ARTE E CULTURA
Articolo

L’eco de “IL Venerdì…” del 9 dicembre 2011 un viaggio templare

L'arroganza deviante del presunto neotemplarismo moderno.

KGC fr.Vincenzo Felice Mirizio
Dama s.lla Milena Indino
Gran Commenda Cavalieri del Tempio
San Giovanni Battista – Terra del Salento
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“ Va dunque, e fa che tu costui ricinghe
d'un giunco schietto e che li lavi 'l viso,
sì ch'ogne sucidume quindi stinghe;”
Canto 1 del Purgatorio vv 96


L’epopea templare subisce ogni giorno sempre un maggiore fascino,come lo si riscontra dagli innumerevoli saggi e fiction che da Indiana Jones ai bestsellers del peso del Codice da Vinci sono giunti a confrontarsi con i grandi dell’epopea templare del nostro XXI secolo…ed esattamente giungendo nel nord-est italiano,ritenuta l’unica verità templare rivelata.

Questa nuova “tendenza” intrisa da fondamenti gnostici ed esoterici celata dalla sapienza templare, acquisita dai primi nove Cavalieri del Tempio a seguito degli scavi condotti sotto le fondamenta salomoniche,rappresenta ,nello scenario collettivo di oggi, la new age di quanti a loro modo interpretano le basi del neotemplarismo, lontano… come spesso accade dai precisi risvolti medievali storico-culturali che il periodo merita. Di certo nella realtà, la sapienza templare ,divenne fonte di “cambiamento" per l’intero Occidente,come anche la loro idea di un’unica fede congiuntamente alla nascita dell’Europa unita… fondamenti in parte realizzati come la storia ci dimostra concretamente.
Il loro fascino,i tanti segreti serbati da una storia “vera” come il loro percorso iniziatico del sapere illuminante,divenne fonte di ispirazione nelle terzine della Divina Commedia del sommo poeta Dante Alighieri. Purtroppo ,questa tradizione, è divenuta oggi oggetto di trasformazioni e raggiri dal reale fondamento per mano di chi osa impunemente mistificare a proprio piacimento l’antica saggezza per un proprio tornaconto…concetti già riportati in precedenti riferimenti…
Analizzando minuziosamente con la lampada di Wood…alcuni trafiletti di fine settimana…di un remoto 2011,senza dubbio la cronistoria riporta in maniera sintetica la filologia templare dell’epopea del XII secolo,rimarcando in maniera compiuta le crociate contro l’infedele per il volere di Santa Romana Chiesa…la quale non esitò ad annientare l’Ordine nella maniera più deturpante che la storia medievale riporti. I tanti processi e le abominevoli torture inferte ai Cavalieri del Tempio, estorte al fine di ricevere confessioni di comodo da parte degli emissari del monarca francese,con la scoperta della Pergamena di Chinon emerge quella tragica verità dell’epopea del Tempio…come peraltro già documentata anni prima dagli storici innocentisti I legami esoterici che legavano gli antichi templari con i Sufi,gli Gnostici ed il mondo musulmano,contribuirono ad alimentare in maniera esponenziale l’alone di mistero che aleggiava sull’epopea templare...divenuta causa dell’infamia della loro condanna !
Il ritorno del trascorso templare, avutosi con il romanticismo, ispirato ai riti dell’antico ordine nel corso del tempo, senza alcun rigore del “copyright” di marca,ha gettato l’imput alla nascita a vario titolo delle tante forme associazionistiche con l’intento di far rivivere attraverso il neotemplarismo moderno l’antica epopea .Di conseguenza , proprio negli anni questo “risvegliare” quella pagina di storia, ha determinato purtroppo le devianze che negativizzano il reale aspetto neotemplare.

“…ché non si converria, l'occhio sorpriso
d'alcuna nebbia, andar dinanzi al primo
ministro, ch'è di quei di paradiso.”
Canto 1 Purgatorio vv 99

