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Comunicato Stampa

Riva Acciaio, la rivoluzione della colata continua in Italia

Da piccola realtà nel panorama post-bellico italiano a protagonista della siderurgia europea, Riva Acciaio ha sempre puntato sull’innovazione.

FotoNata nei primi anni ‘50 come Società per la commercializzazione di rottami ferrosi, Riva Acciaio si è rapidamente evoluta grazie ad una conduzione lungimirante, continui investimenti in tecnologia e ad una politica di espansione mirata, tracciando così un percorso innovativo che l’ha portata a divenire una delle maggiori realtà nel settore siderurgico globale.

Riva Acciaio: dalla commercializzazione dei rottami alla nascita dei primi stabilimenti

Nel fermento del dopoguerra nasceva la Riva & C. s.a.s., un’impresa che nel 1954 iniziò la sua attività raccogliendo e commercializzando rottami ferrosi destinati ai siderurgici bresciani, i quali, attraverso l’elettrosiderurgia, li trasformavano in prodotti finiti, principalmente tondo per cemento armato. Complice la visione lungimirante dei fratelli Riva, l’azienda si spinse oltre il semplice ruolo di fornitore e, nel 1956, compì un audace salto di qualità costruendo da zero uno stabilimento siderurgico a Caronno Pertusella, in provincia di Varese, partendo dall’acquisto di terreni agricoli. Lo stabilimento di Riva Acciaio, all’avanguardia per dimensioni e tecnologia, fu equipaggiato con un forno elettrico ad arco dalla capacità di 25 tonnellate per colata, ben oltre le consuete 15 tonnellate dei principali impianti dell’epoca. Grazie a investimenti mirati e a una profonda conoscenza del mercato, la produzione crebbe vertiginosamente: passò da 30mila tonnellate nel 1957 a 190mila tonnellate nel 1962, alimentata dalle commesse del rilancio post-bellico. Con la metà degli anni ‘60, di fronte alla crescente concorrenza internazionale e all’avvento delle “miniacciaierie”, Emilio Riva intuì la necessità di innovare ulteriormente. Così, nel 1964, in collaborazione con Luigi Danieli e il progettista Renzo Colombo, venne introdotta in Italia la prima colata continua curva a tre linee, una rivoluzione tecnologica che abbandonò i tradizionali lingotti in favore di billette ottenute direttamente dall’acciaio liquido, migliorando resa e competitività. Parallelamente, il percorso di crescita di Riva Acciaio si estese sul territorio nazionale con la rilevazione, nel 1966, delle Acciaierie e Ferriere del Tanaro e nel 1970 della S.E.E.I nel bresciano, segnando l’inizio di una strategia di espansione che avrebbe portato l’azienda ben oltre i confini originari.

Riva Acciaio oggi: tra ricerca e sostenibilità ambientale

Riva Acciaio, parte integrante del Gruppo Riva, opera attraverso cinque stabilimenti produttivi situati a Caronno Pertusella (VA), Lesegno (CN), Sellero (BS), Cerveno (BS) e Malegno (BS), specializzati nella produzione di acciai di alta qualità, in particolare acciai speciali e prodotti lunghi destinati a settori strategici come l’automotive, la meccanica, l’energia e l’oil and gas. Uno degli asset strategici di Riva Acciaio è il suo moderno centro di ricerca e sviluppo con sede a Lesegno, che rappresenta un polo di eccellenza nella sperimentazione di nuove tecnologie e nella metallurgia avanzata. L’azienda investe regolarmente in automazione industriale, digitalizzazione dei processi e tecnologie di controllo qualità in linea con i principi dell’Industria 4.0. Sul fronte della sostenibilità, sono state avviate una serie di iniziative concrete volte a ridurre ulteriormente e costantemente l’impatto ambientale delle proprie attività. Tra queste figurano l’impiego di fonti energetiche rinnovabili, l’ottimizzazione dei consumi idrici ed elettrici ed il riciclo delle scorie di lavorazione. Tutti gli impianti sono certificati secondo i principali standard ambientali internazionali (ISO 14001) e quelli relativi alla sicurezza (ISO 45001). Riva Acciaio pone una forte attenzione anche a progetti legati all’economia circolare, come il recupero di materie prime secondarie, nonché al coinvolgimento attivo nelle comunità locali attraverso iniziative sociali, culturali ed educative. Un approccio integrato che la rende un punto di riferimento nella siderurgia moderna, in grado di coniugare produttività, innovazione tecnologica e responsabilità ambientale.



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