12. Uscire dalla crisi mondiale: chiamata per l'Arte
Pubblichiamo l’intervento on line di Stefano Armellin per l’assemblea generale del mondo dell’arte contemporanea convocata da www.amaci.org sabato 29 settembre 2012 dalle ore 12 alle ore 18 in Roma Capitale nella Piazza del MAXXI.
Buon pomeriggio a tutti, sono Stefano Armellin l’Autore di The Opera Collection che ritengo sia dal 1983, la maggiore innovazione dell’arte contemporanea internaziona-le, se qualcuno fra i presenti può smentirmi lo ringrazio. Farò un passo indietro, ma oggi siamo tutti chiamati a fare un passo avanti. A pensare in grande. Ad aumentare la nostra capacità di visione.
Può fare qualcosa il Ministro Lorenzo Ornaghi ? è sicuramente una brava persona, onesta, seria, preparata, ma con la forma mentale del docente che spiega bene la le-zione in aula, mentre per risolvere i drammatici problemi dei Beni Culturali italiani, (vi scrivo da Pompei Scavi), serve possedere la visione dell’aula del Mondo. In pratica non possiamo chiedere ad Ornaghi di fare il Bolt della situazione non è il suo ruolo.
Piuttosto è fondamentale la sinergia fra ministeri, Corrado Passera è un valido sup-porto per Lorenzo Ornaghi, ha una visione, delle idee, e lo sviluppo economico in Italia è giusto che vada di pari passo con lo sviluppo culturale. Ma veniamo a noi : AMACI rappresenta 27 illustri enti museali italiani che insieme, in un anno, raccol-gono meno visitatori di Pompei Scavi, un sito che crolla quotidianamente e che viene sfruttato al 5% del suo effettivo potenziale. I magnifici 27 fra i quali il MAXXI che ospita questo evento, non sono privi di competenze, di opere di valore, e di pubblico pagante, eppure non basta. Non basta perché i magnifici 27 non sono sufficienti esposti al pubblico del Mondo.
Pompei Scavi è un successo per certi versi enigmatico, la vicina Ercolano è sì più piccola, ma raggiunge solo una piccola quota dei visitatori internazionali per l’80% che amano Pompei Scavi. Vengono a Pompei perché sono innamorati di Pompei, come lo sono di Sorrento, Amalfi, Capri, Venezia. Ad Ercolano è stato affiancato il Museo Archeologico Virtuale MAV che non ha il successo sperato, eppure si trova a cento metri dagli Scavi; succede perchè il carisma del successo di pubblico non può essere travasato come vino da una damigiana all’altra.
Il pubblico va a visitare quel museo, quel sito, perché vuole andare proprio lì e tutto il resto non è di suo interesse. E’ un risultato difficile da ottenere da zero anche con il migliore marketing; l’esperienza fallimentare del MADRE a Napoli la conoscete tutti. Eppure lì dentro c’erano artisti di fama internazionale. Motivo ? l’Arte non si può imporre al pubblico del Mondo, il prodotto artistico si offre sperando, come in un Amore, che venga accolto dal cuore dell’amato pubblico. A Pompei Scavi il pubblico torna perché si sente amato da quelle pietre, gli antichi romani, e noi oggi siamo a Roma, dimostrano di riuscire a comunicare a distanza; e ancora oggi sono in grado di produrre un richiamo, una aggregazione, una trasmissione di senso un successo autentico.
Non è la nostra una crisi che si possa risolvere in un singolo incontro, però pos-siamo prendere l’impegno di fare di più nella prossima Giornata del Contemporaneo che sarà sabato 6 ottobre 2012, proprio a ridosso dell’apertura dell’Anno della Fede.
Oggi siamo qui a sette chilometri dai Musei Vaticani che si sviluppano all’interno per sette chilometri, accanto alla Santa Fabbrica di San Pietro. Nonostante gli scandali amministrativi e maggiordomi vari, ogni giorno nella Cappella Sistina per Mi-chelangelo passano ventimila visitatori paganti. Ogni giorno. Ma chi è il Michelangelo del nostro tempo ? non può essere più un singolo artista perché il Mondo è di-ventato troppo complesso. Oggi l’artista universale si potrebbe chiamare Apple, Mi-crosoft, Google… il futuro sarà sempre più verso l’integrazione fra arte e tecnologia.
