PRODOTTI
Comunicato Stampa

PEA (PALMITOILETANOLAMIDE) un antidolorofico naturale con moltissime potenzialità

La PEA (lipide scoperto da Rita Levi Montalcini) è una sostanza naturale ricca di acidi grassi prodotta dal nostro organismo in grado di interagire con i recettori endocannabinoidi che modulano un’azione analgesica e antinfiammatoria. PEA è indicato come coadiuvante in presenza di fenomeni infiammatori cronici anche associati a dolore, quali osteoartriti, rigidità muscolare, sciatalgia, sindrome del tunnel carpale.

FotoL’attività antinfiammatoria e analgesica della PEA si manifesta grazie alla modulazione della liberazione di TNF alfa, IL 6-8 e altre citochine infiammatorie dai mastociti, presenti nel polmone, nell’intestino e nel derma. Diversi studi clinici ne confermano l’utilità negli stati infiammatori delle vie respiratorie, delle articolazioni, nelle neuropatie periferiche. La Pea è considerata un attivatore nucleare del recettore PPAR-alpha (Peroxissome proliferator activated receptor), che nel fegato è un potente regolatore del metabolismo dei grassi. PPAR-alpha è attivato in condizioni di mancanza di scorte energetiche, come il digiuno e durante le chetosi. L’attivazione di PPAR-alpha induce il catabolismo dei grassi e ne favorisce l’ossidazione mitocondriale.

La palmitoiletanolamide (PEA) è una molecola a lunga catena di atomi di carbonio che combina un acido grasso, l'acido palmitico, con un gruppo etanolaminico. La PEA è prodotta naturalmente dall'organismo, ma la sua sintesi diminuisce con l'età. Questa molecola è presente negli alimenti (soia, mais, tuorlo d'uovo o anche nel latte materno), ma solo in piccole quantità, e una sua integrazione nutrizionale è dunque interessante. La PEA appartiene alla famiglia delle N aciletanolamine, che comprende il principale rappresentante degli endocannabinoidi: l'anandamide. Gli endocannabinoidi si legano agli omonimi recettori e sono coinvolti nella regolazione del dolore e del rilassamento.

La PEA è un endocannabinoide-like: non si lega direttamente ai recettori endocannabinoidi, ma agisce come mediatore. La palmitoiletanolamide partecipa alla risposta biologica ai cannabinoidi endogeni (cannabinoidi prodotti dall'organismo, chiamati endocannabinoidi) e ne impedisce la degradazione, prolungando così la loro azione contro il dolore.

Anche i fitocannabinoidi, cioè i cannabinoidi prodotti dalle piante, come il THC, sono noti per agire contro il dolore. Tuttavia, queste molecole sono criticate per i loro effetti psicotropi, che non riguardano invece gli endocannabinoidi o la PEA. La PEA ha effetti antinfiammatori e analgesici. Ecco perché questa molecola è particolarmente interessante in caso di dolore (cronico o acuto) e infiammazione. Inoltre, la PEA è in grado di attraversare la barriera emato-encefalica e quindi di agire nel cervello (1). Sebbene non sia possibile associare la PEA a dei claim alla PEA perché l'Agenzia Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA) non ha ancora valutato i dati scientifici, numerosi studi sono stati condotti su questa molecola già dal 1970. Secondo la ricerca scientifica, la PEA è coinvolta nella regolazione dell'infiammazione e del sistema endocannabinoide, nonché nella riparazione dei tessuti e nella modulazione della percezione del dolore. La PEA emerge come un agente di rilievo in risposta alle lesioni cellulari, manifestando i suoi effetti in modo localizzato in tutti i tessuti, compreso il cervello.

QUESTA MOLECOLA VERSATILE DIMOSTRA UNA VASTA GAMMA DI ATTIVITÀ BENEFICHE, EVIDENZIANDO UN RUOLO FONDAMENTALE NELLE SEGUENTI FUNZIONI:

