“Ghost Hunter Padova alla Barchessa fini di Limena”
Sabato 19 marzo 2022, nei pressi della cittadina di Limena, sono approdati i Ghost Hunter Padova per svolgere delle “indagini” al complesso della Barchessa di Villa fini e dell’oratorio della Beata Vergine del Rosario, nelle ore più buie della notte.
Un evento chiuso al pubblico, data la delicatezza delle operazioni da svolgere, i cui risultati saranno ampiamente riportati nei numerosi canali ufficiali di comunicazione.
L'indagine si è suddivisa due parti: una prima di documentazione video, audio, storica; ed una seconda prettamente tecnica, per mezzo di apparecchiature specifiche. L'attività dell’Associazione è ben lontana dall'essere paragonata a quella degli “acchiappa fantasmi dei film americani”, ma è più consona alla “rilevazione e studio di anomalie o di dati non spiegabili”.
A tal proposito testimoniano anche alcuni dipendenti ed Assessori che lavorano all’interno della Barchessa, perché è bene ricordare che il complesso è tutt’ora sede dell’Amministrazione Comunale di Limena, “ certe volte qualcosa di strano, qua dentro, succede”.
L'indagine vuole rilevare dei dati che si radicano anche nella storia del luogo: molte attrezzature sono state posizionate all’interno della Barchessa precisamente nel sotto tetto adibito a magazzino, dove visibili alcune scritte e disegni sui muri riconducibili probabilmente a soldati della Grande Guerra. È bene ricordare che il complesso fu usato come ospedale da campo, precisamente nelle zone dove ora vi sono gli uffici del Comune.
Di seguito le attrezzatture sono state posizionate anche all’interno dell’Oratorio della Vergine del Rosario: il fatto curioso di questo sito è che non vi sono al momento documenti che attestino la sua sconsacrazione, nonostante non venga più usata per le funzioni religiose. Al suo interno vi sono delle reliquie ma non si sa a chi appartengano
L'associazione culturale precisa che, nello svolgere la propria attività, mantiene di base un atteggiamento scettico nei confronti di un possibile fenomeno anomalo, giudicandolo interessante solo quando il suo rilevamento “non abbia subito l’influenza di fonti inquinanti o non sia stato determinato da fattori riconducibili a leggi fisiche spiegabili” e, solo allora, viene considerato come paranormale. Inoltre, un altro obiettivo è quello di riscoprire miti, leggende e misteri legati al territorio e spesso abbandonati: un patrimonio immateriale da preservare e da tramandare alle nuove generazioni; una sorta di tutela, valorizzazione e promozione del patrimonio culturale del territorio, una memoria collettiva che torna a vivere.
Vogliamo ringraziare tutta l’Amministrazione Comunale, per averci dato la possibilità di poter svolgere la nostra attività di ricerca.
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