Arnica Montana: una pianta magica
L’arnica montana è un’erba medicinale della famiglia delle Asteraceae dai fiori giallo-arancio che sboccia tra luglio e agosto nei pascoli di alta montagna. In particolare nelle zone montuose della Russia meridionale, dell’Europa centrale e nelle aree temperate del Nord America. In Italia, la si trova sulle Alpi del Trentino, nel Parco Nazionale dello Stelvio e sulle Dolomiti.
L’arnica rappresenta un’ottima soluzione per chi non tollera il dolore e vuole evitare gli effetti collaterali causati dai comuni farmaci antidolorifici. La conoscenza dell’arnica è secolare, tanto che un tempo era utilizzata per trattare il mal di gola e scacciare la febbre, non solo attraverso radici e fiori, ma anche il rizoma, oggi presente anche in ambito fitoterapico. Nei tempi antichi l’Arnica (Arnica montana) era considerata una pianta magica, legata al Sole. Secondo alcune leggende nordiche era in grado di scacciare demoni e mostri. Veniva raccolta durante il solstizio d'estate e usata per comporre mazzolini di fiori che venivano sistemati agli angoli dei campi per ringraziare lo spirito del mais affinché garantisse un buon raccolto.
Questa pianta erbacea è stata usata per secoli per le sue numerose proprietà curative: i primi a notare le sue potenzialità in campo terapeutico furono dei pastori che si resero conto che le capre, dopo essere cadute o inciampate, si arrampicavano sulle montagne alla ricerca dei suoi fiori, e miglioravano dopo averli mangiati.
Anche Ildegarda di Bingen la utilizzava e la consigliava abitualmente: la religiosa, esperta di piante medicinali, indicava di tenerla vicino quando si va a dormire. La sola presenza della pianta fresca, infatti, è in grado di donare alla persona un sonno tranquillo e senza incubi. Nei suoi manuali sulle proprietà curative delle piante Ildegarda chiamava l'Arnica "Wolfsgelena" in riferimento a una malattia della pelle chiamata "Wolff", i cui sintomi miglioravano dopo l'applicazione topica.
Eppure, le prime descrizioni delle proprietà medicamentose dell’Arnica nei ricettari e nei testi di medicina risalgono solo al XV secolo. Ciò probabilmente era dovuto al fatto che cresce in alta montagna e non è facile da trovare. Ma anche al fatto che la pianta e le radici hanno proprietà starnutatorie che hanno fatto pensare che la pianta potesse essere pericolosa per la salute.
Nonostante ciò, il suo uso si diffuse in fretta: i benefici erano talmente visibili che presto la pianta fu soprannominata Panacea lapsorum, ovvero “toccasana dei caduti”. Uno degli usi più diffusi che ne veniva fatto era ed è tuttora legato a incidenti ed eventi traumatici. In questi casi un uso tempestivo di un unguento, un oleolito o una pomata all'Arnica, spalmata sulla zona lesa, permette di prevenire e curare in fretta contusioni e lussazioni.
I PRINCIPI ATTIVI
La sua azione antinfiammatoria è dovuta ai componenti chimici contenuti in questa erba medicinale: le sostanze amare, come i lattoni sesquiterpenici, in particolare l’elenalina, in grado di modificare l’azione delle cellule immunitarie; gli oli essenziali che stimolano l’irrorazione sanguigna dalle proprietà disinfettanti e i tannini. I principi attivi contenuti nell'arnica (flavonoidi, triterpeni, lattoni sesquiterpenici come l'elenalina e olio essenziale, polifenoli, tannini, cumarine, poliacetileni, xantofille) le conferiscono proprietà antinfiammatorie, antimicrobiche, antidolorifiche ed esercitano un'azione stimolante per la circolazione.
Ma attenzione, questa pianta deve essere utilizzata solo per via esterna. L'uso interno, infatti, è stato abbandonato perché l'assunzione di arnica in dosi medicinali può scatenare irritazioni gastriche e altri effetti collaterali, e attualmente le cure per via orale sono a base di diluizioni omeopatiche del rimedio.
PROPRIETÀ E BENEFICI DELL’ARNICA
L’arnica contiene delle sostanze capaci di eliminare i batteri e rafforzare il sistema immunitario, oltre ad avere effetti antinfiammatori e antidolorifici. Somministrata in gel, l’arnica è adatta per favorire la cicatrizzazione delle ferite, di traumi, contusioni ed ematomi, dando sollievo al dolore e diminuendo il gonfiore. L’arnica in pomata è un valido rimedio anche contro le infiammazioni di bocca e gola, contro le punture di insetto, i foruncoli, le flebiti, la febbre e può costituire un tonico del sistema nervoso cerebrale. L’unguento è stato utilizzato anche nel trattamento del Fuoco di Sant’Antonio.
