NUOVI TURISMI NUOVE PROPOSTE - al Festival della Romagna
GENEROSITA’ E PASSIONE ROMAGNOLA, QUESTI I TEMI LANCIATI PER LA PROSSIMA EDIZIONE DEL FESTIVAL DELLA ROMAGNA. INNOVAZIONE, CELERITA’, OPEROSITA’, DEDIZIONE, INTRAPRENDENZA salvaguardando la tradizione, ma rilanciando con innovazione le linee guida del turismo del futuro.
Ieri sera incontro conclusivo del Festival della Romagna, uno scambio di esperienze e progetti tra i partecipanti all’incontro Luca Coffari Sindaco di Cervia, Livia Zanetti Presidente APT regionale, Pier Luigi Bazzocchi, Console Regionale del Touring Club, Daniele Baronio ideatore del Festival, ospite Letizia Magnani giornalista e scrittrice.
Pietro Caruso ha accompagnato i presenti in un percorso tra il passato e il futuro del turismo romagnolo “quando un territorio fa un secolo di storia necessariamente assume su di se’ la responsabilità di creare le condizioni di saggezza perché gli operatori nuovi colgano dalle cose che hanno avuto successo, ma anche dagli errori,tutte le indicazioni utili.
Alla fine degli anni 50 c’erano un gruppo di persone che da Cervia, Faenza, Bertinoro avevano creato brand di vini, oli, la grande occasione del cinema attraverso Fellini, fermenti culturali e musicali, un territorio che lanciava tendenze e stimoli, imitato da tutta Italia e dal mondo.
Oggi le cose sono diverse perché dobbiamo dissodare un terreno già arato da altri ritrovando i vecchi simboli della Romagna ma facendo un’operazione diversa di grande innovazione
Questo è l’obiettivo del Festival: creare le condizioni per promuovere e raccontare la Romagna, mettere intorno ad un tavolo Romagna & Co. come brand turistico il marchio Romagna che qualche decennio fa aveva espressioni di eccellenza uniche al mondo.
Letizia Magnani giornalista e scrittrice che ha scritto due libri sull’esperienza di Milano Marittima, città della vacanza per antonomasia in cui si sta bene, si vive bene che fa di questo le basi del suo turismo. Luogo di vacanza dove si stava così bene che spinge un gruppo di Milanesi a decidere di farne un luogo ideale di vacanza. Milano Marittima è infatti il nome della società anonima che i Milanesi fondano a Milano il 1° giugno 1911 che poi darà il nome alla città che conosciamo oggi. In questi 100 anni Cervia e Milano Marittima si sono sviluppate grazie alla fantasia e capacità di alcuni politici illuminati di farne una città in cui si sta bene e se i turisti stanno bene anche i cittadini stanno bene.
Pier Luigi Bazzocchi racconta la nascita del primo Club di Territorio del Touring, il CLUB ROMAGNA ed il percorso della scelta di Cervia come sede per il Club della Romagna riferita al mare con una succursale proprio presso Cervia Turismo. La Romagna che deve offrire emozioni diversificate, il turista vuole essere emozionato.
Un paio di scarpe si possono produrre dovunque – dice Pietro Caruso - ma il turismo non si fa dovunque ci vuole l’ambiente, ma anche l’ambiente di relazioni, la grande industria di relazioni che la Romagna ha saputo costruire. Ma tutto questo va coltivato, è un’industria che va continuamente alimentata, ogni elemento è importante per questo sistema.
Il turismo non è il fatturato, è la centralità della persona, è solo ed esclusivamente prendersi cura della persona - conferma Liviana Zanetti Presidente APT –che viene qui in vacanza nella terra dell’accoglienza per rinfrancarsi e trovare equilibrio e stimoli per tornare poi a casa più felice. La Romagna ha la capacità di cogliere le occasioni e promuovere il territorio, con l’obiettivo di intercettare i turisti dell’EXPO, che vengano a vedere e vivere la Romagna e poi verranno accompagnati all’EXPO con il messaggio “Si dorme molto meglio in Romagna che a Gallarate”.
Romagna gode di un sistema turistico che ci permette di stare sui mercati italiani ed europei in modo forte e strutturato. La sfida del futuro si vince solo con l’unione, lasciando da parte i campanilismi e creando le condizioni di ampliare l’offerta territoriale per presentarsi all’estero.
“La nostra è una storia fantastica, una delle terre più povere che si inventa il turismo e ne fa un grande sistema. Un sistema . dice Luca Coffari, il volto nuovo della Romagna - non un modello perché non è statico,che si deve evolvere, cambiare come cambiano il mondo e le tendenze. Un sistema da qualche anno però seduto, fermo sugli allori, un prodotto di successo che però è maturo. E’ sempre stato un sistema che innovava che ogni anno lanciava una moda, una tendenza .. la vera grande sfida è il tema dell’innovazione, continuare ad alimentare questa meravigliosa magia che ogni anno si ripete ma che necessità di innovazione. Per questo ci vuole grande coraggio e capacità di sognare in sinergia, tutti insieme pubblico, privato, mondo associazionistico. Bisogna riprendere la capacità di essere fucina di idee”.
Il compito del Festival e proprio creare momenti di incontro e scambio, gettare le basi per una nuova idea di Romagna – conclude Daniele Baronio – che non dimentichi chi è, ma che inizi un percorso di contaminazione e confronto, di rilancio di valorizzazione della bellezza, della qualità e delle nuove e giovani tendenze da cullare e crescere. Già da ora con l’amministrazione getteremo le basi per un percorso che veda il Festival contenitore di nuove proposte teatrali, musicali e momenti di incontri professionali del livello di questa sera che possono trovare insieme le chiavi di lettura che permetteranno di intercettare i turisti del futuro ed esprimere il meglio della Romagna di sempre.
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