"Rinascita dell'Affresco di San Nicola: la comunità di Castello del Matese celebra il restauro del suo patrimonio storico e spirituale"
Nella Chiesa di Santa Croce a Castello del Matese, si è tenuta la cerimonia di consegna del restaurato affresco di San Nicola alla comunità locale. L'evento ha visto la partecipazione di Monsignor Giacomo Cirulli, Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, Monsignor Don Antonio Rinaldi, Parroco di Castello del Matese, e le autorità amministrative del comune. Durante la cerimonia, è stata sottolineata l'importanza della collaborazione collettiva per la preservazione del patrimonio storico e artistico della diocesi. Il restauro, finanziato interamente grazie a una generosa donazione proveniente dagli Stati Uniti, è stato illustrato dalla Dott.ssa Sara Gambella, che ha spiegato le tecniche utilizzate per riportare l'affresco al suo splendore originale. L'evento ha ribadito il valore del contributo di ogni cittadino nella salvaguardia delle opere sacre che rappresentano l'identità della comunità.
Presso la Chiesa di Santa Croce a Castello del Matese, si è tenuta la cerimonia di consegna dell'affresco di San Nicola alla comunità locale. L'evento ha visto la partecipazione di importanti figure ecclesiastiche e amministrative, tra cui Monsignor Giacomo Cirulli, Vescovo della Diocesi di Alife-Caiazzo, e Monsignor Don Antonio Rinaldi, Parroco di Castello del Matese, oltre alle autorità comunali.
Durante la cerimonia, è stata ribadita l'importanza del contributo della collettività per la conservazione del patrimonio storico e architettonico della Diocesi di Alife-Caiazzo. Il Vescovo Cirulli ha elogiato la comunità di Castello del Matese per aver finanziato interamente il restauro dell'affresco, reso possibile grazie a una generosa donazione proveniente dagli Stati Uniti d'America.
Nel corso del convegno, la Dott.ssa Sara Gambella, rappresentante dell'équipe di restauratori, ha illustrato ai presenti le tecniche utilizzate per lo studio dell'affresco, la rilevazione delle criticità e la messa in sicurezza delle parti più deteriorate. La Dott.ssa Gambella ha spiegato come, nel corso degli anni, l'affresco abbia subito diversi interventi, i quali sono stati analizzati e riportati allo stato naturale. Grazie al restauro, l'affresco ha recuperato la sua bellezza e lucidità originaria.
Come sottolineato dal Vescovo Cirulli, questa iniziativa dimostra come la partecipazione della collettività sia fondamentale per la conservazione delle opere sacre, che rappresentano l'identità comune. Un singolo contributo, come quello della famiglia che ha sostenuto il restauro, può restituire alla comunità un tesoro artistico e spirituale che altrimenti sarebbe andato perduto
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