L-ARGININA: un integratore veramente efficace
Aiuta a migliorare la salute cardiovascolare e la funzione renale, a combattere le infiammazioni e l’emicrania, a ridurre il rischio di infarto e di dolori muscolari.
La L-Arginina e un importante amminoacido che, se assunto ad alte dosi favorisce la produzione dell'ormone della crescita (GH). Le sue funzioni sono analoghe a quelle di questo importante ormone (favorisce il mantenimento del trofismo muscolare, accelera la guarigione dalle ferite, favorisce l'utilizzo di grassi a scopo energetico, migliora l'attività cerebrale e le difese immunitarie, partecipa alla sintesi del collagene). E' pertanto indicata nella cura dell'obesità, nella terapia dell'HIV e come integratore per l'aumento della massa muscolare.
L’arginina è un aminoacido essenziale per i bambini in fase di crescita ma non per gli adulti (dato che può essere sintetizzata dall’organismo, soprattutto a livello renale ed epatico). Nell'adulto l'arginina rientra comunque nella categoria degli "aminoacidi condizionatamente essenziali" (insieme a glicina, glutamina, prolina e taurina) perché ricopre un ruolo fondamentale nel mantenimento dell’omeostasi e delle funzioni dell’organismo. In alcune condizioni patologiche l'arginina può essere sintetizzata ad una velocità insufficiente per far fronte ai reali bisogni e proprio a questa sua caratteristica deve l'appellativo di "amminoacido condizionatamente essenziale".
Modifiche radicali del proprio stile di vita oppure dell’alimentazione, ma anche stress psicofisico provocato da affaticamento eccessivo sono tra le condizioni più frequenti che possono indurre una vera e propria mancanza di arginina. I sintomi di un apporto insufficiente non così evidenti e possono comprendere: condizione di spossatezza, alterazioni del sonno, difficoltà di concentrazione. In casi come questi si può ricorrere a un integratore di arginina; ciò nonostante, il suggerimento è di intervenire – prima di tutto – sull’alimentazione, optando per una serie di cibi (mandorle, noci, nocciole, arachidi e legumi ma anche riso, carne e tuorlo d’uovo).
Le funzioni dell’arginina sono molteplici: è un precursore della creatina e ne aumenta la velocità di sintesi; tuttavia non si sa ancora se tale proprietà sia in grado di influenzare positivamente la performance atletica. L'arginina interviene inoltre nella sintesi di altri amminoacidi e in quella del glucosio, agendo in tal senso come aminoacido gluconeogenetico (l'arginina può cioè essere catabolizzata per produrre energia quando le scorte di glucosio scarseggiano). E' un prodotto intermedio del ciclo dell'urea e come tale contribuisce a detossificare l'organismo. Durante un esercizio fisico l'ammoniaca prodotta deriva principalmente dalla deaminazione dell'AMP (adenosinmonofosfato) nelle cellule muscolari. Dato che l'accumulo di ammoniaca è uno dei fattori che determinano la fatica, il potere detossificante dell'arginina potrebbe essere molto utile anche negli sport di durata (ciclismo, corsa, sci di fondo ecc.).
In uno studio l'infusione endovenosa di arginina ha aumentato significativamente la concentrazione sierica di ormone della crescita e prolattina; per ottenere lo stesso risultato con la somministrazione per via orale i dosaggi di arginina dovrebbero essere elevatissimi, nell'ordine dei 250 mg/kg/die. Per favorire tale azione viene spesso consigliato di assumere integratori a base di arginina poco prima di coricarsi per il riposo notturno. Molti degli studi che hanno confermato tali proprietà anche a dosaggi inferiori sono stati condotti su gruppi di soggetti anziani, defedati ed in regime di ricovero, con problemi relativi ad una scarsa alimentazione o difficoltoso assorbimento di nutrienti. Tali risultati non sarebbero pertanto applicabili a soggetti giovani ed in buona salute con un alimentazione varia ed equilibrata.
Deficit di arginina potrebbero invece essere presenti nelle persone che seguono una dieta strettamente vegetariana (dieta vegana), in condizioni di stress psicofisico severo, malattie o traumi. L'arginina è utilizzata come agente immunostimulante nelle condizioni in cui l'organismo è debilitato (ustioni, traumi e patologie varie).
GUARIGIONE DELLE FERITE: le persone con carenza di arginina hanno una lenta cicatrizzazione e guarigione delle ferite e dei traumi a causa della ridotta deposizione di collagene nei siti di lesione. L’arginina viene spesso utilizzata assieme a creme ed unguenti topici per la medicazione delle ferite poiché induce la secrezione di ormoni (tra i quali anche l’ormone della crescita, GH) coinvolti nei processi di cicatrizzazione. Grazie al miglioramento del flusso sanguigno sulla parte lesa e alla produzione di L-prolina, aumenta anche la sintesi di collagene necessario alla riparazione e al ripristino della funzionalità tissutale, accelerandone la guarigione. Ciò si rivela particolarmente utile nel trattamento dei grandi ustionati, riducendo anche gonfiore e dolore.
PROPRIETÀ ANTINFIAMMATORIE E ANTIOSSIDANTI: l’arginina contribuisce all’eliminazione delle tossine (ammoniaca) e dei radicali liberi responsabili dell’infiammazione e dell’invecchiamento. Viene spesso data in combinazione con altri antiossidanti, in particolare con la vitamina C e gli omega 3 come antiaging. Grazie alla sua capacità di eliminare l’ammoniaca attraverso le urine, spesso l’arginina viene utilizzata nelle persone con problemi metabolici e danni all’uretra. L’ammoniaca infatti, se persiste in questi distretti, può scomporre le proteine e causare necrosi dei tessuti con conseguente infiammazione cronica.
