MUSICA
Comunicato Stampa

Non è solo musica: è benessere, è relazione, è espressione

22/04/25 Lazio (Roma)

La musica non è solo una disciplina da imparare, ma un'esperienza che nutre, unisce e libera. In questo articolo scopriamo come il suono possa diventare uno strumento di benessere, relazione e crescita personale, per adulti e bambini.

FotoQuando si parla di musica, spesso si pensa immediatamente a chi la fa di mestiere, a chi ha talento, a chi ha iniziato presto. Eppure, la musica ci appartiene molto prima di diventare una competenza tecnica. È un linguaggio antico quanto l’uomo, una forma di comunicazione che nasce dal corpo, dal respiro, dal cuore. È ritmo, suono, vibrazione. È ascolto.
E soprattutto, è per tutti.

Negli ultimi anni, numerosi studi scientifici hanno confermato ciò che molti educatori e musicisti sanno da sempre: la musica ha effetti profondi sul benessere psicofisico delle persone, a tutte le età. La neuroscienza ci dice che suonare uno strumento, cantare o anche solo ascoltare musica in modo attivo, stimola il cervello in modo globale, rafforzando la memoria, la capacità di attenzione e il coordinamento motorio.

Uno studio dell’Università di Helsinki, ad esempio, ha evidenziato che la pratica musicale regolare riduce i livelli di cortisolo (l’ormone dello stress), mentre aumenta quelli della dopamina, favorendo stati d’animo positivi e rilassati. Allo stesso tempo, la musica attiva le aree cerebrali coinvolte nella socialità, nella motivazione e nell'empatia.

Ma al di là dei dati, ci sono le esperienze. Quelle vere, vissute.

Storie che risuonano
Nella nostra scuola abbiamo visto persone di ogni età ritrovare una parte di sé attraverso il suono.
Abbiamo accolto adulti che non avevano mai preso in mano uno strumento, e che dopo poche settimane hanno trovato nel laboratorio musicale uno spazio in cui lasciar andare il controllo, sperimentare, tornare a “giocare” in un modo profondo e rigenerante.

Abbiamo visto bambini timidi acquistare fiducia nel proprio gesto musicale, scoprire che anche il silenzio ha un valore, che ascoltare è tanto importante quanto suonare.

Abbiamo avuto famiglie intere che si sono avvicinate alla musica come attività condivisa, scoprendo un nuovo modo per stare insieme, fatto di ritmo comune, ascolto reciproco, e soprattutto presenza.

Perché la musica ci rende presenti.
Nel qui e ora. Nel battito del tamburo, nel respiro di una frase musicale, nel corpo che suona, ascolta e risponde.

Musica, relazione e identità
La musica non è solo una disciplina da imparare, ma un ambiente da abitare. Quando si suona in gruppo, si crea una rete invisibile di connessioni: si impara a comunicare senza parole, a rispettare i tempi degli altri, a sostenere e farsi sostenere. È una scuola di relazioni, dove ognuno trova un ruolo e uno spazio, e dove la diversità diventa ricchezza sonora e umana.

Per questo, nei nostri percorsi musicali – siano essi individuali, collettivi, rivolti a bambini o adulti – mettiamo al centro l’esperienza e non la prestazione.
Non chiediamo di "fare bene", ma di ascoltare, esplorare, partecipare.

I risultati tecnici arrivano, certo, ma come conseguenza di un processo che prima di tutto riguarda la persona, non il risultato.

Uno spazio per sé
Molti adulti che si avvicinano alla musica dopo anni – o per la prima volta – raccontano di averlo fatto per “regalarsi uno spazio”, per rallentare, per riscoprire una parte dimenticata. Alcuni hanno avuto esperienze passate interrotte, altri non hanno mai avuto l’occasione. Ma tutti condividono una sensazione comune: "Mi fa stare bene".

E non è un caso. La musica è anche una forma di meditazione attiva, perché costringe a mettere da parte le distrazioni, ad ascoltare in profondità, a entrare in contatto con la propria interiorità. Che si tratti di suonare una semplice percussione, improvvisare un ritmo, imparare a leggere una notazione o seguire un flusso sonoro, ogni gesto musicale è anche un gesto di cura verso se stessi.

Un invito aperto
Che tu sia un adulto in cerca di qualcosa che ti nutra, o un genitore che desidera offrire ai propri figli un’esperienza educativa autentica e stimolante, la musica può essere la risposta.

Nella nostra scuola non chiediamo conoscenze pregresse, né obiettivi performativi.
Chiediamo solo curiosità, desiderio di mettersi in gioco e la voglia di ascoltare – se stessi, gli altri, il mondo dei suoni che ci circonda ogni giorno, anche nel silenzio.

I nostri percorsi musicali sono pensati per accogliere tutti, in ogni fase della vita. Perché non è mai troppo tardi per iniziare. E soprattutto, non è mai troppo tardi per stare bene.



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