• Anti-infiammatoria: la capacità della PEA di ridurre l’infiammazione è cruciale in molte condizioni patologiche. La sua azione modulante sui processi infiammatori contribuisce al controllo delle risposte infiammatorie indesiderate, promuovendo così l’omeostasi.
• Analgesica: la PEA ha dimostrato efficacia come agente analgesico, particolarmente in condizioni di dolore cronico e neuropatico. La sua capacità di agire su diversi recettori contribuisce al suo profilo di gestione del dolore.
• Anticonvulsivante e Antiepilettica: gli effetti anticonvulsivanti e antiepilettici della PEA offrono nuove prospettive nella gestione di condizioni legate all’attività epilettica, sottolineando il suo potenziale ruolo nei disturbi neurologici.
• Antimicrobica e Antipiretica: la PEA mostra proprietà antimicrobiche, contribuendo alla risposta del sistema immunitario contro agenti patogeni, anche virali o farmaco-resistenti. La sua azione antipiretica sottolinea il suo ruolo nel controllo della febbre associata a infezioni.
• Immunomodulatoria: la PEA modula la risposta immunitaria, aiutando a mantenere l’equilibrio nel sistema immunitario e riducendo l’infiammazione cronica.
• Neuroprotettiva: la capacità di proteggere le cellule nervose da danni e stress è una caratteristica distintiva della PEA. Questo aspetto è di particolare rilevanza nella prevenzione della neurodegenerazione.

LA PEA È STATA OGGETTO DI STUDIO IN DIVERSE CONDIZIONI, TRA CUI:

• reazioni allergiche,
• influenza,
• raffreddore comune,
• dolore cronico,
• disturbi articolari,
• disturbi gastrointestinali,
• patologie psicologiche,
• neurodegenerazione.

Gli integratori di PEA vengono utilizzati per tutti quei casi che ne necessitano un apporto aggiuntivo alla normale produzione del nostro organismo, in particolare quando si soffre di infiammazioni o determinate patologie, ma anche in caso di attività fisica intensa e con l’avanzare dell’età.

IN GENERALE, GLI INTEGRATORI DI PEA VENGONO IMPIEGATI IN QUESTI CASI:

• Per trattare il dolore o stati cronici dovuti ad infiammazione;
• Per trattare il dolore neuropatico;
• Per trattare alcune tipologie di reazioni di tipo autoimmune, in quanto la PEA svolge una funzione di protezione e di riparazione delle cellule;
• Per ripristinare il corretto funzionamento di vari organi e di tessuti.

La palmitoiletanolamide possiede effetti sia per lo stato cronico sia per quello acuto, in quanto non solo svolge un’azione con meccanismo similare a quello degli antinfiammatori più utilizzati, ovvero i FANS, ma controlla anche l’attivazione dei mastociti, ovvero cellule che agiscono nei casi di infiammazione. La PEA è una delle molecole che interagiscono fisiologicamente con i recettori cannabinoidi e questo ne giustifica a maggior ragione il suo grande potere antidolorifico. Inoltre, questa molecola agisce sia per uso interno sia per uso esterno, ovvero dermatologico sulla cute infiammata. Ancora oggi, per il trattamento della maggior parte delle patologie cutanee localizzate, caratterizzate da infiammazione (in primis le dermatiti), si utilizzano ancora prevalentemente farmaci antinfiammatori steroidei (cortisonici) o non steroidei (FANS) per uso sistemico e/o topico. Tuttavia, queste terapie sono datate e spesso prolungate nel tempo e sintomatiche, oltre che piene di effetti collaterali. Questi farmaci vanno a lenire l’infiammazione, ma non agiscono sulle cause di essa, dando quindi luogo ad una possibile riacutizzazione della patologia, una volta sospeso o terminato il trattamento.

La particolarità più interessante della PEA è che, a differenza degli altri medicinali appena visti, si tratta di una molecola innocua e altamente tollerabile, oltre che priva di interazioni particolari con altri farmaci. Per questo motivo la palmitoiletanolamide sta iniziando ad essere sempre più utilizzata, anche per uso topico e anche in ambito veterinario, oltre che per l’uso sistemico umano. Per l’uso sistemico, ovvero interno, è stata ampiamente dimostrata l’efficacia anti-edemigena del PEA, ovvero contro l’accumulo dei liquidi corporei, e anche l’efficacia antinfiammatoria profonda (quindi per problemi e patologie di tipo neurologico, come compressioni di nervi ed ernie, e non). Inoltre, la PEA è in grado di assicurare una totale salvaguardia della mucosa gastrica, la quale è sempre molto irritata e danneggiata dall’utilizzo dei classici farmaci antinfiammatori.

Dunque, la PEA è una sostanza che possiede davvero moltissime potenzialità e non solamente legate alle infiammazioni. Per questi motivi, la palmitoiletanolamide viene sempre più impiegata in un numero maggiore di problemi e patologie e risulta particolarmente utile per il trattamento della fibromialgia e dell’intestino infiammato.

