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Silicio e Sulforafano: nutraceutici innovativi per rinforzare le ossa

L’osteoporosi è una patologia caratterizzata da una riduzione della densità ossea e da un aumento del rischio di fratture. Questa condizione colpisce milioni di persone nel mondo, in particolare donne in post-menopausa e anziani. Accanto alle tradizionali terapie farmacologiche, la nutraceutica sta emergendo come un valido supporto per la prevenzione e la gestione dell’osteoporosi. In particolare, il silicio e il sulforafano sono due composti naturali che stanno attirando l’attenzione per il loro potenziale beneficio sulla salute ossea.

FotoL’osteoporosi è considerata un disturbo dell’apparato scheletrico correlato all’età, caratterizzato principalmente da diminuzione della densità minerale ossea, qualità microstrutturale e un elevato rischio di fratture da fragilità. Questa malattia silenziosa sta diventando sempre più un’epidemia globale a causa dell’invecchiamento della popolazione e dell’aspettativa di vita più lunga. L’osteoporosi si caratterizza soprattutto per una progressiva riduzione della densità delle ossa con conseguenti alterazioni di tutta la struttura ossea. Ciò rende le ossa del corpo meno resistenti, facilitandone la rottura in caso di traumi più o meno violenti. Si tratta di una malattia molto diffusa, la cui incidenza aumenta con l’avanzare dell’età e, nel caso delle donne, subito dopo la menopausa poiché il calo degli estrogeni provoca la progressiva perdita di massa ossea pari a circa il 3% all'anno.

Nelle prime fasi, l’osteoporosi è asintomatica, ovvero non si manifesta con sintomi evidenti, rivelandosi solo quando è già più grave, allorquando si verifica una frattura ossea.

Nella fase più avanzata, alcuni sintomi dell’osteoporosi possono essere:

• Mal di schiena;
• Postura incurvata;
• Reumatismi;
• Dolori alle ossa e alle articolazioni;
• Calcoli renali.

Ovviamente si tratta di sintomi comuni anche ad altre patologie. Quindi è necessario un esame specifico da parte di medici specialisti per associare tali sintomi all’osteoporosi e diagnosticare con certezza la malattia. L’alimentazione gioca un ruolo molto importante nella prevenzione dell’osteoporosi: è fondamentale avere una dieta equilibrata in cui non manchino carboidrati, proteine e grassi, ma anche tutti quegli alimenti che aiutano ad assorbire il calcio, come le vitamine D, K, C, e i sali minerali, come calcio, magnesio e fosforo.

Inoltre, è necessario ridurre gli alimenti che impediscono un corretto assorbimento di calcio – se assunti in eccesso – come il sale, il caffè o l’alcol e alimenti ricchi in grassi saturi. Ad esempio, un elevato consumo di sodio favorisce l’escrezione urinaria di calcio, con perdite che possono arrivare fino all’1% della massa minerale ossea in un anno. Un effetto opposto ha il potassio, che riduce l’eliminazione urinaria del calcio, particolarmente in donne nel periodo successivo alla menopausa. Caffeina e fosforo aumentano entrambi l’escrezione urinaria di calcio, tuttavia le quantità necessarie a determinare effetti apprezzabili sono molto elevate: soltanto un consumo molto importante di caffè, tè, bevande gassate contenenti caffeina e fosfati può causare un aumento del rischio di osteoporosi o fratture in soggetti con un apporto di calcio adeguato.

Al tempo stesso, un elevato apporto proteico aumenta la biodisponibilità di calcio a livello intestinale ma contemporaneamente ne aumenta l’escrezione urinaria, con un effetto netto che probabilmente non è rilevante se non in presenza di consumi assolutamente anomali. Infine, anche un consumo elevato di grassi saturi può ridurre l’assorbimento di calcio, per formazione di saponi insolubili che ne aumentano l’escrezione attraverso le feci.

