Le professioni della felicità
Chief Happiness Officer e Leadership & Learning Manager: ecco i manager della felicità
È fuor di dubbio che, al giorno d’oggi, competitività e successo delle imprese passino anche, e forse soprattutto, per la felicità, la soddisfazione e il grado di coinvolgimento delle proprie risorse. Potremmo definirlo un vero e proprio manager della felicità. Pur avendo tutte le competenze e le responsabilità che caratterizzano la figura dell’HR Manager, il CHO si occupa in particolare di monitorare e accrescere, se possibile, il grado di motivazione e soddisfazione dei dipendenti di un’azienda, a partire da un semplice assunto: dipendenti felici “creano” impiegati migliori. A partire dal reale fabbisogno formativo di un’azienda e dalle caratteristiche personali e professionali di ogni dipendente, il Leadership & Learning Manager elabora piani di formazione personali e corsi di formazione/aggiornamento per far sì che i dipendenti siano sempre al passo con in tempi. Sviluppa percorsi di carriera e, aspetto di non poco conto, svolge periodicamente colloqui di assessment per favorire una crescita e uno sviluppo professionale all’interno dell’azienda.
Attivare all’interno di un’azienda processi di fidelizzazione rivolti al proprio personale dipendente, di modo che possa far suoi valori, ideali e principi dell’azienda stessa, è fondamentale tanto quanto lo è dar vita a tutti quei processi di fidelizzazione nei confronti della clientela che garantiscono, cosa non da poco, un ritorno economico.
Non a caso, proprio andando in questa direzione, un numero sempre maggiore di imprese cominciano a dedicare sempre più tempo e sempre più risorse ad attività di ascolto di quelli che, in fin dei conti, rappresentano bisogni e esigenze dei propri dipendenti.
Sempre in questa direzione vanno certamente tutta una serie di politiche interne alle aziende improntate al principio del welfare aziendale. "In un contesto dinamico come quello attuale – afferma Francesca Contardi, Managing Director di EasyHunters - non è più possibile puntare solo sugli incentivi economici (naturalmente molto importanti), ma diventa indispensabile considerare e valorizzare soprattutto gli aspetti legati alle politiche di welfare e di work-life balance.” Per questo, al giorno d’oggi, prosegue Contardi, “occuparsi di gestione delle risorse umane vuol dire occuparsi anche di aspetti che hanno più a che fare con la sfera emotiva e personale delle persone che lavorano in azienda”.
Rebus sic stantibus, non sorprende la scelta da parte di molte aziende che, spinte da una reale necessità in questo senso, orientano la propria ricerca del personale verso figure professionali che, tra le tante competenze e abilità, sappiano occuparsi e prendersi cura del benessere delle persone. Due di queste professioni sono il Chief Happiness Officer e il Leadership & Learning Manager.
Chief Happiness Officer
Leadership & Learning Manager