Pubblico interessato e emozionato al Palazzo Bacaredda di Cagliari

A pochi giorni di distanza dalla memoria liturgica della morte di Sant’Efisio oltre duecento spettatori hanno assistito affascinati alla rievocazione del martirio del Santo più amato dai Sardi.

Ieri, 26 Gennaio 2025, alle ore 18:00, presso il palazzo comunale di via Roma, è andata in scena la rappresentazione Storia e Martirio di Sant’Efisio, organizzata dalla Pro Loco città di Cagliari e dalla Associazione Memoriae Milites di Cagliari, con la partecipazione dei Cavalieri dell’Antica locanda di Castello.

A pochi giorni di distanza dalla memoria liturgica della morte di Sant’Efisio, che il calendario religioso fissa al 15 di gennaio (la manifestazione doveva svolgersi il 18 gennaio, ma è stata rinviata ad oggi per maltempo), oltre duecento spettatori hanno assistito affascinati alla rievocazione del martirio del Santo più amato dai Sardi, nei pressi dell’antico foro romano di Cagliari; grazie al Patrocinio dell’Amministrazione Comunale di Cagliari il palazzo Bacaredda, in via Roma, ha fatto da splendida cornice per il terzo anno consecutivo alla rappresentazione, curata nei minimi dettagli dai rievocatori di Memoriae Milites.

La storia, che parte da un episodio di fantasia, una scaramuccia tra soldati romani e barbari iliensi, introduce la figura di Efisio, Magister Militum, comandante generale delle truppe romane in Sardegna, militare di grande carisma e al contempo difensore dei più deboli, e racconta la sua conversione al Cristianesimo e la sua visione pacifista e compassionevole della fede cristiana.

Racconta anche della professione di fede di Efisio davanti ai suoi sottoposti e della derisione cui fu sottoposto da parte dei commilitoni e del prefetto Iulio, e della condanna a morte inflittagli da Flaviano, proconsole e governatore della provincia senatoria di Sardegna.

La preghiera di Efisio prima della decapitazione, riportata nel martirologio dei Santi, ha concluso la rappresentazione scenica dei rievocatori, che con l’accompagnamento (registrato e gentilmente concesso) delle launeddas dell’Orchestra popolare Sarda hanno chiuso la serata con una processione in omaggio la Santo, con Sa ramadura sul corpo di Efisio e la deposizione di un lumino votivo davanti al Santo.

La visibile emozione del pubblico presente si è sciolta in un applauso liberatorio, che ha decretato il successo della manifestazione.

Al di là della splendida prova corale dei rievocatori, che hanno offerto una rappresentazione di notevole livello culturale e scenico, meritano una menzione speciale lo speaker/narratore, Aldo Orrù, che con la sua voce ha evidenziato i momenti salienti della manifestazione e ha accompagnato i cambi di scena e il fonico, Andrea Piras che ha curato il sonoro, finalmente consono all’evento, che ha consentito di cogliere tutte le sfumature della complessa e articolata vicenda.