Sanità lombarda al collasso: professionisti in fuga e cittadini abbandonati
ANAAO-ASSOMED Lombardia denuncia l'inerzia politica: “Servono scelte radicali per salvare il sistema sanitario, o sarà negato il diritto alla salute”.
Sono mesi e settimane cruciali per il Servizio Sanitario Regionale Lombardo: carenze oggettive di medici e infermieri, rete ospedaliera agonizzante, fughe ovunque dei professionisti, medicina difensiva generatrice di prestazioni, cittadini sempre più proni al consumismo sanitario. Tutte queste variabili concorrono a un mix micidiale, che per noi professionisti esita in fatica, burn-out, aggressioni, disaffezione e vero e proprio odio verso il nostro lavoro. Il cittadino/utente, invece, vede le liste d’attesa allungarsi sempre più, non raramente per paura e medicina difensiva degne di miglior causa.
In questo contesto ANAAO-ASSOMED Lombardia, pur apprezzando gli sforzi dell’Assessore al Welfare Guido Bertolaso, che con caparbietà sprona i giovani medici a intraprendere specializzazioni da cui tutti fuggono, che con un pizzico di ingenuità ha pensato che il cambiare in meglio la sanità lombarda fosse alla sua portata in breve tempo, che, pur con qualche inciampo, è riuscito a gestire la mancata ma ormai improcrastinabile chiusura del Pronto Soccorso di Menaggio e altri eventi recenti, non può non constatare che la politica regionale, quella che governa il sistema da 30 anni, è ferma.
“Di fronte a una crisi che non si è mai vista – afferma Stefano Magnone, Segretario Regionale ANAAO-ASSOMED Lombardia – si imporrebbero scelte lungimiranti e radicali. Invece, da anni, siamo in attesa della revisione della rete ospedaliera a partire dall’emergenza/urgenza, del potenziamento conseguente della rete territoriale (i pazienti acuti vanno concentrati in ospedali sicuri e multispecialistici, i cronici vanno seguiti sul territorio, spiegando bene a sindaci e cittadini che le due cose sono profondamente diverse), del governo fermo del privato che continua a filtrare i pazienti, come ammettono gli stessi addetti ai lavori. Niente di tutto questo è ancora avvenuto. Ora è il momento delle scelte radicali, pena la negazione del diritto alla salute per chi è più debole e ha meno risorse, economiche o sociali”.
ANAAO-ASSOMED Lombardia è pronta a fare la sua parte, ma chiede ai politici di assumersi una volta per tutte le proprie responsabilità, o i professionisti scompariranno da metà degli ospedali regionali, a cominciare da quelli più piccoli e insicuri. Basta autoassoluzioni e autocelebrazioni.