L'ARGININA INTERVIENE NELLA SINTESI DI OSSIDO NITRICO, una sostanza che induce VASODILATAZIONE diminuendo la pressione arteriosa ed aumentando l'apporto di sangue ai tessuti, genitali compresi. Tale effetto contribuisce in linea teorica all'aumento delle prestazioni sessuali (Disfunzione erettile). Una recente pubblicazione [J Sex Med. 2019] ha affermato che su 10 studi randomizzati su 540 pazienti con disfunzione erettile si è riscontrato un miglioramento significativo assumendo un dosaggio compreso tra 1500 e 5000 mg. Il miglioramento riscontrato non ha riguardato solo l’ erezione ma anche l' orgasmo, mentre non ci sono state variazioni sul desiderio sessuale.
Per queste sue proprietà vasodilatatorie l'arginina potrebbe essere utile anche nella cura delle patologie cardiovascolari (ipertensione, arteriosclerosi, angina ed ipercolesterolemia). Tali ipotesi, per lo più derivanti da ricerche condotte su animali da esperimento, sono ancora in attesa di conferma.
DIABETE: l’arginina è l’amminoacido che, più di ogni altro, ha la capacità di stimolare la sintesi dell’insulina, che può essere d’aiuto nel diabete ma, soprattutto, nel prediabete, fase in cui c’è una riduzione della secrezione di insulina ma non una totale assenza di questo ormone. Nei casi di diabete di tipo 1, in cui il pancreas non produce più l’insulina, l’arginina non può essere d’aiuto, mentre nelle situazioni prediabetiche aiuta ad evitare l’aggravarsi della sintomatologia e l’instaurarsi della patologia diabetica.
Sembra ci sia una relazione anche tra l’ ARGININA E IL SONNO. Questo perché l ‘arginina aumenta la produzione di ossido nitrico che pare abbia un ruolo importante nella regolazione del sonno. In uno studio in particolare fatto su alcuni ratti [Life Sci. 2004] si è riscontrato un significativo aumento delle ore di sonno ad onde lente e la riduzione della veglia.
Altro argomento dibattuto riguarda l’ ARGININA E I CAPELLI. Uno studio in particolare [J Cosmet Sci. 2005] ha voluto misurare gli effetti protettivi dell’ arginina collegati alla colorazione dei capelli. In questo studio si ipotizza che l’ uso di arginina prevenga l’ attacco indesiderato del perossido di idrogeno sulle proteine e sui lipidi della superficie dei capelli. Si è visto anche che una notevole quantità di arginina si deposita sulle fibre dei capelli.
IN SINTESI:
Gli effetti benefici dell’ arginina sono molteplici e centinaia di studi scientifici hanno cercato di dimostrarne i risultati che, in particolare, possono essere così riassunti:
• aiuta a smaltire l’ ammoniaca e i rifiuti azotati;
• aumenta la produzione di ossido nitrico;
• aiuta a combattere l’ affaticamento muscolare;
• stimola il sistema immunitario;
• aiuta a rilassare i vasi sanguigni e a prevenire problemi cardiovascolari di diverso tipo;
• stimola la produzione di creatina, l-prolina e l-glutammato;
• a grandi dosi stimola l’ormone della crescita e della prolattina;
• stimola l’ ossidazione dell’ acido grasso muscolare scheletrico e l’ assorbimento del glucosio muscolare.
ARGININA NEGLI ALIMENTI
Normalmente una persona assume dai 3,5 ai 5 grammi di arginina al giorno soprattutto attraverso carne, frutta secca e alimenti vegetali ricchi di proteine (legumi).
ALIMENTO mg/100g
Arachidi tostate 3736, Nocciole 2824, Fave secche, ceci, lenticchie secche, soia 2000-2200, Carne 1500-2000, Mandorle 1587 Pesce 900-1200, Uovo intero 790, albume 576, tuorlo 1131, Formaggi 540, Cereali e derivati (pasta, pane, riso ecc.) 400-500.
L'utilizzo di arginina è controindicato alle persone soggette a frequenti manifestazioni da herpes virus, dato che tale amminoacido sembra favorire gli episodi di riattivazione del ceppo virale. L'amminoacido lisina, dall'altra parte, parrebbe avere effetti contrari, migliorando il controllo dell'herpes sia labiale che genitale.
Elevate dosi di arginina (oltre i 30 grammi al giorno) hanno provocato anche cefalea, ipotensione e nefrotossicità. Più gravi le reazioni per via parenterale. Per dosi inferiori gli effetti collaterali più comuni si riferiscono ad episodi di diarrea, crampi addominali e nausea.
L'assimilazione dell'arginina varia in base alla forma in cui viene consumata. Sebbene ci siano arginina in alcuni prodotti alimentari, il più efficace è consumarlo sotto forma di un integratore alimentare (polvere o capsula). Se consumato per via orale, l'arginina viene rapidamente assorbita nell'intestino tenue e quindi passa nel flusso sanguigno. Una volta nel sangue, l'arginina viene trasportata negli organi e nei tessuti dove viene utilizzata per produrre ossido nitrico. La velocità con cui viene assorbita l'arginina è influenzata da vari fattori come l'acidità dello stomaco, il consumo di altri alimenti, la forma in cui viene consumata, così come la presenza di altri nutrienti.
BIBLIOGRAFIA:
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