1836: ecco il Muraglione che unisce. La nuova Strada Provinciale di Romagna
Il 9 novembre 2019, nel palazzo comunale di Dicomano si terrà un convegno e una mostra storico-fotografica che ricostruisce la storia della Strada Provinciale di Romagna, l'attuale Strada Statale n. 67 che unisce i due mari, il Tirreno e l'Adriatico.
L'evento è nato con l'intento di illustrare la costruzione di questa via di comunicazione per sottolineare l'importanza di questo asse viario sia per connettere la Romagna Toscana alla capitale, Firenze, sia per collegare il Mar Tirreno al Mar Adriatico.
Viene ripercorsa la storia della sua realizzazione pensata dal granduca Pietro Leopoldo e costruita dall'ingegnere granducale Alessandro Manetti sotto Leopoldo II in soli quattro anni: dal 1832 al 1836, superando le grosse difficoltà, all'epoca, di valicare i contrafforti appenninici.
La manifestazione è organizzata dai Comitati per il Risorgimento Mugello-Valdisieve, Fiorentino e della Romagna Toscana, con il patrocinio dei Comuni di Dicomano, Rufina e San Godenzo, del Coordinamento Nazionale Associazioni Risorgimentali e dell'Accademia degli Incamminati di Modigliana che ha promosso il restauro della lapide posta sul muro a vela al Passo del Muraglione con il contributo dei cittadini di Romagna e Toscana.
In particolare, il Comune di Dicomano è stato il più importante promotore di questa iniziativa finanziando e approvando il progetto e mettendo a disposizione i locali.
Il convegno si aprirà con i saluti di Fiammetta Capirossi del Consiglio Regionale della Toscana, di Stefano Passiatore sindaco di Dicomano, Emanuele Piani sindaco di San Godenzo, Giancallisto Mazzolini dell'Accademia degli Incamminati e di Fabio Bertini del Coordinamento Toscano dei Comitati Risorgimentali.
I relatori sono: l'arch. Esther Diana direttore del Centro di documentazione per la storia dell'assistenza e della sanità, la prof.ssa Giuseppina Carla Rombi dell'Università di Firenze, il prof. Andrea Giuntini dell'Università di Modena, che affronteranno l'argomento dai diversi punti di vista storici, sociali ed economici.
La mostra - che proseguirà fino all'8 dicembre - è composta da più di ottanta fotografie di grande formato che riproducono carte geografiche, immagini e documenti originali dell'epoca, molti dei quali tuttora inediti e ritrovati dopo un lungo e paziente lavoro d'archivio a cura di Pier Luigi Farolfi e Susanna Rontani che ha curato anche l'organizzazione di tutta la manifestazione.
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