Cavalieri templari a torino
In omaggio ai 150 anni dell’Unità d’Italia, il XVIII Raduno Nazionale dei Cavalieri Templari si terrà il 17 e 18 giugno a Torino
I neo-Templari del Ordre Souverain et Militaire du Temple de Jérusalem, hanno scelto Torino per il loro raduno nazionale che ha ricevuto il Patrocinio della Presidenza del Consiglio Regionale del Piemonte.
Cavalieri e Dame, provenienti da varie regioni italiane con rappresentanze anche da Paesi esteri, si ritroveranno il 17 giugno per un convegno-dibattito a Palazzo Lascaris nella “Sala d’Onore Viglione” dove sarà anche presentato il libro “Templari: il vero segreto” del giornalista e saggista triestino Walter Grandis. Presenzierà l’incontro il Presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo e il Grand Commandeur Francesco Stocovaz.
Nella mattinata di sabato 18 giugno, con inizio alle ore 10.30, sempre a Palazzo Lascaris si svolgerà l’affascinante cerimonia per l’investitura e accettazione nell’Ordine di sei nuovi cavalieri templari piemontesi, di una Dama romana e di una Sorella d'Arme torinese.
Il Gran Priorato d’Italia è una filiazione diretta, con regolare continuità, dall’Istituzione fondata a Parigi nel 1804 che si richiama ai valori di fratellanza universale degli antichi monaci-guerrieri la cui storia, iniziata a Gerusalemme dopo la prima crociata nel 1118, ebbe una tragica interruzione con le persecuzioni operate dal re di Francia Filippo IV detto “il Bello” che portarono al disconoscimento dell’Ordine da parte del Papa Clemente V e al rogo di centinaia di Cavalieri e del Maestro Jacques de Molay con l’accusa di eresia.
Rimane un mistero, ancora irrisolto, la fine dell’immenso tesoro da essi accumulato che li rese i più ricchi in assoluto di tutti i tempi e che, periodicamente, genera nuove leggende e fantasie.
I neo-templari italiani, guidati dal Governatore Walter Grandis, che ha il titolo - a vita - di "Gran Priore", sono presenti in ogni regione del Paese organizzati in tre maxi aree: il Nord Est dove, a Trieste, c’è la sede nazionale, il Nord Ovest dove, a Torino, è presente il Priore vicario Giorgio Cantamutto e il Centro Sud con la presenza, a Senigallia, dell’attuale Cancelliere Marcello Camerlengo.
L’ingresso nell’Ordine avviene su presentazione e possono indossare il mantello crociato, che è bianco per i cavalieri e nero per le dame, i cittadini italiani di qualunque estrazione sociale o convinzione spirituale che abbiano compiuto venticinque anni e abbiano una reputazione e condotta morale irreprensibili.
I neo templari italiani, che spesso ricevono il saluto della Presidenza della Repubblica per le loro iniziative, si dedicano prevalentemente a opere di solidarietà verso i più bisognosi, alla ricerca storica in generale e alla rivalutazione degli antichi ideali dei loro “antenati spirituali”. Nuovo e moderno impegno assunto dall'Ordine in Italia il proporsi quali mediatori fra il mondo della Fede e quello della Ragione nella convinzione che dal dialogo e dagli incontri si possa generare quella comprensione che favorisce la pace fra le Genti.
Fra le iniziative recenti di particolare rilievo l'inaugurazione, da essi promossa, di un piazzale a Villanova delle Grotte, in provincia di Udine, intestato all’ultimo maestro templare Jacques de Molay e il Decreto con il quale i neo-templari, istituendo il 19 marzo la “Giornata della Remissione” hanno, di fatto, formulato uno storico perdono agli autori dei misfatti che hanno comportato la demolizione dell’Ordine agli inizi del XIV secolo.
La consegna ufficiale di questo documento alle Autorità del Vaticano è avvenuta il 10 aprile scorso in un cordiale incontro fra il Gran Priore Grandis e il Sottosegretario Pontificio Guzman Carriquiry.
Dal ceppo iniziale dell'Ordine in Italia si sono verificate, negli ultimi anni, alcune deviazioni e successive ulteriori loro dissidenze. Gruppi che imitando e copiando le sigle, i simboli e perfino il nome dell'Ordine si proclamano i "veri", i "regolari" gli "unici" spesso dichiarandolo, con sfrontatezza, anche a taluni organi di informazione che, in questa galassia associativa, non sempre riescono a distinguere millanterie e plagi.
A tale scopo da Trieste il Gran Priore d'Italia, Walter Grandis, ha messo a disposizione di Autorità e Comunicatori un copia dei documenti che attestano la "regolarità nella continuità e tradizione" del Gran Priorato d'Italia. (Può essere richiesto scrivendo a: CAVALIERI TEMPLARI, p.o. box 2610 - 34142 Trieste).
Sempre nella giornata di sabato 18 giugno, a Torino, prima di riunirsi per il loro annuale Capitolo (assemblea degli iscritti), Dame e Cavalieri, guidati dai confratelli della locale Commenda “Augusta Taurinorum” depositeranno una corona al monumento ai Caduti di Piazza Castello.
L'UFFICIO STAMPA
(info)
www.templariditalia.it
http://www.templaritorino.it
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