Il software gestionale aziendale è importantissimo - Se non sei parte della soluzione, sei parte del problema.
Domanda scontata: stai decidendo di cambiare un software gestionale che è lì da anni e ti è costato un patrimonio, l’ultima modifica per esportare un ordine su excel l’hai fatta fare il mese scorso e ti è costata qualche migliaio di Euro, prima di buttare tutto dalla finestra, una chiacchierata con l’attuale fornitore l'hai fatta, giusto? Della serie "Cambiare software è un grave errore" Capitolo 2
Capitolo 2.
Domanda scontata: stai decidendo di cambiare un software gestionale che è lì da anni e ti è costato un patrimonio, l’ultima modifica per esportare un ordine su excel l’hai fatta fare il mese scorso e ti è costata qualche migliaio di Euro, prima di buttare tutto dalla finestra, una chiacchierata con l’attuale fornitore 'hai fatta, giusto?
Se non è stata fatta, la vogliamo fare?
Hai espresso già tutti i tuoi dubbi e le tue necessità in modo chiaro all’attuale fornitore e la risposta è stata “Non siamo in grado, ci spiace, buona fortuna”, corretto?
A tutti i fornitori di software dispiace perdere un cliente, dispiace moltissimo anzi.
Se te ne vai abbandonando il loro sistema software per implementare un nuovo ERP, con te e la tua azienda, l'attuale fornitori di servizi ict perderà molte altre cose, ecco un esempio:
- un canone di manutenzione annuale che gli dava un minimo di sostentamento;
- servizi tecnici che ogni mese/anno si facevano pagare profumatamente per mantenere in piedi un sistema obsoleto;
- la possibilità di fare upgrade e personalizzazioni a pagamento che hanno anche il merito di “rinfrescare” l’applicazione ed, in generale, questo male proprio non fa;
- la possibilità di proporvi altri prodotti e servizi in futuro;
- una referenza importante che diventerà un “ariete” nelle mani del loro competitor per cominciare ad aggredire anche quello specifico settore.
Cosa dici, gli gireranno un po’ le scatole? C’è da capirli.
E’ ovvio che non molleranno “l’osso” facilmente e le proveranno di tutte, se non hanno armi “vere” (per armi vere intendo dire una soluzione reale al vostro problema di business) proveranno a sfiancarti, a prenderti per sfinimento con lunghe attese per avere “il nulla”, promesse vane, tempi lunghissimi per avere anche un minimo di risposte su qualunque cosa.
Attenzione, non lo fanno apposta o per arrecarti un danno volontariamente, è soltanto che entrano in quel meccanismo perverso che va sotto il nome di “procastinare”, rimandare la decisione o il compito difficile da affrontare, è una questione psicologica, un meccanismo che le persone adottano per fronteggiare situazioni stressanti, quando c’è paura ed ansia per un compito difficile che devono affrontare.
Oltre a quelli che non si fanno trovare poi ci sono quelli che ti spiegheranno benissimo perché quella cosa che chiedi da tempo in realtà non si può fare oppure non serve alla tua azienda, o peggio vi diranno “ma così è assurdo non lo fa nessuno, sei sicuri?” oppure peggio ancora “certo che si può fare ma è meglio in un altro modo anche se è molto molto complicato e costoso, lo diciamo nel tuo interesse”.
Fissare un incontro per parlare e fare il punto della situazione? Sempre il prossimo mese, quando non puoi per via di quella Fiera, poi dopo non potranno loro e così via.
La tua incertezza e titubanza nel decidere se prendere di petto l’argomento una volta per tutte gioca a loro favore, così come il tempo, più ne passa senza fare niente, più le probabilità che la voglia di cambiare, magari dettata dallo slancio di un buon momento economico passi, magari con l’arrivo di un nuovo problema sul business che sposta le tue priorità.
Ci sarà sempre un motivo, un imprevisto dell’ultimo secondo che impedirà a tutti di ragionare e pensare con serenità a quale è il bene per l’azienda, per i suoi clienti e fornitori, per i suoi dipendenti, azionisti e tutti coloro che hanno a cuore il futuro della tua impresa (tutti questi soggetti messi insieme vanno sotto il nome di stakeholder).
Molto spesso nella PMI le cose vanno esattamente così.
La domanda giusta da farsi è la seguente: quanto costerà alla mia azienda la decisione di non cambiare oggi?
Cosa fare.
Il cambiamento non dovrebbe mai spaventarci, piuttosto è il contrario: rimanere fermi, lasciando le cose come stanno, non porterà nessun miglioramento in azienda, le cose da sole non si sistemeranno. Il cambiamento è una cosa naturale, intrinseca nel lavoro, nella natura e nella vita.
Quando si decide di cambiare deve essere messa in moto immediatamente la macchina che lo dovrà gestire.
Si, il cambiamento va guidato e gestito, non si deve perdere neppure un minuto perché il business non aspetta.
L’azienda deve immediatamente delegare questa attività di valutazione ad una persona esperta, interna o esterna all’azienda non fa differenza, l’importante è che ogni giorno si faccia qualcosa nella direzione del cambiamento, ogni giorno si faccia un passo avanti in favore ed in preparazione del cambiamento.
A presto, Giancarlo Cungi.
Mi piace la tecnologia quando porta innovazione e valore per le persone e non quando complica la vita, mi piace parlarne in modo semplice e chiaro senza tecnicismi.
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