Intervista alla Dott.ssa Romina Bernardi, esperta di digital marketing, su come si crea un sito e-commerce di successo nel 2025
Parliamo con la dott.ssa Romina Bernardi, CEO della web agency Bitnet , consulente di digital strategy ed esperta di e-commerce con ben trenta anni di esperienza nel settore.
In un mondo del commercio digitale che cambia rapidamente, è fondamentale avere una strategia solida, competenze tecniche e una buona comprensione del comportamento degli utenti.
Dott.ssa Bernardi, nel 2025, quali sono i pilastri fondamentali per costruire un sito e-commerce efficace?
I pilastri rimangono tre: usabilità, fiducia e conversione, ma hanno subito un'evoluzione. Oggi, un sito deve caricarsi in meno di due secondi, offrire un'esperienza fluida su mobile e consentire all'utente di trovare ciò che cerca in pochi clic. La fiducia si costruisce attraverso recensioni verificate, un design professionale, un servizio clienti accessibile e una trasparenza nei resi. Per aumentare le conversioni, è fondamentale puntare sulla personalizzazione, sull'automazione e su una forte integrazione tra contenuti e prodotto.
Parliamo di tecnologia. Quali strumenti o piattaforme consigliereste?
La scelta dipende dal budget e dalla scalabilità che si desidera. Per chi inizia ora, WooCommerce è ancora una scelta valida. È veloce da implementare e molto affidabile. Per brand più strutturati, soluzioni personalizzate con un front-end su misura offrono maggiore flessibilità. Ma la vera chiave è l'integrazione con CRM, strumenti di automazione del marketing e logistica. Un sito da solo non basta: è necessario un ecosistema completo.
Quanto pesa oggi l'estetica rispetto alla funzionalità?
Certo, l'estetica è importante, ma non serve a molto se il sito non genera vendite. Il design deve essere funzionale: deve essere pulito, facile da leggere e in linea con l'immagine del brand. Le animazioni non dovrebbero rallentare la navigazione. Il layout deve guidare l'utente in modo intuitivo verso l'acquisto. Nel 2025, i siti più performanti sembrano semplici, ma dietro c'è un lavoro enorme di UX, test A/B e analisi dei dati.
Quali sono gli errori più comuni che si riscontrano nei progetti di e-commerce?
Due errori spiccano su tutti: pensare che sia sufficiente “mettere online” dei prodotti e sottovalutare il costo di acquisizione dei clienti. Molti imprenditori investono tutto nel sito web e trascurano il marketing, la SEO, i contenuti o le campagne pubblicitarie. Senza un traffico qualificato, anche il sito più attraente risulta inutile. L’altro errore è ignorare i dati. Ogni decisione dovrebbe basarsi su ciò che gli utenti fanno sul sito, piuttosto che su ciò che immaginiamo.
E qual è il ruolo dell’intelligenza artificiale?
È fondamentale. Oggi, l’AI aiuta a personalizzare l’esperienza d’acquisto, a migliorare la ricerca interna, a ottimizzare i prezzi, a gestire le scorte e persino a creare contenuti. Ma attenzione: l’AI non sostituisce la strategia. Potenzia le decisioni, non le crea. Chi riesce a integrarla bene ha un vantaggio competitivo enorme.
Un consiglio pratico per chi vuole iniziare oggi?
Partite leggeri. Scegliete una nicchia ben definita, validate il prodotto e costruite un’identità di marca coerente. Poi, investite in una solida base tecnica e nei contenuti: foto di alta qualità, descrizioni chiare, blog e email marketing. E soprattutto: testate, migliorate e ascoltate i vostri clienti.
Nel 2025, il successo di un e-commerce non dipenderà più solo dalla tecnologia, ma dalla capacità di creare esperienze rilevanti, semplici e affidabili. Come ci ricorda la dott.ssa Bernardi, il digitale è uno strumento: sta a noi utilizzarlo con visione, metodo e attenzione ai dettagli.
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