L’osteoporosi è una malattia metabolica. Essa si caratterizza per la riduzione della componente minerale e per il progressivo deterioramento della struttura del tessuto osseo. Anche le cellule delle ossa, gli osteoblasti, sono soggette a infiammazione e stress ossidativo. Perciò, possiamo aiutare le cellule delle nostre ossa, gli osteoblasti, a rigenerarsi sane. Va detto inoltre che le ossa sono fatte per 2/3 di minerali e che si rigenerano totalmente ogni 10 anni circa.

Il nostro corpo si rigenera costantemente, le nostre cellule si riprogrammano quotidianamente. Anzi, abbiamo nel corpo cellule di diversa età: per quanto concerne le ossa, ogni anno circa il 10% della nostra massa ossea viene rinnovata, tramite meccanismi fisiologici di neo-formazione e riassorbimento. Ciò significa che ogni 10 anni lo scheletro viene completamente rinnovato.

SILICIO E SULFORAFANO: PERCHÉ LE OSSA HANNO UN METABOLISMO!
Le ossa, continuando a rigenerarsi e demolirsi, hanno un metabolismo. Ovvero un insieme di processi bio-chimici che sovrintendono al meccanismo. E siccome le ossa sono composte per 2/3 da minerali e per 1/3 da proteine, queste due sostanze si rivelano cruciali. La nutraceutica ci viene in grande aiuto.

Il silicio – che è un minerale- e il sulforafano -un super food che si trova nelle crucifere (broccoli e cavolfiori) si rivelano di importanza focale per l’osteoporosi. Il dottor Gianfranco Pisano, ci dice che “ridurre l’infiammazione” è un fattore molto importante nella lotta contro questa degenerazione ossea. Per regolare il metabolismo osseo, il SILICIO è un minerale importantissimo. Il SULFORAFANO, uno fra i superfood primari, ha una conclamata azione contro i disordini cardio metabolici e contro la degenerazione dell’apparato muscolo scheletrico. I due nemici sono invece zucchero e cortisonici. Il 30% dei pazienti che riceve glucocorticoidi in dosaggi importanti sviluppa fratture ossee. Indipendentemente dalla causa: si rileva una apoptosi (morte) degli osteoblasti e una ridotta maturazione di questi ultimi. Il cortisone riduce la qualità dell’osso.

Il sulforafano invece incrementa il fattore NRF2 che blocca la produzione di ROS (radicali liberi)e ferma l’apoptosi (la morte), degli osteoblasti, le cellule delle ossa. Ma non solo. Incrementano i due trasmettitori che permettono agli osteoblasti di rifiorire

IL RUOLO DEL SILICIO NELLA SALUTE OSSEA
Il silicio è un oligoelemento essenziale per la sintesi del collagene e la formazione della matrice ossea. Studi hanno dimostrato che il silicio contribuisce all’assorbimento e alla deposizione del calcio nelle ossa, favorendo la mineralizzazione e migliorando la densità ossea. Inoltre, è coinvolto nei processi di rigenerazione del tessuto connettivo e nella stabilizzazione della struttura ossea.

Le principali fonti alimentari di silicio includono:

• Cereali integrali (avena, riso integrale, orzo)
• Verdure a foglia verde
• Acqua minerale ricca di silice
• Banane
• Legumi

Il silicio è un elemento chimico normalmente presente nel corpo umano, in cui è contenuto fisiologicamente in quantità addirittura superiore al ferro. Non è prodotto dal nostro organismo, per cui va introdotto con l’alimentazione, ma gli alimenti che lo contengono sono pochi e sempre meno reperibili nella dieta: per esempio, il silicio si ritrova nell’acqua di alta montagna, ma è difficile approvvigionarsene. Per il resto, è un elemento molto diffuso sulla crosta terrestre ma lo si ritrova in una forma che lo rende poco assimilabile, se pensiamo al quarzo o alla sabbia, che ne sono ricchissimi”. L’integrazione con silicio organico (ad esempio, l’acido ortosilicico stabilizzato) può rappresentare una strategia efficace per sostenere la salute ossea, soprattutto in individui a rischio di osteoporosi.

SULFORAFANO: UN POTENTE ANTIOSSIDANTE PER LE OSSA
Il sulforafano è un composto naturale appartenente alla famiglia degli isotiocianati, presente in abbondanza nelle crucifere (broccoli, cavolfiori, cavoli, rucola). Questo fitonutriente è noto per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e detossificanti.

