su Internet e dispositivi IIoT. Questa trasformazione ha migliorato la gestione degli impianti, aumentando la competitività aziendale. Tuttavia, ha anche esposto le infrastrutture industriali a nuovi rischi legati alla cyber security. Il convegno ha voluto porsi come un’opportunità per discutere l’importanza di adottare un approccio sistematico alla gestione del rischio cyber, su come la cyber security possa migliorare non solo la sicurezza e l’affidabilità dei sistemi industriali, ma anche la competitività e la sostenibilità aziendale nel lungo periodo. Tra gli interventi ricordiamo quelli di Alberto Servida di Anipla, Mario Testino (Clusit), Francesco Astolfo (Schmersal Italia) e Ulisse Quartucci (GFCC Università di Genova), con interventi a spaziare tra il rapporto Clusit 2025, NIS2, Regolamento Macchine e IEC 62443.
Seguitissimo anche il convegno pomeridiano a tema “Oil&Gas e Siderurgico: il ruolo dell’Idrogeno per la decarbonizzazione”, seminario coordinato dal CTI (chairman Antonio Panvini, Direttore Generale CTI Comitato Termotecnico Italiano Energia e Ambiente) che ha visto alternarsi sul podio realtà importanti dell’oil&gas italiano, del siderurgico e, in chiave sostenibilità e decarbonizzazione per i due settori, attori operanti nella produzione dell’idrogeno. Così Andrea Mio (Università Trieste) e Flavio Bregant (Direttore Generale Federacciai) hanno parlato di sostenibilità e decarbonizzazione negli impianti di processo, oltre che dei numeri del settore siderurgico; Fabrizio Corti (Softing) ha parlato ancora di Smart Data Integration nell’Oil&Gas, Massimiliano Urso (Roxtec) dell’importanza dei sistemi di sigillatura nella catena dell’idrogeno, e sempre di idrogeno e di decarbonizzazione dell’industria, anche nel ruolo di Europa e Cina, sono intervenuti anche Giuseppe Grassi (Derec Consulting) e Saro Capozzoli (Jesa Capital Limited); Luca Signorin (Seneca) è invece intervenuto parlando soluzioni integrate per l’efficienza energetica nella Transizione 5.0, e Antonio Spadaccini (Pansoinco) di affidabilità e disponibilità nella produzione di idrogeno verde. Ha chiuso poi i lavori Marco Bortoli (Gfinance PNO Group) con un intervento su agevolazioni e incentivi per la decarbonizzazione d’impresa.
Alla terza edizione presso la Fiera di Bergamo, SAVE si è confermato occasione davvero imperdibile per l’aggiornamento professionale, la formazione, il business, grazie agli incontri in programma (non solo convegni: due sale hanno visto al pomeriggio anche i workshop tecnico/applicativi gestiti dalle aziende partecipanti, con testimonianze e casi studio) e alla ricca area espositiva che ha accolto oltre ottanta espositori e fornitori di tecnologie.
La giornata di Bergamo, a partecipazione gratuita, è stata organizzata da EIOM con il supporto e la collaborazione delle più importanti associazioni e istituzioni del settore, tra cui ricordiamo G.I.S.I. (Associazione Imprese Italiane di Strumentazione) che riconosce la mostra quale evento di riferimento per l’automazione e la strumentazione di processo, PLC Forum (la principale associazione italiana online per la promozione dell’automazione), ANIPLA (Associazione Nazionale Italiana per l’Automazione), ADACI (Associazione Italiana Acquisti e Supply Management), AIS – ISA Italy Section (Associazione Italiana Strumentisti), CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano), S.I.R.I. (Associazione Italiana Robotica e Automazione), ATI (Associazione Termotecnica Italiana) e CTI (Comitato Termotecnico Italiano).
SAVE Bergamo per massimizzare le sinergie e le opportunità si è svolta in concomitanza con MCMA Bergamo – evento leader per la Manutenzione Industriale e Asset Management, e mcT – evento dedicato al Petrolchimico, Oil&Gas, Safety e ATEX.
Dopo questa eccezionale edizione primaverile, il prossimo appuntamento SAVE è previsto in Fiera a Verona, l’8-9 ottobre 2025, in concomitanza con MCMA, per una nuova occasione di networking e aggiornamento su tecnologie chiave per la transizione digitale dell’industria.
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