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Fosfatidilcolina: il principio attivo che contrasta la cellulite

La Fosfatidilcolina è un principio attivo abbastanza noto nel mondo della cosmetica perché agisce con efficacia e in modo duraturo contro la cellulite, uno degli inestetismi più detestati dalle donne.

FotoGli effetti della cellulite sulle gambe e i fianchi sono noti. Il più importante è la classica buccia d’arancia che caratterizza la pelle rendendola imperfetta. La cellulite e il grasso localizzato sono tra gli inestetismi del corpo più ostici da contrastare ed eliminare.

La cellulite soprattutto è l’incubo di quasi tutte le donne, colpisce infatti circa 9 donne su 10. Sebbene entrambi gli inestetismi abbiano a che vedere con l’adipe, sono due problematiche diverse e distinte che possono coesistere.

La cellulite è una condizione fisiologica molto comune che, nel momento in cui cronicizza, può essere considerata una patologia. Tra le cause principali della cellulite, oltre che una predisposizione genetica e un’influenza dell’attività ormonale, troviamo un’alterazione negativa del microcircolo sanguigno e linfatico nelle zone dove tende a formarsi, come cosce e glutei.

Questa fragilità capillare determina una fuoriuscita di siero e liquidi che ristagnano negli spazi interstiziali gonfiandoli e peggiorando ulteriormente il microcircolo. Il tessuto adiposo non essendo più correttamente irrorato inizia a trattenere acqua che gonfia le proprie cellule (gli adipociti). Col passare del tempo questa infiammazione peggiora, il grasso fibrotizza e crea in superficie sulla pelle la famosa “buccia d’arancia”.

Con grasso localizzato si intendono invece tutti quegli accumuli di adipe in zone limitate del corpo come pancia, fianchi, braccia, cosce e glutei. A differenza della cellulite il grasso localizzato è più “democratico”, in quanto colpisce indistintamente uomini e donne. Le cause di questi accumuli sono dovute a fattori genetici ma soprattutto a cattive abitudini, come sedentarietà e alimentazione scorretta. Sono inoltre influenzate da fattori come geni, sesso, età, percentuale generica di grasso corporeo.

Le cause della cellulite sono diverse, in alcuni casi si parla di predisposizione genetica ma ci sono anche altri fattori:

• Eccesso di tossine.
• Disfunzione ormonale.
• Problemi di circolazione.

Però il problema principale è la combinazione di vita sedentaria, cattiva alimentazione e abitudini poco salutari per il corpo, come ad esempio abuso di alcol e tabagismo. Le creme a base di Fosfatidilcolina funzionano contro la cellulite se accompagnate da un’alimentazione sana che comprende, in primo luogo, la necessità di bere tanta acqua (un adulto dovrebbe raggiungere i 2 litri al giorno). Poi bisogna ridurre il sale e:

• Abbondare con frutta
• Mangiare molta verdura
• Fare spuntini con frutta secca

Da evitare affettati con molto sale, formaggi stagionati, bibite gassate e alcolici. Ovviamente bisogna evitare cibi in scatola, maionese, cibi con molto zucchero e fritti. Anche il caffè in eccesso dovrebbe essere valutato, meglio non fumare.

La fosfatidilcolina è un fosfolipide contente colina come gruppo di testa. È una molecola anfipatica presente in tanti alimenti. La troviamo nel tuorlo d’uovo (da cui nel 1850 venne estratta da Maurice Gobley), nella lecitina di soia, nel caviale e nel fegato.

La fosfatidilcolina è il principale componente delle membrane biologiche. Addentrandoci nelle meraviglie del corpo umano scopriamo che la fosfatidilcolina è uno dei principali componenti della membrana plasmatica: ne regola permeabilità, fluidità e l’integrità.

In campo medico è stata utilizzata per trattare iperlipidemie e patologie epatiche: essendo anfifilica riesce a scindere i grassi dal sangue come l’olio e l’acqua, senza che possano mescolarsi. Nell’industria alimentare la fosfatidilcolina invece trova impiego come agente emulsionante (la chiamano E322), inoltre funge da supplemento ideale per aumentare l’efficienza di cervello e fegato. Aiuta anche ad abbassare il colesterolo.

La fosfatidilcolina è stata utilizzata, a partire dagli anni ’90, per eliminare piccoli depositi di grasso e per affrontare la cellulite sfruttando la mesoterapia. Per chi non ha paura degli aghi, infatti, è possibile provare il Lipodissolve: la fosfatidilcolina viene iniettata direttamente nel tessuto adiposo. Ciò consente di ridurre il volume degli adipociti, smaltendo i residui attraverso le vie urinarie. Questa tecnica ha sostituito la liposcultura, che aspirava il grasso in eccesso tramite una pompa aspirante e alcune cannule. Oltre che costoso il Lipodissolve si limita al trattamento del grasso superficiale in zone ridotte, non essendo capace di agire in profondità. La fosfatidilcolina è sconsigliata inoltre a donne in gravidanza, diabetici complicati, minorenni, pazienti immunodepressi. É sconsigliabile anche a pazienti allergici alla soia e/o con insufficienza epatica/renale, obesità, disturbi della coagulazione. Per le donne con alterazioni legati al ciclo mestruale è meglio evitare l’assunzione.

La Fosfatidilcolina è presente nei cosmetici per contrastare accumuli di adipe localizzato e cellulite per via dell’alto contenuto di acido fosforico e della sinergia con altri ingredienti naturali che, combinati assieme, donano alla pelle un aspetto tonico, liscio e sano. In pratica essa agisce causando una sorta di scioglimento dei grassi, ovvero provocando una solubilizzazione del grasso e, quindi, riducendo il volume del pannicolo adiposo.

In termini meno tecnici questo significa che la Fosfatidilcolina scioglie il grasso localizzato, sgonfia la zona interessata dalla cellulite e stimola il drenaggio dei liquidi accumulati. Il grasso sciolto verrà poi eliminato attraverso i canali di espulsione linfatica. L’impiego della Fosfatidilcolina è relativamente recente nel campo della medicina estetica e della cosmetica e trova largo uso sia in formulazioni cosmetiche che nel campo delle applicazioni intra-adipose e mesoterapiche.

L’utilizzo nella cosmesi
La fosfatidilcolina, grazie alla sua versatilità, è stata ampiamente impiegata anche nella cosmesi. É molto facile imbattersi in prodotti poco efficaci (il giusto dosaggio è un segreto custodito dai migliori laboratori). L’uso di fosfatidilcolina in formulazioni topiche ha spiccate qualità antiaging in quanto favorisce il percorso biosintetico di proliferazioni dei fibroblasti, componenti fondamentali della struttura del derma, grazie alla sua affinità ai lipidi di membrana unitamente alla sua capacità di penetrare attraverso gli strati più profondi dell’epidermide. Questa sua ultima peculiare caratteristica, inoltre, la rende la molecola ideale per veicolare componenti attivi, in formulazioni cosmetiche, fino all’intorno della membrana cellulare per avere il massimo dell’attività in situ la dove la funzione degli attivi si manifesta con maggior efficacia.



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