Recenti ricerche hanno evidenziato che il sulforafano può contribuire alla prevenzione dell’osteoporosi grazie alla sua capacità di:

• Ridurre l’infiammazione cronica, un fattore chiave nella degenerazione ossea.
• Contrastare lo stress ossidativo, che accelera la perdita di densità ossea.
• Regolare l’attività degli osteoclasti, le cellule responsabili della degradazione ossea.
• Stimolare la formazione ossea attraverso l’attivazione delle vie di segnalazione cellulari coinvolte nella crescita ossea.

L’assunzione regolare di verdure crucifere, preferibilmente crude o leggermente cotte per preservare il contenuto di sulforafano, può fornire benefici significativi per la salute delle ossa. Un’importante ricerca pubblicata sul Journal of Applied Biology & Biotechnology ha messo in luce il ruolo cruciale del sulforafano nella protezione delle cellule ossee dallo stress ossidativo, uno dei principali fattori che contribuiscono alla perdita di densità ossea e alla progressione dell’osteoporosi. Lo stress ossidativo è causato da un eccesso di radicali liberi e da una ridotta capacità dell’organismo di neutralizzarli. Questa condizione non solo danneggia le cellule, ma è anche strettamente collegata a una serie di patologie croniche, tra cui l’osteoporosi. Nelle ossa, lo stress ossidativo favorisce l’attività degli osteoclasti, le cellule che degradano il tessuto osseo, accelerando la perdita di massa ossea e aumentando il rischio di fratture.

IL SULFORAFANO E L’ESPRESSIONE DELLA METALLOTIONEINA
Lo studio in questione ha evidenziato come il sulforafano sia in grado di aumentare l’espressione della metallotioneina, una proteina con potenti proprietà antiossidanti. La metallotioneina agisce legando metalli pesanti e neutralizzando i radicali liberi, proteggendo così le cellule ossee da danni ossidativi. Questo meccanismo è particolarmente rilevante per le persone con osteoporosi, poiché contribuisce a ridurre la degenerazione cellulare e a mantenere la vitalità delle cellule ossee. In particolare, l’attivazione del fattore di trascrizione Nrf2 da parte del sulforafano gioca un ruolo chiave in questo processo. Nrf2 regola l’espressione di una serie di geni antiossidanti, inclusa la metallotioneina. Quando viene attivato, Nrf2 aumenta la capacità delle cellule di difendersi dagli insulti ossidativi, riducendo così il rischio di degenerazione progressiva delle ossa.

I risultati di questo studio sono promettenti, poiché suggeriscono che l’integrazione di sulforafano potrebbe rappresentare un approccio efficace per proteggere la salute ossea, soprattutto in individui a rischio di osteoporosi.

La capacità del sulforafano di promuovere l’espressione della metallotioneina offre un ulteriore strumento per combattere gli effetti dannosi dello stress ossidativo nelle ossa, con un potenziale impatto positivo non solo sulla prevenzione della perdita ossea, ma anche sul miglioramento della qualità di vita delle persone affette da questa patologia. Questi dati supportano l’idea che il sulforafano possa essere un integratore utile per chi è alla ricerca di soluzioni naturali per mantenere la salute delle ossa e contrastare il declino tipico dell’età o delle condizioni patologiche come l’osteoporosi.

LA CURA IDEALE
La cura prevede la somministrazione di vitamina D e K2, sostanze minerali come il boro e il silicio, super alimenti come il sulforafano. Se, invece, la situazione è grave, ricorriamo a bifosfonati o Denosumab, anticorpi monoclonali, senza effetti collaterali. L’osteoporosi è silente, non dà sintomi particolari, se non di rado. L’esame consigliato, magari quando ci si avvicina all’età in cui di solito il problema insorge, è la MOC, sia con il densitometro sulle caviglie e alle falangi, che ad ultrasuoni sulle vertebre e il femore, grazie a una strumentazione nuova sperimentata dal Cnr e entrata in commercio da poco. Esiste anche una MOC radiologica, detta anche DEXA.

