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Comunicato Stampa

L'Accademia Italiana Qualità della Vita tra i protagonisti degli eventi legati al 25 Aprile con una nuova cultura della libertà

Domenico Esposito: "Una giornata fondamentale per la nostra società"

FotoContinua l’impegno civile dell’Accademia Italiana Qualità della Vita presieduta di Domenico Esposito che anche per il 25 Aprile ha previsto delle manifestazioni per sottolineare l’importanza di una data che è alla base della nostra democrazia e della rinascita del Paese dalle macerie dell’ultima guerra mondiale.

Una vera e propria mobilitazione per la Democrazia, la Costituzione e il Bene Comune, con l’impegno condiviso verso quei valori fondanti la Repubblica e che sono alla base della carta costituzionale.

“In occasione dell’80° anniversario della Liberazione - sottolinea il presidente Esposito - Napoli si prepara ad accogliere una serie di eventi promossi dall’ANPI di Napoli e sostenuti da una vasta rete di enti, sindacati, istituzioni e associazioni, tra cui figura anche l’Accademia Italiana Qualità della Vita, recentemente riconosciuta tra i patrocinanti ufficiali dell’iniziativa”.

“Questo risultato - continua Domenico Esposito - è un riconoscimento importante per l’Accademia, che da anni lavora con dedizione per diffondere la cultura della qualità della vita, un tema quanto mai attuale in un territorio complesso come quello napoletano, purtroppo spesso fanalino di coda nelle classifiche sul benessere e sulla vivibilità”.

La partecipazione dell’Accademia Italiana Qualità della Vita si traduce in un Manifesto per il 25 aprile, forte, chiaro e necessario:"Libertà, Democrazia e Bene Comune” che sono e restano i capisaldi della nostra esistenza. Su questo il presidente del sodalizio dichiara: "Il 25 aprile non è solo una data del passato, ma è un monito per il presente e una guida per il futuro", ed è un invito a tutti a non dare mai per scontate le conquiste democratiche e a proteggere la libertà da minacce moderne, spesso più subdole, come le derive autoritarie, le disuguaglianze crescenti, compreso quelle riforme che rischiano di intaccare l’equilibrio costituzionale del nostro Paese”. Dunque, su questi presupposti, la visione dell’Accademia appare chiara: “la libertà deve camminare insieme alla responsabilità, all’equità sociale e al rispetto della dignità umana”.

“La Costituzione Italiana, nata dalla Resistenza, è oggi più che mai un faro da difendere e attuare pienamente, soprattutto nelle sue parti più nobili e progressiste, che parlano di giustizia, istruzione, salute, lavoro e partecipazione” - ha ribadito il presidente Esposito.

Il programma delle manifestazioni è ricco e variegato: si parte il 24 aprile alle ore 10.00 con un grande evento pubblico al Teatro Totò con la partecipazione del sindaco di Napoli e presidente ANCI Gaetano Manfredi; Giorgio Benvenuto, presidente Fondazione Bruno Buozzi; Armida Filippelli, assessore regionale; Desirèe Klain, Articolo 21 ed Elena Matteotti, nipote del martire antifascista Giacomo Matteotti.

Poi il 25 aprile a Piazza Carità la cerimonia istituzionale con la partecipazione delle autorità e della cittadinanza. A seguire, in Largo Berlinguer, incontro pubblico con CGIL per la lettura e il commento di articoli fondamentali della Costituzione Italiana.

Insieme all’Accademia Italiana Qualità della Vita, hanno aderito numerosi enti tra cui: Comune di Napoli, I.C.S.R., CGIL, UIL, CISL, SPI-CGIL, PD, Articolo 21, ARCI, ACLI (Cultura Campania, Provinciale e Regionale), ANPPIA, Associazione Merqurio, Associazione Itaca Ritorno allo Sport, Simposio Sociologico Laboratorio ANS, Infiniti Mondi.

“Dobbiamo costruire il futuro partendo dalla memoria e l’Accademia Italiana Qualità della Vita si pone tra le realtà promotrici di una nuova cultura della libertà, che non si limita alla dimensione politica, ma che abbraccia quella esistenziale, economica e sociale. Una libertà che significa benessere, giustizia, partecipazione e qualità della vita per tutti, come anche Papa Francesco ha sottolineato più volte nel suo pontificato. Su questo siamo tutti d’accordo, la morte di Francesco ci ha resi orfani di un uomo di pace, di fratellanza tra i popoli e soprattutto di buon senso” - ha poi concluso il presidente Esposito.



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