Riferendoci al ruolo svolto dal “Gran…” se da un lato si richiama all’antica gerarchia dell’ordine…nello stesso negativizza quanti con le stesse modalità seguono il comune filantropismo,a differenza di chi giunge perfino a denominarsi Gran Maestro. Quello che invece si omette di evidenziare nel vero “associazionismo” regolarmente registrato! sono le specifiche priorità e gli obiettivi prefissati, che attraverso il solo studio “meditativo” della storiografia templare unitamente ai suoi collegamenti (filosofici,ermetici,gnostici…) debbono contribuire alla crescita interiore dell’uomo,senza alcun richiamo a genealogie utili e convenienti ai propri tornaconti. Ulteriore deplorevole passaggio è la mancanza di “umiltà”, contrapposta all’arroganza emergente al solo fine di documentare la forza del “proprio” sodalizio, inteso come l’esclusiva espansione territoriale unitamente al numero dei propri adepti,il tutto spinto dal solo orgoglio dell’essere “i primi”nel garantire in maniera esagerata e senza raziocino nuovi “mantellati”… privi di ogni giusto valore interiore. Questa nuova “elite” sembra privilegiare gli uomini d’armi,in quanto rappresenta quel “sedativo” che lenisce il desiderio recondito che “una sola divisa” non è sufficiente per colmare il desiderio di apparire…peccando di grandiosità contraria ai valori della fratellanza.

“Non è il mondan romore altro ch'un fiato
di vento, ch'or vien quinci e or vien quindi,
e muta nome perché muta lato.”
Canto XI Purgatorio vv 102

I “Grandi” del Tempio pronti a sbandierare senza esitazione i propri confini dell’essere…omettono di domandarsi realmente il perché dei tanti “tradimenti”…Noi diremmo meglio “per trasparenza”…generando la conseguente nascita delle nuove realtà !! probabilmente perché delusi dell’esclusivo personalismo e della sola opprimente effimera ricerca di chi ambisce a cariche altisonanti corrispondenti alla loro mania d’onnipotenza, appellandosi furbescamente alla fede in X.to, pur custodendo sotto il proprio mantello il ricordo della forza del maglietto !!! e delle agapi fraterne !!!
Senza alcun tentennamento è giusto condividere che il “mantello bianco” rappresenta per chi lo indossa il giusto “rigore” e non una mera ascesa di classe…come invece purtroppo accade. Allora quali sono i reali propositi che l’adepto chiede quando giunge a bussare al Tempio? oppure cerca l’incanto ricevuto dall’oracolo di Delfi!... trovando pronto la Pizia che lo accoglie per dar seguito all’ulteriore impoverimento culturale…e non solo.

“Di tal superbia qui si paga il fio;
e ancor non sarei qui, se non fosse
che, possendo peccar, mi volsi a Dio.”
Canto XI Purgatorio vv 90

Il filantropismo neotemplare non nega assolutamente il valore fondante di X.to,anzi lo considera un pilastro stabile. Proprio questo è testimoniato dal giuramento prestato da fedeli cristiani,e trasmesso agli Alti Prelati di Santa Romana Chiesa,la quale si riserva con la sua indifferenza nel chiuderlo nello scrigno della verità…ma senza dubbio questa rappresenta lo spaccato di una pagina ancora più pesante…emergente della nostra quotidianità.

L’epilogo diviene ancora più deludente e tragico quando a quei “tre puntini” di saggezza effimera, determina il conseguente aumento dello spread “gerofante e lestofante” del proprio “Codice da Vinci ad personam”, da cui emerge la propria arroganza del tesoretto ricevuto non in sogno profetico,ma dall’ignoranza di quanti sono colpiti dal fascino della galanteria e del buon portamento in un commisto deviante e denigratorio.
Proprio l’umiltà e la generosità verso il prossimo ,tanto trasformata sotto le ceneri dell’ultimo rogo… ,crea nelle coscienze materialiste degli imprenditori e dei borghesi per mezzo dei “Grandi”, una sorte di eliteralismo che “spolvera” l’inutile valore di una società deviata,insicura,atea, violenta e violentata.
“Oh vana gloria de l'umane posse!

com'poco verde in su la cima dura,
se non è giunta da l'etati grosse!”
XI canto Purgatorio vv 93

La fede ad un unico Dio Onnipotente continua ancora oggi a deviare il mondo laico…e si contrappone al valore ideologico dell’antico ordine,rendendo instabile il Tempio della nostra virtù interiore…denigrata dal materialismo che avvolge l’uomo in una società resa “grezza” ed “incapace”…e proprio quando un profano giunge alle porte del Tempio al fine di trovare quel pregio fraterno…i Grandi con la saggezza innata nel proprio “io” espongono i loro marchi del penoso e nefasto personalismo…racchiuso nel proprio egocentrismo di chi con superiorità si spolvera delle impurità che deturpano la glasnost del qualunquismo.
Sicuramente sarà il prossimo messia che giungerà ad aprire la Porta della Misericordia o Porta Est delle antiche mura di Jerusalem…ove i Grandi insieme ai 500 esulteranno in suo nome.
“ Credette Cimabue ne la pittura

tener lo campo, e ora ha Giotto il grido,
sì che la fama di colui è scura.”
XI canto Purgatorio vv 96


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