Al Teatro della Regina di Cattolica Franco Branciaroli protagonista di" Sior Todero Brontolon" di Carlo Goldoni
Carlo Goldoni artista senza tempo. Lo spettacolo sarà in scena al Teatro delle Muse di Ancona dal 13 al 16 Marzo 2025.
Al Teatro della Regina di Cattolica Franco Branciaroli protagonista di" Sior Todero Brontolon" di Carlo Goldoni. La drammaturgia è di Piermario Vescovo, in scena con Franco Branciaroli sono Piergiorgio Fasolo, Alessandro Albertin, Maria Grazia Plos, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Valentina Violo, Emanuele Fortunati, Andrea Germani, Roberta Colacino in collaborazione con I Piccoli di Podrecca, la regia è di Paolo Valerio, le scene di Marta Crisolini Malatesta, i costumi di Stefano Nicolao, le luci di Gigi Saccomandi, musiche di Antonio Di Pofi, movimenti di scena di Monica Codena, la produzione è Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro de gli Incamminati, Centro Teatrale Bresciano.
"Quale maggior disgrazia per un uomo, che rendersi l’odio del pubblico, il flagello della famiglia, il ridicolo della servitù? Eppure non è il mio Todero un carattere immaginario. Purtroppo vi sono al mondo di quelli che lo somigliano; e in tempo che rappresentavasi questa commedia, intesi nominare più e più originali, dai quali credevano ch’io lo avessi copiato”: queste le riflessioni di Goldoni in “L’autore a chi legge”.
Sior Todero risponde – come carattere – al modello dei rusteghi, ma dei quattro burberi veneziani perde qualsiasi accento bonario. La trama lo vuole avaro, imperioso, irritante con la servitù, opprimente con il figlio e la nipote, diffidente e permaloso verso il mondo. Sembrerebbe impossibile empatizzare con una simile figura. Eppure, il capolavoro di Goldoni – e la figura di Todero, scritta in modo magistrale – sono stati molto ambiti dai teatri e dai più grandi attori, da Cesco Baseggio, a Giulio Bosetti, a Gastone Moschin. Ora questo indifendibile “brontolòn” attira un maestro del palcoscenico contemporaneo come Franco Branciaroli, che – diretto da Paolo Valerio – ne offrirà una nuova straordinaria e inaspettata interpretazione.
Ora, dopo l’originale interpretazione di Shylock nel Mercante di Venezia shakespeariano, Paolo Valerio e Franco Branciaroli stupiscono ancora con la rilettura di questo classico del teatro italiano, che molto ancora può suggerire alla sensibilità contemporanea. Così che, oltre alla figura di un protagonista tanto imponente e attrattiva, emerge il ruolo sottile e risolutivo che Goldoni affida al mondo femminile, l’unico che nello sviluppo drammaturgico appare pienamente positivo. Così che solo l’alleanza fra la coraggiosa nuora del vecchio avaro e l’intelligente vedova Fortunata salveranno la giovane Zanetta da un matrimonio impostole per mero interesse, riconsegnandola all’amore generoso e vero in un finale che supera il tempo.
Scrive ancora Goldoni nella prefazione per l'edizione a stampa:
"Tutta la morale di questa Commedia consiste nell'esposizione di un carattere odioso, affinché se ne correggano quelli che si trovano, per loro disgrazia, da questa malattia attaccati. Non è il mio Todero un carattere immaginario. Pur troppo vi sono al mondo di quelli che lo somigliano; e in tempo che rappresentavasi questa Commedia, intesi nominare più e più originali, dai quali credevano ch'io lo avessi copiato. Dio mi guardi da esporre in pubblico il difetto di chi che sia in particolare; ma in verità, quando scorgo tai caratteri odiosi, faccio forza a me stesso, e vi vuole tutto quel principio di onestà che mi sono prefisso, per risparmiar loro quel ridicolo che si danno da se medesimi".
Come alcuni interpreti di Goldoni suggeriscono, qui l'autore sembra prendere le distanze da quella Venezia (ormai in mano ai mercanti) miope e venale che gli aveva negato una pensione vitalizia in quanto "soggetto non non impegnato in attività utili".
Così che Goldoni rovescia alla fine tutto questo, proponendosi quale artista eterno, cosa che, in scena, la drammaturgia di Piermario Vescovo, la regia di Paolo Valerio e la prova mirabile di Franco Branciaroli e di tutto il cast degli attori, accompagnano e assecondano con grande forza.
Lo spettacolo sarà in scena al Teatro delle Muse di Ancona dal 13 al 16 Marzo 2025
"Sior Todero Brontolon"
di Carlo Goldoni
drammaturgia di Piermario Vescovo
con Franco Branciaroli
e con Piergiorgio Fasolo, Alessandro Albertin, Maria Grazia Plos, Ester Galazzi, Riccardo Maranzana, Valentina Violo, Emanuele Fortunati, Andrea Germani, Roberta Colacino
in collaborazione con I Piccoli di Podrecca
regia di Paolo Valerio
scene di Marta Crisolini Malatesta
costumi di Stefano Nicolao
luci di Gigi Saccomandi
musiche di Antonio Di Pofi
movimenti di scena di Monica Codena
produzione: Teatro Stabile del Friuli Venezia Giulia, Teatro de gli Incamminati, Centro Teatrale Bresciano