PEA PER LA FIBROMIALGIA
L’insorgenza dei sintomi della fibromialgia è causata da alterazioni centrali e da modificazioni periferiche neuroimmuni. La palmitoiletanolamide contribuisce a regolare ed attivare il funzionamento delle cellule di sostegno, ovvero microglia e mastociti, delle cellule principali del sistema nervoso, ovvero i neuroni. Inoltre, le proprietà antidolorifiche della PEA sono particolarmente utili nei casi di fibromialgia, in quanto comporta una disfunzione del sistema nervoso centrale.

La palmitoiletanolamide è anche in grado di modulare la funzionalità dei neurotrasmettitori serotonina e glutammato, i quali sono coinvolti in primo piano nel dolore caratterizzante la sindrome fibromialgica. PEA e intestino infiammato.

Gli integratori di PEA stanno diventando sempre più interessanti anche come coadiuvanti nel trattamento delle varie patologie intestinali caratterizzate da dolore, infiammazione e permeabilità intestinale aumentata. Alcune di queste patologie pregiudicano particolarmente la qualità della vita di coloro che ne sono affetti, come il Morbo di Crohn e la Sindrome dell’intestino irritabile (IBS). L’assunzione orale di integratori di palmitoiletanolamide rappresenta quindi una strategia interessante per il controllo di tali patologie, in quanto questa molecola risulta efficace per il controllo del dolore a livello intestinale e per la regolazione delle forme diarroiche e di costipazione indotte dall’infiammazione dell’intestino.

DOSAGGI
La posologia della palmitoiletanolamide varia in base al peso, al sesso, all’età ed al tipo di problematica, tuttavia è solitamente raccomandato assumere (in un adulto) un dosaggio giornaliero di 1200-1600 mg.
Si inizia con l’assunzione di 1-3 capsule al giorno , secondo il dosaggio unitario della capsula stabilito dal Medico, al momento o subito dopo i pasti, per i primi due mesi. Dopo tale periodo, necessario per far si che si verifichino i primi miglioramenti clinici, si potrà valutare la modifica del regime posologico giornaliero.

Essendo un modulatore endogeno, ovvero una sostanza prodotta normalmente dal nostro corpo, la PEA risulta essere sempre ben tollerata dall’organismo. infatti, sono rarissimi gli effetti collaterali e le interazioni con altri farmaci attribuibili all’assunzione di integratori di palmitoiletanolamide. La PEA, infatti, non interagisce con altri farmaci e in particolare con quelli impiegati per il trattamento del dolore neuropatico; per questo motivo, si tratta di un integratore altamente sicuro. I rari effetti indesiderati fino ad ora riscontrati riguardano esclusivamente disturbi del tratto gastrointestinale, comprendenti diarrea e nausea.

In conclusione, la PEA risulta essere davvero un’ottima soluzione per il trattamento di svariate problematiche e patologie, tra cui in particolare la fibromialgia e l’infiammazione intestinale. Inoltre, agendo anche in salvaguardia della mucosa gastrica, può essere la soluzione migliore per tutti coloro che non tollerano i classici antidolorifici e antinfiammatori a livello, appunto, di mucosa gastrica. Gli integratori di PEA sono ormai piuttosto diffusi in commercio, ma vanno assunti rispettando sempre le indicazioni in primis del proprio medico e poi quelle riportate sul foglietto illustrativo del prodotto. (3).

FONTI:
• https://farmaenergy.com/it/blog/97/pea-integratore-a-cosa-serve
• https://www.therascience.com/it_it

BIBLIOGRAFIA
1. Artamonov, M., O. Zhukov, I. Shuba, L. Storozhuk, T. Khmel, V. Klimashevsky, A. Mikosha, et N. Gula. « Incorporation of Labelled N-Acylethanolamine (NAE) into Rat Brain Regions in Vivo and Adaptive Properties of Saturated NAE under x-Ray Irradiation ». Ukrains’kyi Biokhimichnyi Zhurnal (1999 ) 77, no 6 (2005): 51 62.
2. La PEA è oggetto di oltre 983 pubblicazioni scientifiche (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/?term=palmitoylethanolamide%5BAbstract%2FTitle%5D)
3. http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3500919/



Licenza di distribuzione:
INFORMAZIONI SULLA PUBBLICAZIONE
Erboristeria Arcobaleno
Responsabile account:
Gentilin Maria Cristina (Titolare)
Contatti e maggiori informazioni
Vedi altre pubblicazioni di questo utente
RSS di questo utente
© Pensi che questo testo violi qualche norma sul copyright, contenga abusi di qualche tipo? Contatta il responsabile o Leggi come procedere