I Napoli Centrale in concerto alla Sacra Birra
Un dicembre esplosivo per la musica italiana con una band di tutto rispetto fondata dal grande sassofonista James Senese
Il grande evento del 28 dicembre 2018 è già partito con il conto alla rovescia dove la storica band dei Napoli Centrale si esibirà presso La Sacra Birra Saloon di Sant'Ambrogio e come avviene per tutti gli eventi della Sacra, anche questo sarà rigorosamente gratuito.
La band è composta da James Senese voce e sax, Ernesto Vitolo alle tastiere Synt, Gigi De Rienzo al basso, ed Agostino Marangolo alla batteria, insomma si parla di musicisti di fama mondiale e che a lungo hanno accompagnato anche il grande Pino Daniele.
Si prevede già il tutto esaurito.
I Napoli Centrale sono uno dei più importanti complessi del panorama della musica jazz-rock italiana degli anni settanta. Il leader della band è il noto sassofonista napoletano James Senese.
Il complesso viene fondato nel 1975 grazie a James Senese, eclettico sassofonista, e al batterista Franco Del Prete provenienti dalla precedente esperienza musicale negli Showmen. Gli altri componenti della formazione sono Mark Harris (piano) e Tony Walmsley (basso e chitarra) che dopo il primo LP abbandona il gruppo per unirsi ad un'altra formazione, il Rovescio della Medaglia. In seguito si aggiungono per un breve periodo Pippo Matino al basso elettrico e Peppe Sannino alle percussioni. Nella band, prima di dedicarsi alla carriera solista, per qualche periodo ha militato anche Pino Daniele al basso.
Il nome, che gli viene suggerito da Raffaele Cascone[1] (uno dei presentatori della storica trasmissione radiofonica Per voi giovani), è la denominazione della stazione ferroviaria del capoluogo campano a indicare il via-vai di gente, corpi e volti diversi in un incontro popolare-culturale che è poi la base da cui parte la musica di Senese, anch'egli "figlio della guerra".
I modelli da cui trarre spunto sono John Coltrane, il Miles Davis del periodo elettrico, ma anche i Weather Report tra cui, soprattutto, Wayne Shorter e Joe Zawinul, a creare un mix di Jazz-Rock-Prog unico nel panorama della musica italiana degli anni settanta. «James, sei felice?» «No; rifatemi questa domanda il giorno in cui Miles Davis sarà in testa alla hit parade» questo dichiarava James ad un giornalista dopo uno dei suoi numerosi concerti con i Napoli Centrale.
Proprio nel 1975 esce il primo album del complesso, omonimo, che presenta la storica canzone Campagna, assieme a Pensione Floridiana, e Vecchie, Mugliere, Muorte e Criaturi dove i temi sono quelli dell'emigrazione, della povertà, dello sfruttamento e dell'inesorabile passaggio dalla società agricola a quella industriale.
L'anno dopo è la volta dell'album Mattanza grazie al cui successo la band partecipa al Montreux Jazz Festival. Qui spiccano brani come Sangue Misto e Simme Iute E Simme Venute. Il tecnico del suono per quest'album è Bobby Solo e il lavoro probabilmente rappresenta quello meglio registrato dal complesso napoletano.
Nel 1977 è la volta del più sperimentale Qualcosa ca nu' mmore, per la cui produzione vengono ingaggiati Pino Daniele al basso, allora ancora sconosciuto, e Ciro Ciscognetti alle tastiere. Brani come O Nemico Mio, A musica mia che r'è o Nun Song Na Vacca dai temi stavolta meno espliciti chiudono il periodo d'oro dalla band partenopea.
Segue un lungo periodo di inattività, periodo nel quale James Senese intraprende una carriera da solista, fino all'uscita degli album Jesceallah e Zitte! Sta venenn' 'o mammone, usciti rispettivamente nel 1992 e nel 2001.
Tra il 2015 e il 2016 con i Napoli Centrale fa oltre 180 concerti in tutta Italia con qualche puntata all'estero. Sempre nel 2016 esce il nuovo album dei Napoli Centrale "'O Sanghe" (Ala Bianca/Warner) che vede nuovamente Franco De Prete collaborare ai testi. L'album vince la targa Tenco come miglior album in dialetto.
fonte: wikipedia