III capitolo d'investura della Caommenda Cavalieri del Tempio San Giovanni Battista - Terra del Salento
epilogo della solennità della celebrazione
Il capitolo della Commenda è stato celebrato domenica 11 dicembre 2011 tra le mura del Castello Medievale di Acquarica del Capo ha rappresentato l’evento più significativo e straordinario per l’atmosfera densa e suggestiva. Il castello è stato edificato nel XIV secolo dalla famiglia normanna dei Bonsecolo,cinto da un torrione su base quadrangolare. L’importanza della solennità, oltre all’entratura dei nuovi Cavalieri e la costituzione della Precettoria Hugo de Payns in Terra di Bari, ha sancito il passaggio della Commenda a Gran Commenda dei Cavalieri del Tempio San Giovanni Battista Terra del Salento. Come da cerimoniale l’investitura è stata preceduta il sabato con la partecipazione del Commendatore,Ufficiali,Cavalieri e Scudieri alla celebrazione della Veglia d’Armi, che ha avuto luogo nella chiesa parrocchiale dedicata a San Carlo Borromeo, canonizzato nel 1610 ed edificata nel 1619, officiata da don Beniamino Nuzzo assistito dal Diacono Gaetano Donato Lenoci,Consigliere e Cerimoniere liturgico della Delegazione di Acquaviva delle Fonti-Santeramo in Colle dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme,invitato per l’occasione dalla Commenda.
La suggestiva cornice e l’intonazione del canto liturgico “Purificami o Signore”, all’inzio della Veglia d’Armi e di Preghiera”, ha segnato un momento ricco per il suo contenuto spirituale. Nel corso dell’omelia, il presbitero ha sottolineato l’importanza della figura del Cavaliere del Tempio nel custodire nel proprio intimo il valore essenziale della fede e del vero valore cristiano che confida nella forza del Divino, in un momento in cui la società è pervasa dal materialismo e dall’indifferenza per questo ha rinnovato l’importanza delle virtù teologali e cardinali. La celebrazione è proseguita con la lettura e la riflessione sulla liturgia della parola sui passi della lettera agli Efesini concludendosi con la benedizione dell’insegne e dei mantelli portati a braccio dagli scudieri disposti innanzi all’altare, unitamente ai fratelli della Commenda. Nel corso della stessa è stato benedetto il nuovo labaro della Gran Commenda-Terra del Salento. Occorre porre la giusta considerazione sull’importanza della veglia,poichè racchiude la reale testimonianza spirituale della devozione del neo-cavaliere alla fede di X.to prima di formulare sul Libro della Fede l’Ego Promitto Domino. Al termine della Veglia d’Armi Commendatore ha donato, a nome di tutti i fratelli, una targa ricordo per la sensibilità dimostrata e la squisita accoglienza da parte del parroco, che già in precedenza nel corso della conclusione della celebrazione del V centenario della canonizzazione di San Carlo Borromeo aveva invitato ufficialmente la Commenda alla solennità dell’evento, unitamente alla comunità parrocchiale (vedere sito della commenda notizie ed eventi 2011).
La sala Baronale del Castello allestita per l’investitura, richiamava l’albori della medievalità, in una domenica il cui il sole attraverso la sua “Luce” vivificava e rasentava le spade poste sul tavolo delle cerimonie,risaltando il mitico dualismo bianco e nero con a centro l’emblema della “gloriosa” Croce Patente, con un sottofondo di musica gregoriana ed un luccichio di speroni, rendendo il momento magico e nello stesso tempo memorabile. Alle 10,00 la celebrazione del 3° Capitolo iniziava in una sala piena di ospiti,l’Araldo fr.Antonio Sarcinella pronunciava l’inizio dei lavori conventuali, In un’atmosfera densa di emozione. Per circa un’anno i nostri scudieri hanno dimostrato grande impegno e abnegazione nel partecipare al Cursus Honorum, seguiti con dovizia dai Cavalieri-Tutor fr.Giovanni Maraschio,fr.Antonio Leanza e il fr. Luigi Solida. Gli scudieri sono Antonio Carbone,Milena Indino,Alessando Mangia,Marco Pizza,Filadelfio Nicolosi,Nicola Giammaria,Maurizio Magrone e come da rituale hanno letto e sigillato la solenne promessa di uniformare la propria “anima” ai principi e alle finalità perseguite dalla Commenda nel retaggio dell’Antica Regola del Tempio disciplinato da San Bernardo di Chiaravalle, il quale prevedeva un’ inflessibile codice comportamentale destinato alla vita dei “monaci guerrieri”. L’impegno assunto dai neo-cavalieri e quello di sostenere con costanza e continuità il filantropismo dell’antica fede templare amando e sostenendo la difesa della fede di X.to precludendo ogni forma di settarismo o azione contraria agli insegnamenti del Divino. L’essenza del Cavaliere del Tempio del terzo millennio, lontano dal materialismo, deve assumersi la “responsabilità” verso i fratelli, anche se diversi di fede,deve cercare l’unione a “creare” in un tempo sempre