Firenze musica: intervista al sassofonista emergente Orlando Cialli
Musica: Firenze notturna: il futuro è classico. Intervista all'emergente Orlando Cialli
Musicisti emergenti a Firenze. Riflettori puntati su Orlando Cialli, sassofonista di grido delle notti bianche fiorentine. Figlio d’arte, suo padre Andrea ha fatto l’istituto d’Arte di Porta Romana con un ruolo antagonista negli anni ’70-‘80, è consapevole del fatto che “carmina non dant panem”, ma neppure la musica, che rimane una passione coltivata sotto la materna guida della maestra Alda dalle Lucche alla scuola di musica di Fiesole , con cui studia saxofono classico, mentre impara chimica nell’università selettiva della città. Cresciuto negli anni del ‘ritorno all’ordine musicale’, il giovane talento fiorentino non rinnega le conquiste delle neoavanguardie jazz, ma rivendica per il proprio strumento un futuro classico. In tal senso si muove il suo primo cd musicale, fresco di incisione, presso gli Studios “Musikalmente”, intitolato “Nothing is real”. Con Elia Rinaldi, Lorenzo Burgio e Leonardo Brambilla (nella foto), nella band “Finister”.
E reperibile (acquistabile) su Facebook all’ indirizzo:
https://www.facebook.com/photo.php?fbid=10200196539412500&set=t.100001240522038&type=3&theater
Gli abbiamo rivolto cinque domande.
1) Qual è il tuo sogno proibito?
Bè, domanda troppo semplice per una risposta che lo sia altrettanto, per l'età che ho sarebbe bellissimo saperlo....
2) Si dice sassofono e si pensa al jazz ed alla musica pop. Invece…?
Il mio rapporto col jazz in realtà è molto labile e distaccato, non lo pratico e non lo studio, non amo nemmeno ascoltare tutti i tipi di jazz che si possono trovare e restringo il mio campo di ascolto a solo certo genere di jazz. L'ho scoperto dopo aver iniziato a suonare, da piccolo ero quasi impaurito... il jazz è così ampio che spazia dal classico jazz strumentale, al jazz cantato, a tutti i sottogeneri di jazz, al ragtime, alla musica popolare e popolana, fino a congiungere la musica etica con la musica neoclassica e con la musica elettronica.
3) Quale il ruolo del sax nella classica?
il sax nella classica ha un ruolo, nessuno lo sa ma cel'ha, ed è anche di non poca importanza. Ovviamente è un st uale il ruolo del sax nella classica'rumento giovane, che si deve confrontare con strumenti già entrati nella storia della musica. inizialmente era associato soprattutto a complessi filarmonici militari, e forse è per questo che si è avvicinato bene al popolo ed è diventato protagonista della musica popolare.
Attualmente suono principalmente musica classica e con il mio gruppo faccio alternative rock, mi piacerebbe avvicinarmi un po alla musica etnica
4)Come conciliare le aride formule della chimica con l'improvvisazione sax?
Vivaldi faceva il prete, Mussorgsky il funzionario statale e Woody Allen il regista....
5) Clinton insegna che il sax è uno strumento per neri. Quale il ruolo dei bianchi?
I neri apportano al repertorio sassofonistico in generale la loro eredità proveniente dalla musica africana, una musica molto istintiva e libera, i bianchi apportano la loro formalità europea, derivata di due millenni di musica classica. Formalità positiva in quanto rende elegante la base istintiva. Il troppo contributo che il sax ha dato alla musica leggera forse è causa oggi della troppa diffusione di sassofonisti, il sassofono è uno strumento che ha saputo avvicinarsi al popolo benissimo, ma adesso si pensa che sia uno strumento facile e non ci vuole nulla a improvvisarsi sassofonisti e fare una bella impressione...
Lasciamo Orlando alla dura gavetta dell’apprendista, consapevoli che lo aspetta un futuro da protagonista. Sentiremo ancora parlare di lui. Un giovane fiorentino che nella città che ha inventato la lirica con la Camerata de’ Bardi, ha capito che il futuro ha radici antiche, per un rinnovato umanesimo musicale.
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