Inclu.ma.p.: a scuola di inclusione culturale, tra modelli 3D e ologrammi
Il progetto Erasmus+ dedicato alla valorizzazione del patrimonio culturale tramite la tecnologia 3D, ha coinvolto studenti di Italia, Spagna e Portogallo
È giunto al termine il progetto Erasmus+ Inclu.ma.p., “Inclusion through Material culture and holographic Projections”, promosso e coordinato da Cisita Parma alla guida di una cordata internazionale composta da 10 partner distribuiti tra Italia, Spagna e Portogallo, tra cui l’Istituto superiore Carlo Emilio Gadda di Fornovo-Langhirano, i Musei del Cibo e la Cooperativa Gruppo Scuola di Parma come partner tecnologico.
Il progetto, partito a novembre 2019 ha coinvolto quattro istituti scolastici del ciclo secondario con determinate percentuali di studenti stranieri, migranti di 1° o 2° generazione, distribuiti tra Italia, Spagna, Portogallo, paesi del Sud Europa da secoli esposti a migrazioni e contaminazioni culturali. In linea con le priorità dell’azione KA2 Parternariati Strategici del Programma Erasmus+, il progetto sviluppato all’interno degli istituti superiori ha coinvolto più di 300 studenti con l’intento di recuperare e valorizzare il patrimonio della tradizione e della cultura materiale degli studenti in un’ottica di contaminazione multiculturale e reciproca conoscenza. L’obiettivo era quello di sviluppare programmi didattici innovativi tramite l’approccio del Service Learning per promuovere la valorizzazione del patrimonio culturale delle nazioni coinvolte, in sinergia con le organizzazioni museali presenti sul territorio.
«Le discipline curriculari - spiega la coordinatrice del progetto Serena Gerboni, referente per i progetti internazionali di Cisita Parma - come storia, filosofia, linguistica da una parte, e le materie STEM (Science, Technology, Engineering e Mathematics) dall’altra, sono state unite con l’approccio di servizio alla propria comunità di riferimento, di cui gli studenti hanno rilevato un fabbisogno e insieme, lavorando in modo collaborativo, hanno offerto una soluzione al problema comune dell’intero gruppo sociale e civile».
Gli studenti coinvolti sono stati immersi in una didattica innovativa e inclusiva che ha permesso loro di guardare la propria comunità da diversi aspetti, anche attraverso l’utilizzo di un proiettore olografico, attività realizzata grazie alla partecipazione della Cooperativa Gruppo Scuola di Parma, partner esperto di tecnologie olografiche applicate alla didattica. «Il disegno 3D - prosegue Gerboni - la modellizzazione 3D e la proiezione olografica di cibi e pietanze multiculturali, infatti, permette di realizzare un’immagine composita, o un set di immagini, che restituisca la complessità, la varietà e la descrizione spessa della società civile in cui i giovani si trovano ad apprendere e a vivere»
Il progetto ha previsto anche la realizzazione di due eventi nel 2021: il primo a ottobre alla Corte di Giarola, mentre il secondo a dicembre ospitato dalla sede multi-disciplinare dello Spazio Giovani presso la Casa nel Parco.
A Giarola, con la collaborazione dei Musei del Cibo della Provincia di Parma, gli studenti del Gadda di Fornovo - insieme a una classe dell’ITAS Bocchialini di Parma e del Liceo Turistico Magnaghi di Salsomaggiore Terme - hanno approfondito il tema del cibo, elemento che accomuna trasversalmente culture e traduzioni differenti. «I ragazzi - commenta la coordinatrice - hanno lavorato in sottogruppi e alternando le sessioni di brainstorming con visite al Museo della Pasta, con l’intento di riflettere sui valori espressi dalle tradizioni alimentari e culinarie della propria cultura di appartenenza e sull’importanza di conoscere e riconoscere il valore delle tradizioni altrui».
L’evento ospitato dalla Casa nel Parco, invece, ha visto come protagonisti un gruppo di alunni e alunne di 3° Media della Scuola “Vicini” di Via Milano, appartenente al comprensorio Micheli. L’appuntamento era dedicato alla didattica inclusiva nella scuola secondaria, attraverso la valorizzazione delle discipline STEAM: modellazione digitale, scansione 3D, fotogrammetria e proiezioni olografiche sono stati gli strumenti utilizzati dagli alunni protagonisti per ricostruire la propria cultura e presentarla ai loro compagni.
Risultato di questo lungo percorso è stata la progettazione e la sperimentazione di quattro programmi didattici interdisciplinari, “Intellectual Output”, mirati alla ricostruzione, recupero e valorizzazione del patrimonio tradizionale relativo alla cultura materiale di tutti gli studenti, nativi e miranti. Gli output basati su diverse tematiche - alimentazione, abbigliamento, oggetti del lavoro, abitazione e oggetti della vita quotidiana - saranno presto disponibili in più lingue sul sito di progetto (www.inclumapeuproject.com) e sul sito di Cisita Parma (www.cisita.parma.it).
Per informazioni sul progetto Erasmus+ Inclu.ma.p. è possibile contattare la Coordinatrice Serena Gerboni: gerboni@cisita.parma.it - 0521 226500.
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