Porta Alchemica e Michael’s Gate: simbologia alchemica nella residenza di villa Palombara.
L’opera “Michael’s Gate” di Hypnos è un’incarnazione artistica dei principi alchemici della rubedo e della nigredo.
I colori rosso e nero, apparentemente casuali in questa opera astratta, acquisiscono una profonda simbologia. Il rosso, riflesso della rubedo, rappresenta la fase culminante dell’alchimia, in cui le forze opposte si fondono per creare un’armonia e una perfezione ineguagliabili. È la fase in cui il piombo si trasforma in oro, una metafora potente della trasformazione spirituale. D’altro canto, il nero, corrispondente alla nigredo, evoca l’oscurità primordiale e la fase iniziale di decomposizione e morte. Ma è proprio da questa oscurità che può sorgere la luce della rinascita e della trasformazione.
La Porta Alchemica, anche conosciuta come Porta Magica o Porta Ermetica o Porta dei Cieli , è un monumento edificato tra il 1655 e il 1681 da Massimiliano Savelli Palombara marchese di Pietraforte nella sua residenza, villa Palombara, sita nella campagna orientale di Roma sul colle Esquilino . L’opera “Michael’s Gate” di Hypnos non è direttamente legata alla Porta Alchemica, ma entrambe condividono la simbologia alchemica della rubedo e della nigredo.
L’assenza di una spiegazione ufficiale da parte dell’artista lascia aperta la porta a innumerevoli interpretazioni. Quest’opera diventa così uno specchio dell’animo umano, un’invitante tela in cui ognuno può trovare il proprio significato. Immaginando le parole di Rasputin, il mistico russo, di fronte a questa tela, possiamo supporre che avrebbe contemplato la sua profonda simbologia e detto: “Questa opera è il nostro viaggio interiore, dove le fasi alchemiche dell’anima si manifestano in colori e forme. Ogni spettatore è chiamato a esplorare la propria nigredo e rubedo in questa tela, poiché l’alchimia dell’animo è il vero cammino verso l’illuminazione.”