Riuscire a dare un senso alle difficoltà della vita: la lezione di Victor Frankl
Victor Frankl, ancora oggi, può insegnarci a come mantenere la speranza e a sviluppare la resilienza.
Viktor Emil Frankl è stato uno psichiatra austriaco, il fondatore dell'analisi esistenziale e della logoterapia, metodo che tende a evidenziare il nucleo profondamente umano e spirituale dell'individuo. Durante la seconda guerra mondiale fu prigioniero in quattro campi di concentramento nazisti, tra cui Auschwitz e Dachau, esperienza che lo segnò profondamente.
«Che cos'è, dunque, l'uomo? Noi l'abbiamo conosciuto come forse nessun'altra generazione precedente; l'abbiamo conosciuto nel campo di concentramento, in un luogo dove veniva perduto tutto ciò che si possedeva: denaro, potere, fama, felicità; un luogo dove restava non ciò che l'uomo può "avere", ma ciò che l'uomo deve essere; un luogo dove restava unicamente l'uomo nella sua essenza, consumato dal dolore e purificato dalla sofferenza. Cos'è, dunque, l'uomo? Domandiamocelo ancora. È un essere che decide sempre ciò che è.»
Una “vita significativa” per Frankl è una vita ricca di compiti; dove il compito è un appello alla nostra capacità di rispondere ad un problema nella convinzione di poterlo risolvere. È in una vita fatta di compiti che l'uomo può sperimentare la sua libertà in quanto si riconosce libero di agire facendo perno sulle sue risorse, anche se ciò "comporta uno sforzo e proprio perché comporta uno sforzo"
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