Un 2015 in crescita per k.f.i. Grazie all’outsourcing dei servizi Di logistica in ambito gdo ed e-commerce
Dopo anni di stagnazione, nel 2015 il settore della Logistica, abbinato ai servizi di trasporto, ha registrato un’inversione di tendenza rilevando i primi segnali positivi grazie alla ripresa delle esportazioni favorite dal rafforzamento del dollaro nei confronti dell’Euro.
A beneficiare maggiormente di questa tendenza positiva sono state le società multinazionali o di grandi dimensioni (con fatturato oltre i 50 milioni di Euro) con una spiccata vocazione a servire le grandi aziende che necessitano di stoccare e spedire le merci. In particolare, la crescita del fatturato della Contract Logistic (logistica conto terzi) che ammonta a oltre 80 miliardi di Euro, fa emergere un trend positivo: stando alle stime, anche nel 2015 sono stati raggiunti 81 miliardi di Euro con un ulteriore incremento dello 0,9% rispetto all’anno precedente.
Nonostante il clima recessivo che ancora limita i consumi, e che riduce sensibilmente movimentazione e stoccaggio, nel 2015 si è notato un sempre maggiore ricorso delle aziende all'outsourcing dei servizi di logistica per ottimizzare il processo e creare valore, e questo anche grazie all’incremento significativo del mercato e-commerce. Le vendite online sono in costante crescita in Italia e per questo le aziende che operano nell’e-commerce sono impegnate a migliorare la customer experience per le vendite online e offline, tracciare le informazioni sulla merce lungo tutta la supply chain, gestire le operazioni di prelievo, spedizione e consegna dei prodotti. Gli acquisti su Internet richiedono quindi una gestione logistica ad elevata precisione, rapidità e puntualità, di conseguenza gli operatori devono essere attrezzati con tecnologie altamente innovative ma nel contempo semplici, funzionali ed efficaci.
Nel 2015 particolare vivacità si è riscontrata anche nei settori legati all’Automotive e al Food nei quali sono stati maggiormente pianificati gli investimenti IT e nell’automazione. Nell’anno appena concluso anche K.F.I. ha potuto beneficiare della parziale ripresa degli investimenti attraverso la fornitura di soluzioni integrate volte a migliorare l’efficienza ed i processi interni la logistica. Tale attività sono oggi indirizzate a cogliere una crescita sopra al 12%.
K.F.I. ha chiuso il 2015 con un fatturato da 22 milioni di €: questo grazie ad un ampliamento del proprio portafoglio prodotti che ormai contempla tutti i migliori marchi del mercato AUTO ID e soprattutto inserendo un’offerta omnicomprensiva proprio nella filosofia dell’outsourcing sia tecnico sia finanziario. In questo contesto, K.F.I., ha saputo interpretare il mercato e le sue esigenze, adattando la propria proposta ad una richiesta sempre più indirizzata a soluzioni e servizi.
K.F.I. fornisce ormai diversi clienti nel settore Retail e in particolare negli ultimi 10 anni si è concentrata sulla GDO dove sono stati realizzati in Italia più di 140 impianti con oltre 6.000 operatori coinvolti con i Sistemi Vocali in ambito logistico.
“Le crisi sono cicliche e in quasi 25 anni di attività abbiamo avuto modo di superarne diverse. Quest’ultima crisi, particolarmente lunga, caratterizzata da una forte stagnazione e progressiva riduzione dei consumi ci ha consentito di avviare una seria di riflessione innescando dei cambiamenti importanti in merito alla nostra ‘Mission’ sul mercato” dichiara Carlo Caserini, Presidente di K.F.I. “Il nostro obiettivo è quello di offrire ai nostri clienti non più singoli prodotti, legati a questo o quel fornitore, ma Soluzioni Integrate a valore facilmente misurabili in termini di ritorno dell’investimento. La nostra strategia è mirata a costruire una forte partnership con i nostri clienti nel lungo periodo integrandosi e partecipando alle loro attività per supportarne lo sviluppo e la crescita, consapevoli che all’interno della sua “supply chain” sussistono ancora aree di miglioramento notevoli”.
In ambito Food, K.F.I. sta sviluppando soluzioni per i prelievi della merce in negozio, con ordini via Web e ritiro direttamente sul punto vendita dal cliente, e sta valutando l’applicazione dei Sistemi Vocali per la gestione dell’inventario nel punto vendita.
In ambito Non Food invece si sono rivelate particolarmente interessanti le analisi del movimento dei clienti e del loro interesse all’interno del punto vendita. Ciò consente di analizzare in modo anonimo le abitudini e i comportamenti dei clienti fornendo al marketing informazioni preziose per indirizzare e valorizzare le scelte sui prodotti.
“Le abitudini di acquisto dei consumatori stanno cambiando sensibilmente. Questi mutamenti, che definirei non a torto “epocali,” introducono nuove complessità nei processi dei nostri clienti. Basti pensare ad esempio alla gestione della “Reverse Logistic” nel mondo dell’E-Commerce” continua Caserini. “Ecco perché da tempo abbiamo lasciato il classico approccio da ‘Hardware Vendor’, passando ad una modalità di vendita consulenziale, inserendo in azienda delle nuove figure professionali esperte nella ‘supply chain analisys’ e in grado di prendere in esame a 360° i processi da reingegnerizzare e proporre una soluzione completa”.