SINERGIA TRA SILICIO E SULFORAFANO
L’associazione tra silicio e sulforafano potrebbe offrire un approccio innovativo nella prevenzione e nella gestione dell’osteoporosi. Mentre il silicio agisce direttamente sulla struttura ossea, favorendone la mineralizzazione, il sulforafano esercita un’azione protettiva contro i processi infiammatori e il riassorbimento osseo eccessivo. Questa sinergia può contribuire a mantenere una densità ossea ottimale e a ridurre il rischio di fratture, soprattutto nelle categorie più a rischio.

SILICIO E SULFORAFANO CI DIMOSTRANO CHE LA MODERNA NUTRACEUTICA PUÒ AGIRE CON SUCCESSO CONTRO L’OSTEOPOROSI.

LA NUTRACEUTICA DI SILICA PLUS: I BENEFICI DEL SILICIO!
Silica Plus è un integratore alimentare di silicio, oligoelementi + CellFood. Fornisce un’integrazione di silicio per le ossa, utile per un miglioramento del trofismo connettivale, per la rimineralizzazione ossea (sindromi demineralizzanti ossee: osteopenia-osteoporosi). Senza lievito, glutine e lattosio. Il silicio è un elemento indispensabile per la formazione ed il mantenimento dei tessuti connettivi dei denti, delle gengive, delle ossa, delle cartilagini, della pelle, delle unghie e dei capelli. Il silicio, inoltre, potenzia le difese immunitarie, aumentare l’elasticità dei vasi sanguigni e contribuire a rimineralizzare le ossa. Sembra, inoltre, che il silicio sia in grado di contrastare gli effetti indesiderati dell’alluminio sul sistema nervoso centrale, particolarmente negli anziani.

EPI SULFORAPHANE: I BENEFICI DEL SULFORAFANO!
EPI-SULFORAPHANE di Epinutrics è un integratore a base di capsule vegetali.
Gli alimenti vengono raccolti nel nord della Norvegia, dove è presente aria pulita e dove il sole brilla 24 ore al giorno nell’estate artica. Questo conferisce alle piante un’eccezionale energia concentrata.
Il sulforafano è un composto all’interno del gruppo isotiocianato dei composti organosulfuri. Si ottiene da verdure crucifere, ad es. broccoli, cavolini di Bruxelles e cavoli. Viene prodotto quando l’enzima mirosinasi trasforma la glucorafanina, un glucosinolato, in sulforafano in caso di danno alla pianta (ad es. da masticazione), che permette ai due composti di mescolarsi e reagire. I giovani germogli di broccoli e cavolfiore sono particolarmente ricchi di glucorafanina. I broccoli o asparagus sono una pianta cavolfiore coltivata in tutta Europa. Al preparato è inoltre aggiunto licopene. Tomato (lycopene) è un pigmento naturale delle piante.

L’integrazione di silicio e sulforafano, attraverso una dieta equilibrata o specifici nutraceutici, rappresenta un’opzione promettente per la prevenzione e la gestione dell’osteoporosi. Sebbene siano necessari ulteriori studi per confermare l’efficacia clinica di questi composti, le evidenze disponibili suggeriscono che possano svolgere un ruolo chiave nel mantenimento della salute ossea. Una strategia nutrizionale mirata, combinata con un adeguato stile di vita e attività fisica, può contribuire significativamente alla protezione delle ossa e al benessere generale.

FONTI:
1. Il sulforafano stabile agisce sulle fasi iniziali della formazione degli osteoclasti per generare un blocco funzionale duraturo dell'osteoclastogenesi (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/38247857/)
2. Le nanoparticelle bioattive a base di silice stimolano gli osteoblasti che formano le ossa, sopprimono gli osteoclasti che riassorbisco le ossa e migliorano la densità minerale ossea in vivo (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/22100753/)
3. Silicio: una revisione del suo potenziale ruolo nella prevenzione e nel trattamento dell'osteoporosi postmenopausale (https://pmc.ncbi.nlm.nih.gov/articles/PMC3671293/)
4. https://cellfood.it/silicio-e-sulforafano-la-nutraceutica-contro-losteoporosi/




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