Oltre a ridurre il dolore dovuto a traumi quali urti e cadute, l'arnica favorisce anche il riassorbimento dei lividi. Inoltre ad alcune delle sostanze presenti al suo interno è stata attribuita la capacità di stimolare l'attività cardiaca, di alleviare il dolore tipico dell'angina pectoris e di contrastare i cali di pressione associati a variazioni meteorologiche.
L’arnica avrebbe benefici, inoltre, nei seguenti casi:
• Lividi e contusioni;
• Strappi muscolari;
• Contratture, slogature e distorsioni;
• Flebiti superficiali;
• Artrosi;
• Antibatterica;
• Riduzione di afte, gengiviti e dolori oro-dentali.
GRAZIE ALLE SUE PROPRIETÀ, L'ARNICA PUÒ ESSERE UTILIZZATA PER:
• RIDURRE IL GONFIORE, dovuto a traumi, cadute e incidenti. Aiuta inoltre ad alleviare fastidio, dolore e gonfiore dovuto a punture di zanzare, api o vespe;
• ALLEVIARE I LIVIDI e aiutare l'ematoma o l'edema a essere riassorbito più in fretta. In alcuni casi si è dimostrata utile per riassorbire gli edemi nel post operatorio, in seguito a intervento al ginocchio, e (soprattutto nel caso dell'Arnica omeopatica) per ridurre il dolore in seguito a esportazione delle tonsille. Una pomata al 20% di Arnica, applicata due volte al giorno, ha aiutato anche a ridurre più in fretta gli ematomi causati da intervento laser;
• ALLEVIARE LE DISTORSIONI. Tale condizione, che può essere comune negli sportivi ma anche in chi fa una vita più sedentaria, in seguito a movimento sbagliato, è causata da strappo o allungamento di un legamento, le fibre che collegano le ossa fra di loro e mantengono le articolazioni in posizione;
• DIMINUIRE IL DOLORE MUSCOLARE. Non è un caso che l'Arnica sia il rimedio per eccellenza degli sportivi, che possono usarla più volte al giorno, in caso di traumi durante gli allenamenti. Un massaggio prima dell’attività sportiva a base di Arnica aiuta a riscaldare i muscoli e a prevenire gli strappi. Usato dopo l’allenamento è invece utile per evitare le contratture. Uno studio pubblicato sull'"European Journal of Sport and Science", ha rilevato che i partecipanti che hanno utilizzato l'Arnica facendo dei massaggi sulla parte interessata hanno sperimentato meno indolenzimento muscolare e dolore 72 ore dopo un intenso esercizio fisico. Può anche essere utilizzata per massaggi decontratturanti al collo, alla schiena, ai tendini e alle articolazioni in generale, sia che si faccia sport o meno;
• CONTRASTARE L'ARTROSI. L'artrosi è una malattia causata da logoramento delle cartilagini (il tessuto protettivo alle estremità delle ossa) dell'articolazione, causando dolore e gonfiore. L'Arnica si è dimostrata efficace proprio nel trattamento del dolore infiammatorio di tale malattia;
• ALLEVIARE LE AFFEZIONI DELLA PELLE. L'olio di Arnica può essere utile nei casi di: eczema, psoriasi e rosacea. È infatti ricco di antiossidanti che possono aiutare a ridurre i segni dell'invecchiamento abbassando lo stress ossidativo della pelle. Nei neonati la polvere della pianta, dall'effetto lenitivo, aiuta la pelle intorno all'ombelico a rimarginare correttamente;
• STIMOLARE LA CRESCITA DEI CAPELLI. Gli estratti della pianta sono utilizzati in prodotti per la cura dei capelli, come shampoo, balsamo, maschere e spray proprio perché favorisce la crescita dei capelli nutrendo il cuoio capelluto. Le sue proprietà vasodilatatrici possono stimolare i follicoli piliferi e favorire la crescita di capelli sani.
CONTROINDICAZIONI
L’arnica non si utilizza in fitoterapia per via interna essendo cardiotossica ed è per ciò che viene usata solamente esternamente su pelle integra. In omeopatia, invece, il medicinale risulta sicuro ed efficace per via interna a qualsiasi età. Si consiglia di evitare l’uso dell’arnica in caso di gravidanza e di consultare il medico prima di un’eventuale assunzione. L’utilizzo prolungato di arnica non è consigliato, perché può portare ad irritazioni della pelle ed è assolutamente da evitare su ulcere e ferite aperte.
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