FRANKENSTEIN, regia e drammaturgia di Ivonne Capece al Teatro Testori di Forlì
Da Mary Shelley, con Maria Laura Palmeri, Lara Di Bello, Giuditta Mingucci Produzione Elsinor Centro di Produzione Teatrale, progetto europeo Play-On - New Storytelling with immersive technologies
Ricorda Mary, ora Shelley, nel 1831, all' eta di 34 anni:
"Una estate piovosa e poco clemente", , "la pioggia incessante ci costrinse spesso in casa per giornate intere".[In queste giornate vari furono gli argomenti affrontati dalla compagnia: gli esperimenti condotti nel XVIII secolo da Erasmus Darwin che affermava di esser riuscito a rianimare la materia morta, e la possibilità di ricomporre e ridare vita alle parti di un essere vivente
Sedendosi davanti al fuoco della casa di Byron a Villa Deodati in Svizzera, la compagnia si divertiva leggendo storie tedesche di fantasmi tradotte in francese e raccolte nell'antologia" Fantasmagoriana". Byron, racconta Mary, propose poi un gioco: ognuno avrebbe dovuto scrivere una storia di fantasmi e, poco tempo dopo, Mary nel dormiveglia ebbe l'idea, che divenne il romanzo FRANKESTEIN.
"Vedevo -a occhi chiusi ma con una percezione mentale acuta- il pallido studioso di arti profane inginocchiato accanto alla "cosa" che aveva messo insieme. Vedevo l'orrenda sagoma di un uomo sdraiato, e poi, all'entrata in funzione di qualche potente macchinario, lo vedevo mostrare segni di vita e muoversi di un movimento impacciato, quasi vitale. Una cosa terrificante, perché terrificante sarebbe stato il risultato di un qualsiasi tentativo umano di imitare lo stupendo meccanismo del Creatore del mondo."
Questa storia del racconto che sarebbe divenuto il romanzo d'esordio di Mary, Frankenstein ovvero il moderno Prometeo, pubblicato anonimo nel 1818 e che, in seguito, Mary definì come "il momento in cui passai dall'adolescenza all'età adulta", tornano alla mente assistendo alla affascinante, complessa lettura proposta da Ivonne Capece nella nuova produzione di Elsinor, con Maria Laura Palmeri, Lara Di Bello, Giuditta Mingucci.
Lo spettacolo presentato al Testori di Forlì con tecnologia audio Binaural, in cuffie wireless a segnare parole ed eventi in solitaria profondità porta in scena" l�
Caos e ricerca, amore e morte si inseguono, segnati da una scelta musicale significativa, il
"Winterreise" , il viaggio filosofico d'inverno di Schubert:
Per questo viaggio non m'è dato
di scegliere il tempo,
da me devo trovare la via
in quest'oscurità.
Mi accompagna
l'ombra della luna,
e sulla bianca terra
cerco la traccia di bestie selvagge.
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FRANKESTEIN
regia Ivonne Capece
con Maria Laura Palmeri, Lara Di Bello, Giuditta Mingucci
drammaturgia Ivonne Capece
assistente alla regia Micol Vighi
sound designer Simone Arganini
scenografie Micol Vighi
costumi Micol Vighi
postproduzione video Cristina Spelti
Location video Fondazione Gualandi a favore dei sordi,
Museo di Palazzo Poggi Bologna
Spettacolo con tecnologia audio Binaural, in cuffie wireless