SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Chirurgia Estetica Mininvasiva Mastoplastica additiva e riduttiva a Verona

09/01/25 Veneto (Verona)

Legnago Verona Clinica Domus Salutis città di Legnago - Mastoplastica addiva e Mastoplastica Riduttiva adesso viene in aiuto il robot. A Legnago il Dr Adilardi Pasquale ci spiega i due interventi - Mastoplastica additiva e Mastoplastica riduttiva.

FotoSognare un seno diverso dal proprio: capita a moltissime donne, giovanissime e non soltanto. Succede, per esempio, a neo mamme che dopo l'allattamento non riconoscono il proprio seno svuotato, a ragazze che si confrontano con coetanee più formose, ma accade anche l'esatto opposto. Ci riferiamo ai casi di donne con taglie di seno XXL, stanche (fisicamente e psicologicamente) di convivere con queste misure di non facile gestione. Non è raro che chi tra questi soggetti ha la possibilità economica si rivolga a un chirurgo plastico, chiedendo di valutare la possibilità di ingrandire o rimpicciolire il seno.

Abbiamo chiesto al chirurgo plastico Dr Adilardi Pasquale Primario della Casa di cura Domus Salutis di Legnago Verona ( www.casadicuradomussalutis.it ) di spiegarci tutto quel che occorre sapere su questi due interventi estetici. Affinché la scelta sia il più possibile consapevole e ragionata.

Mastoplastica additiva: di cosa si tratta dottore Adilardi:
"La mastoplastica additiva base consiste nell'aumento del volume del seno attraverso l'uso di protesi mammarie. Chi richiede questo intervento? Si va dalla ragazza che desidera vedere più grande il proprio seno, alla donna più in là con gli anni che vorrebbe riposizionare un seno che nel tempo è cambiato, si è svuotato (per gravidanze, dieta, cambiamenti di peso e forma). Esiste la possibilità di utilizzare per piccoli aumenti di seno il grasso della stessa paziente (lipofilling), ma solo se la persona è in leggero sovrappeso e ha dell'apide su cui lavorare".

Mastoplastica riduttiva: in cosa consiste la procedura:
"La mastoplastica riduttiva va invece a ridurre il volume di un seno importante. Quando le taglie sono molto grosse (ottava, nona, decima) gli interventi chirurgici sono mutuabili. Perché? Questi seni extra large tendono a creare problemi funzionali alla persona, ad esempio mal di schiena e mal di testa. Ci sono poi interventi più puramente estetici, con riduzione di seni grandi, ma non di impaccio funzionale. In questo caso non vengono usate alcune protesi, ma soltanto tessuto della paziente stessa. Nella quasi totalità dei casi, una mastoplastica riduttiva è associata non solo alla riduzione, ma anche al risollevamento del seno, poiché il seno molto pesante si traduce in abbassamento dello stesso".

Quali le indicazioni?
"Occorre verificare che l'indicazione sia quella giusta. Non sono operazioni standard, il che significa che va sempre effettuata un'attenta analisi pre-operatoria, al fine di scegliere la tecnica e la procedura migliore per la singola donna, oltre ovviamente alla forma e alla dimensione in grado di regalare il risultato più armonioso e piacevole".

Quando si consiglia di fare le due operazioni?
"La mastoplastica additiva è un intervento di tipo prettamente estetico. L'indicazione viene nel momento in cui la paziente prova disagio per un seno piccolo o mal formato, con difetti di varia entità da correggere. Per la riduttiva, invece, l'indicazione è legata al disagio sia psicologico, che fisico della paziente. Spesso e volentieri, infatti, chi ha un seno molto abbondante non riesce a fare attività fisica (o ci riesce con estrema fatica). Oppure presenta problemi funzionali, come quelli già citati".

"Va ricordato che le cicatrici della mastoplastica riduttiva sono molto più ampie di quelle determinate dall'intervento additivo e anche il miglior chirurgo non può promettere delle cicatrici invisibili. Va detto forte e chiaro: le cicatrici resteranno. Più frequente che dopo la mastoplastica riduttiva la paziente non riesca ad allattare, perché il seno viene completamente ricollocato e i dotti galattofori fanno più fatica a funzionare. Questo non vale per la mastoplastica additiva".

Cosa aspettarsi dal post operatorio
"Partiamo dal decorso post operatorio della mastoplastica additiva: un paio di giorni di totale tranquillità, con degenza a casa. Quindi 5/6 giorni per tornare alla quotidianità, sempre evitando sforzi fisici. In 10 giorni si può tornare a un lavoro di ufficio e a guidare l'auto. Dopo 20 giorni si può tornare a fare sport leggero e solo dopo 30 giorni si può passare ad attività sportive più dinamiche ed esplosive, sempre procedendo con gradualità. Aggiungo che ad oggi il 90% di questi interventi viene eseguito in modalità in regime di chirurgia di giorno, senza bisogno di fermarsi in ospedale per la notte post operazione. Il decorso post operatorio della mastoplastica riduttiva è più breve. Il fatto di non mettere protesi comporta meno dolore e meno fastidio. Di contro le cicatrici e i tagli più lunghi, quindi con più suture e punti (interni), comportano per la paziente un periodo di tranquillità obbligatorio. Ma in genere la persona riesce già dopo 15 giorni a praticare sport, se lo desidera. L'ideale è seguire alla lettera le indicazioni del chirurgo chi vi ha operato e considerare un mese per il ritorno alla piena normalità. Inoltre per entrambe le operazioni è importante mantenere il reggiseno post operatorio per tutto il mese".

Da non sottovalutare infine che qualunque intervento chirurgico dovrà essere eseguito in strutture sanitarie ospedali o casa di cura , diffidate da chi promette a prezzi hard discount interventi di chirurgia estetica.
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