Carlo Di Maio in POSSO OFFRIRE UN CAFFÈ? al Teatro Tor Bella Monaca
Dal 4 al 6 novembre in scena al Teatro Tor Bella Monaca POSSO OFFRIRE UN CAFFÈ? di David Norisco, diretto e interpretato da Carlo di Maio e prodotto da I due della città del sole. L'evento è stato realizzato con il contributo della Regione Campania L.R. n. 6/2007.
Un gioco assolutamente teatrale in compagnia di una stramba famigliola di personaggi surreali che interagiscono intorno alla storia e al culto del caffè, un gioco che termina con la mescita conviviale della famosa bevanda nera e bollente. Carlo di Maio interpreta in una rocambolesca e coloratissima messinscena, un uomo colto e raffinato, ma sempre con la testa fra le nuvole, sua moglie baraccona, tipica popolana napoletana e la loro figlioletta un po’ cresciutella, miope e anche un po’ bruttina, accompagnata da un inseparabile bambola. In nome del nobile teatro en-travestie, l’attore, entra ed esce di scena mentre una enorme coccumella di caffè impiega il tempo per poter filtrare un ottimo caffè da servire agli spettatori intervenuti quella sera, impregnandone del suo profumo parole e significati.
‘La storia del caffè è partita dalla lontana Etiopia alla fine del medioevo e arriva ai nostri giorni con rivoluzionarie macchine per renderlo sempre più gustoso, in un interrotto bisogno di affrancarsi dalle momentanee cadute del torpore giornaliero. Oltre questa funzione psicoterapeutica, il caffè alza il volo verso letteratura, musica e arte in ogni parte del mondo. Bach compone Schweigt stille, plaudert nicht (tradotto dal tedesco «Fate silenzio, non chiacchierate») meglio conosciuta come Cantata del caffè (Kaffeekantate) nel 1732. A Napoli molte canzoni trattano di questa bevanda assurta a inscindibile tutor della propria vita, da Modugno (‘O caffè), passando da Pino Daniele (‘Na tazzulella ‘e cafè) ma pure un poeta come De Andre genovese, napoletano per elezione, scrive la deliziosa Don Raffaè. Goldoni con La bottega del caffè rende un doveroso omaggio all’arabica miscela mentre una scia letteraria carica di humor arriva sino a Eduardo De Filippo, Riccardo Pazzaglia e Stefano Benni. Francisco de Zurbaran nel 1633 dipinge la straordinaria natura morta con la tazzina di caffè che abbiamo assunto come nostro logo, pittori di ogni nazione dall’inglese Hogart, ai francesi Manet, Renoir, Bonnard, Cezanne, agli italiani Lega, Zandomeneghi e Guttuso non perdono occasione per inserire nei loro immaginario pittorico tazzine di caffè.
Ma solo a Napoli il caffè è parte integrante di un tessuto sociale, il caffè consumato in quella città potrebbe sostituirsi ad un torrentello caldo e profumato che assolve a molteplici funzioni: svegliare la mattina, chiudere il pranzo e la cena, salutare un incontro, una visita, od anche la conclusione di un affare. Nella città partenopea pizza, mozzarelle e sfogliatelle sono sempre presenti come certezze rassicuranti, ma il caffè è un bisogno costante in ogni momento della giornata, dolcemente s’insinua come compagno fedele e inalienabile.
In scena da giovedì 4 a sabato 6 novembre ore 21.
BIGLIETTI
intero 12,00 Euro
ridotto 10,00 Euro
giovani 8,00 Euro
GIFT CARD 78,00 Euro (10 ingressi)
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Teatro Tor Bella Monaca
06/2010579 (dalle 10:30 alle 19:30)
promozione@teatrotorbellamonaca.it
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