68° Campaccio, vince Nadia Battocletti che riporta l’Italia sul podio Al maschile vittoria dell’etiope Telahun Bekele
Pioggia e fango, in pieno stile Campaccio, vittoria dell’azzurra olimpica Nadia Battocletti La gara maschile incorona Telahun Haile Bekele In 2mila per la festa del Campaccio
SAN GIORGIO SU LEGNANO (MI) – La pioggia ed il fango ci sono stati e hanno creato la cornice perfetta per un Campaccio con i fiocchi, un’edizione da ricordare. Si potrebbe dire Campaccio bagnato, Campaccio fortunato, pensando alla performance dell’azzurra Nadia Battocletti (Fiamme Azzurre) che dopo trentuno anni ha fatto sventolare la bandiera italiana sul gradino più alto del podio, non accadeva dal 1994 con il successo di Silvia Sommaggio. Gara maschile emozionante, che ha visto l’etiope Telahun Bekele stampare la sua T sui sentieri del Campaccio.
Gara femminile
Pronostico rispettato in pieno, l’azzurra Nadia Battocletti, dopo un anno di successi straordinari nei quali si annovera la medaglia d’argento olimpica sui 10000m, le due medaglie d’oro agli europei di Roma nei 5000m e 10000m oltre all’oro di campionessa europea di cross, chiude i conti con il Campaccio dell’ultima edizione, quando, a causa di un malessere che l’aveva accompagnata nell’ultima settimana di gara, si era dovuta accontentare del secondo posto.
Altra edizione, altra storia, questa volta Nadia scrive il suo nome nel fango del Campaccio, lo fa con agilità, con eleganza, staccando sin da subito le avversarie che pure hanno tentato di rispondere all’attacco. Ci ha provato la finlandese Susanna Saapunki (Us Malonno), che si è poi dovuta arrendere anche al jolly giocato dall’altra azzurra Elisa Palmero (CS Esercito), anche lei, sulla scia di Nadia, ha difeso i colori nazionali conquistando il secondo posto. Traguardo e vittoria in 21’14” per Nadia Battocletti.
“Oggi mi sembrava di essere tornata alle gare che facevo da ragazzina, con il clima piovoso e freddo, che però è ciò che preferisco e ha il suo grande fascino nelle corse campestri – fa sapere Nadia Battocletti dopo la gara - Questo Campaccio con le variazioni di percorso di questa edizione è stato ancora più tecnico, un livello di difficoltà più alto che lo ha reso ancora più divertente. Un onore aver fatto vinto questa meravigliosa gara, lo scorso anno c’ero andata vicinissima, mi piace che il pubblico si sia divertito così come io stessa grazie al tifo su tutto il percorso”.
Nadia da sempre porta il Campaccio Cross nel cuore: “Il Campaccio è la gara di famiglia perché tra me e mio papà Giuliano, che ha partecipato tante volte, possiamo mettere insieme tanti traguardi. Venivo con lui quando gareggiava ed io ero bambina e poi dal 2013 in poi ho gareggiato tutti gli anni. Nel 2024 il Campaccio mi ha portato fortuna, tanto da vincere l’argento olimpico e tante altre medaglie. Nei miei sogni di questo 2025 metto al primo posto la salute, perché negli ultimi tempi è stata un po’ traballante, deciderò insieme al mio staff e a mio papà, che è anche il mio coach, le gare da fare. L’obiettivo più grande sono i campionati del mondo a settembre a Tokyo”.
Piazza d’onore per Elisa Palmero con il crono di 21’58”, mentre terza sul gradino più basso del podio finisce la finlandese Saapunki, che cede sul finale e chiude in 22’08”.
Gara maschile
Con le emozioni della vittoria di Nadia ancora a fior di pelle, è partita la competizione maschile con le stelle internazionali. Una gara totalmente diversa, in dieci a sgomitare nei primi tre giri, tutti insieme, spalla a spalla, ciascuno con la propria voglia di staccarsi per mettersi in mostra e ricevere quel plauso che ancora echeggiava nell’aria. Nel gruppo di testa, con gli attesi Telahun Bekele, Matthew Kipkoech Kipruto, Celestin Ndikumana, Emile Hafashimana e Mohamed Amin Jhinaoui, anche l’azzurro Iliass Aouani, che aveva dichiarato di voler vivere da protagonista questa edizione del Campaccio. L’orgoglio nazionale è stato difeso anche da altri due azzurri, Pasquale Selvarolo e Luca Alfieri. E’ al terzo giro che il distacco si può cominciare a misurare in secondi, quando Bekele, Kipkoech e Ndikumana aggiungono un tocco di classe alla loro cavalcata, staccando gli altri, con Aouani nel gruppo di inseguitori a sette secondi.
Il quarto giro è quello della consacrazione per Bekele, un vero e proprio cambio di passo che lo porta a guadagnare ben cinque secondi su Ndikumana, unico inseguitore a poter ancora sognare di ribaltare un risultato che sembra ormai consolidato, in una classifica che vede Aoauni in sesta posizione, ma a 32 secondi di distacco.
Il finale è annunciato dalla cavalcata dell’etiope Bekele Haile Telahun e dal consueto gesto che lo accompagna nelle vittorie, tracciare una T con la mano destra ed il braccio sinistro, come aveva già fatto pochi giorni fa alla BoClassic. Anche per lui un crono che non ha lasciato scampo, 31’32”, ben 28 secondi di vantaggio sul burundese Celestin Ndikumana, secondo in 31’50”, a sua volta ben avvantaggiato rispetto all’ugandese Oscar Chelimo, terzo in 32’09”. Gli azzurri ci sono e fanno capolino con settima, ottava e nona posizione, rispettivamente per Iliass Aouani (GS Fiamme Azzurre), in 32’27”, Luca Alfieri (Atl. Casone Noceto), bravissimo a risalire dalla decima posizione, in 32’40” e Pasquale Selvarolo (GS Fiamme Azzurre) in 32’49”.
Le altre gare
Mattinata di sfide per tutte le età, gare che si sono susseguite per soddisfare la voglia degli amanti del Campaccio di provare questo nuovo percorso a cui la pioggia e la possibilità di scivolare hanno aggiunto quel gusto unico e inimitabile Classifiche complete – QUI
Prossimo appuntamento
Sui prati del Campaccio ancora spettacolo domenica prossima 12 gennaio, a partire dalle 9.30, quando si svolgeranno i Campionati Regionali CSI Lombardia (tutte le categorie, gare Open per tesserati FIDAL).