SALUTE e MEDICINA
Comunicato Stampa

Avanade tra gli sponsor della ricerca 2013 dell’Osservatorio ICT in Sanità promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano

10/05/13

Il convegno, tenutosi il 7 maggio, ha reso noti i dati relativi al rapporto tra tecnologia e sanità, spiegando perché la digitalizzazione rappresenta la chiave della sostenibilità economica del sistema sanitario italiano.

Avanade, società globale di soluzioni tecnologiche e servizi informatici per le aziende, ha partecipato in qualità di sponsor al convegno “ICT in Sanità: perché il digitale non rimanga solo in agenda”, organizzato dall’Osservatorio ICT in Sanità, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano.

L’evento è stato l’occasione per rendere noti i risultati della ricerca 2013 realizzata dall’Osservatorio ICT con il patrocinio di numerose associazioni di categoria e con il supporto di diverse aziende del comparto tecnologico, tra cui appunto Avanade. L’indagine ha coinvolto 1.064 dottori di Medici Generale e 1.001 cittadini provenienti da 10 regioni italiane.

La ricerca ha analizzato 9 ambiti di innovazione:

i servizi digitali al cittadino, che risultano utilizzati ancora in maniera parziale con solo il 53% di prenotazioni effettuate via telefono e il 7% via web;
i sistemi di gestione documentale e la conservazione sostitutiva che evidenziano una bassa percentuale per quanto riguarda la produzione e la firma digitale dei referti (30%);
la cartella clinica elettronica adottata solo nel 21% dei casi;
la soluzione informatizzata dei farmaci che viene effettuata su tutte le fasi del processo di farmacoterapia solo dal 17% del campione;
i sistemi di Business Intelligence e Clinical Governance piuttosto diffusi anche se le funzionalità più complesse sono presenti in meno di un terzo delle strutture;
la Mobile Health ,considerata solo dal 18% delle strutture, che consente l’utilizzo di dispositivi personali per scopi aziendali contro il 46% che non ammette questa possibilità;
le soluzioni per la medicina sul territorio e l’assistenza domiciliare risultano ancora poco diffuse;
il cloud computing e la virtualizzazione vengono adottate solo dal 40% delle aziende del campione;
i sistemi di front-end risultano presenti solo in alcuni reparti/presidi e non consentono di supportare in modo accurato il percorso del paziente all’interno della struttura.

A fronte di questi dati, l’Osservatorio ICT in Sanità stima che se il sistema sanitario adottasse e utilizzasse in maniera efficiente le soluzioni ICT in ciascuno dei suddetti ambiti di innovazione digitale, il risparmio previsto per strutture ospedaliere e cittadini sarebbe rispettivamente di 6,8 milioni di euro e 7,6 milioni di euro l’anno.[1]

“Dai dati della ricerca emerge che vi è ancora un ampio spazio di miglioramento in ambito tecnologico per quanto riguarda il settore healthcare in Italia, spesso considerato poco innovativo dal punto di vista del servizio offerto ai cittadini”, ha dichiarato Mauro Dell’Olmo, Responsabile Settore Sanità di Avanade Italy. “Avanade crede molto nelle potenzialità di questo settore e ritiene di poter metter la propria capacità innovativa e tecnologica al servizio di queste realtà, affinché la modernizzazione delle strutture venga percepita e accettata come un investimento necessario nei confronti dei cittadini e quindi del Paese”.

[1] Ricerca 2013 - Osservatorio ICT in Sanità, promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano



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