Stiamo assistendo ad una definizione delle immagini in HD sempre più sofisticata, la UTET in questa direzione ha già fatto qualcosa, la FMR non ha ancora preso una decisione precisa a riguardo, e la TRECCANI aspetta, non so chi aspetta, oggi è fa-cile perdere i treni, pensate che treno ha perso la Kodak che aveva inventato la prima fotocamera digitale al Mondo. E’ andata in bancarotta la Kodak e noi ci lamentiamo ?
San Francesco insegna agli artisti che per ottenere il massimo devono accontentarsi del minimo, e se guadagneranno qualcosa dovranno darlo ai poveri, ma quanti sono gli artisti oggi che seguono San Francesco ? consentitemi la provocazione, nello stesso giorno della Giornata del Contemporaneo, ad Assisi ci sarà un incontro significativo come preludio all’apertura dell’Anno della Fede.
La mia proposta è quella di recuperare il rapporto creativo con la Chiesa Cattolica come già auspicava Papa Paolo VI. Ho appena dedicato il Quadro Campo di Sangue ad Albino Luciani – Giovanni Paolo I per il centenario dalla nascita, i miei genitori l’hanno conosciuto da Vescovo di Vittorio Veneto; certo, non tutti gli artisti hanno profondi legami con la Chiesa Cattolica, ma in Europa le radici per tutti, sono radici cristiane, e, a mio avviso, trascurare questo aspetto ci fa affondare ancora di più nelle sabbie mobili della crisi.
Nel mio Blog quest’anno ho scritto una lettera aperta al Ministro Lorenzo Ornaghi : Pompei The Opera il crollo e la speranza, come potete constatare è molto attuale.
Non è solo una questione di soldi, il mio Capolavoro l’ho prodotto senza finanzia-menti, certamente la gestione di un Ente, e voi siete i magnifici 27, richiede, per farla breve, che i conti tornino. E il motivo principale di questo incontro è trovare subito la strada per far quadrare i conti.
Come alla Chiesa servono i Santi per non deviare dalla retta via, all’arte per progre-dire servono i Capolavori autentici e artisti di genio. Posso dirvi che va fatta meglio la selezione sia degli artisti sia dei dirigenti. Io stesso sono severo con le mie opere, quelle che non vanno bene le scarto. L’eccellenza oggi richiesta è far quadrare i conti a livello mondiale. Pensiamo in grande. Ho tracciato quest’estate le linee per un Forum mondiale per l’economia, consapevole che interi Popoli sono in difficoltà, e le loro difficoltà, sinceramente, sono più gravi delle nostre.
L’arte viziata, comoda, da salotto, non produce i Capolavori che ci servono per indi-care il futuro alle nuove generazioni.
Come italiani abbiamo tutti una responsabilità civica verso l’ambiente e la bellezza che in arte non coincide necessariamente con la perfetta esecuzione tecnica. Nella scuola si prepara il pubblico dei musei e del grande museo che è sì il Pianeta, ma soprattutto è la nostra Anima. La crisi esiste perché abbiamo trascurato di coltivare la nostra ricchezza interiore, la sensibilità al bello, la poesia e la visione innocente della vita. Ci troviamo con delle strutture eleganti e preziose come il MAXXI ma il terreno dell’Anima del pubblico è corrotto e debole, perciò non porta altro pubblico. Eppure ci sono istituzioni che insegnano come si costruisce e si governa il succes-so, penso al Louvre, al Metropolitan di New York ai Musei Vaticani, dove in qualche modo la visone innocente dell’Anima è trasmessa dai Capolavori al cuore del pub-blico. Finchè fra gli esseri umani e l’opera d’arte non s’innesca una relazione di senso, non si crea continuità visiva; percorso didattico, esperienza di crescita. In questo contesto il denaro è quel che deve essere, strumento, carburante per fare bene un servizio pubblico. E’ un mezzo per servire.
Nonostante i crolli e il personale carente, la fila alla biglietteria di Pompei Scavi è sempre presente, per quella curiosità che ha l’uomo, di cercare nel passato le solu-zioni per il futuro. Pompei Scavi, un successo prodotto da una tragedia. Questa crisi che i magnifici 27 vivono in prima persona, è oggi la tragedia che ci porterà domani ad un nuovo successo, perciò sono sicuro, che la prossima settimana, alla Giornata del Contemporaneo,inizierà la svolta che tutti attendiamo.
The Opera sta già facendo la sua parte.
Stefano Armellin
http://armellin.blogspot.com
Staff The Opera
Pompei, domenica 9 settembre 2012
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