più caratterizzato da divisioni e incomprensioni la ricerca della luce della verità nel rispetto della dignità e del valore dell’antico retaggio del Tempio. La caratteristica del cerimoniale d’investitura della Commenda, secondo l’antico rituale,prevede la consegna simbolica degli “speroni” e l’imposizione della spada che connota proprio il momento solenne nel rievocare i risvolti equestri,religiosi e militari dell’antico Ordine,trasmesso attraverso i secoli per giungere al neo-templarismo di oggi trasformatosi per molti in una sorta di guadagno. La vestizione dei neo Cavalieri e della neo-Dama è stata molto coinvolgente e suggestiva per aver ricevuto il mantello, simbolo del richiamo dei nobili valori che furono il fondamento della cavalleria cristiana, per la quale morirono moltissimi cavalieri senza mai volgere le spalle al nemico infedele, e non solo. L’ideale crociato di oggi deve necessariamente affondare le proprie certezze sulla “logicità” della storia,sui valori e sulla conoscenza interiore affinchè l’educazione diventi la base del sapere evitando di percorrere sentieri dell’illetteralismo, spesso vigente tra i tanti gruppi neotemplari, i quali richiamano esclusivamente il “loro esercito” in base all’espansione territoriale (forme sprue di mania di grandezza…) . Come da programma, la celebrazione ha previsto l’istallazione della Precettoria “Hugo de Payns” in Terra di Bari,la quale costituisce la prima struttura filiale del Sodalizio. Senza dubbio la mia voce ha vacillato, quando è stato decretato in solennità il passaggio della Commenda a Gran Commenda con l’accensione del cero fonte di nuova luce a testimonianza del momento seguito dal giuramento del Commendatore sulla Bibbia. Interiorizzare il vero valore filantropico del Sodalizio che, con cristallina trasparenza, ha dato la primogenitura alla nuova struttura organizzata secondo l’impostazione della rigida regola di san Bernardo,nel rispetto della quale ognuno di Noi deve e dovrà sempre rispettarla quale primo dovere dei fratelli o Sorelle ammessi. Un forte senso di partecipazione traspariva nella Sala Baronale tra gli ospiti presenti che seguivano con attento interesse i vari passaggi previsti dal cerimoniale,fino a giungere al momento in cui l’Ufficiale Maresciallo del Tempio ordinava “Cavalieri attenti e all’ordine” seguito dalla lettura del messaggio pervenuto dalla Terra Santa dal Patriarca Latino di Jerusalem Mons. Twal,trasmettendo il suo augurio spirituale nell’unirsi alla “festa della Commenda”. Per Noi Cavalieri del Tempio questo messaggio custodisce una particolare commozione in quanto ci trasmette la vicinanza ai Luoghi Santi della Passione di X.to difeso nel periodo delle crociate dall’Antico Ordine del Tempio. In seguito sono stati letti i vari messaggi pervenuti dalle strutture neotemplari italiane ed estere, quale testimonianza di vicinanza fraterna nell’ambito delle cooperazioni di scambio storico-culturale. Siamo certi che le nostre sensazioni racchiudono ed identificano la nobiltà inviolabile dei veri valori di verità.
L’excelso Maestro delle Cerimonie KGC fr. Luigi Mazza, con minuziosa attenzione, unitamente al fr.Cancelliere della Gran Commenda KGC fr.Virgilio UCCI hanno coronato la brillante riuscita della cerimonia. L’intervento del Commendatore ha sottolineato l’importanza dell’impegno profuso dalla Commenda,ma soprattutto ha evidenziato richiamando la terzina 43 del XXXI Canto del Purgatorio il vero valore del sapere e della conoscenza, spesso divenuti incomprensibili nelle mani di quanti sono fautori di illogiche verità. Un particolare ringraziamento è stato rivolto al Sindaco del Comune di Acquarica del Capo dr. Francesco Ferraro per la sensibilità dimostrata per il 3° Capitolo d’investitura della Commenda,ricevendo dal Gran Commendatore una targa commemorativa.. Non per ultimo il pensiero è stato rivolto al fratello Cosimo Scarlino di profonda vicinanza per il particolare momento unitamente all’abbraccio fraterno rivolto al fr.Filippo Preite.
Nel corso della stessa è stata concessa l’onorificenza ad Honorem al dr.Michele Arigliani formulata dall’officium del Commendatore per particolari meriti e vicinanza al filantropismo della Commenda.
Il messaggio che emerge a conclusione di questo percorso è da distingue in tre punti di cui ognuno di noi deve essere testimone: essere messaggeri di verità e giustizia e di fedeltà;rivestirsi dell’armatura di Dio per combattere e resistere all’insidie del maligno; custodire l’essentia della conoscenza della nuova luce interiore affinchè dia il giusto spazio alla crescita del vero spirito crociato, dinamico come lo era per l’antico ordine. Questo dovrà essere il tabernacolo del pensiero della vera fratellanza del Tempio della Gran Commenda
Grazie di cuore Carlo!!!