Comitato Difesa Consumatori: come trascorrere le vacanze senza fregature
Vacanze 2022: come viverle in sicurezza e come evitare fregature sugli affitti delle case in estate. Breve decalogo e importanti suggerimenti di natura legale del Comitato Difesa Consumatori.
Vacanze 2022: come viverle in sicurezza e come evitare fregature sugli affitti delle case in estate. I consigli del Comitato Difesa Consumatori.
Finalmente si è allentata la morsa della pandemia che da oltre due anni ha costretto tutti noi a poter usufruire delle ferie estive e quindi poter ritornare alle consuete abitudini che caratterizzava la vigilia dei mesi caldi estivi ma, attenzione, avverte il Comitato Difesa Consumatori . E se e’ pur vero che prenotare le vacanze online è facile e comodo, a volte è anche rischioso, ed è frequente imbattersi in fregature. come solitamente il Nostro Sodalizio ha modo di registrare ossia “case vacanza molto diverse dagli annunci online, appartamenti fatiscenti o vere e proprie case fantasma”. Insomma la truffa delle case vacanza fantasma è un grande classico che non passa mai di moda, insieme a quello di case bellissime sulle foto, con la spiaggia a due passi, che si rivelano essere poi vere e proprie catapecchie oppure sono state già affittate ad altri perché l’annuncio è stato pubblicato da un truffatore che ha incassato la caparra cancellando ogni traccia per un eventuale resa del maltolto.
Il prof. Pietro Vitelli responsabile del Comitato Difesa Consumatori sottolinea l’importanza e vivamente a saper usare la rete con la giusta diffidenza, ma allo stesso tempo approfittando delle opportunità che offre. Internet è lo strumento scelto per trovare la casa dalla stragrande maggioranza dei vacanzieri , soprattutto tramite siti o app specializzate diffidando dell’annuncio se:
• i prezzi sono stracciati: se l’affitto è molto più basso della media rispetto a quelli della zona inizia a dubitare e fate le verifiche;
• le foto della casa vacanza e del luogo di vacanza sono troppo belle: possono essere state prese da siti internet, quindi meglio chiederne altre, magari dall’esterno in cui si vede il numero civico, in modo da fare una verifica su Google Maps;
• la caparra viene chiesta con ricarica di una carta prepagata, un vaglia o attraverso agenzie di Money transfer (come Western Union o Money Gram): tutti mezzi che rendono difficile l’identificazione dell’intestatario, al contrario del bonifico che si appoggia a un conto corrente con un titolare;
• il proprietario non risponde mai al telefono.
Comitato Difesa Consumatori invita inoltre a fare attenzione nel momento in cui si prenota una casa vacanza suggerendo di:
• rimanere sempre all'interno della piattaforma ed evitare di gestire la trattativa utilizzando canali privati: in questo modo si rischia di perdere una serie di protezioni garantite dal circuito;
• consultare soprattutto i siti di annunci su cui si può anche prenotare, così avrete una forma di garanzia in più rispetto a chi si fa contattare solo via email o per telefono;
• leggere le recensioni lasciate dagli altri ospiti;
• chiedere al proprietario della casa vacanza un contratto di locazione firmato con tutti i suoi estremi, i dettagli della casa, il prezzo e tutti i servizi compresi (aria condizionata, luce, gas...);
• non cancellare email e sms con cui hai concordato i dettagli con chi vi affitta la casa;
• non pagare mai l’intero prezzo in anticipo e concorda una caparra non superiore al 25- 30% del totale.
Ricorda che la caparra è un anticipo del pagamento che può essere trattenuto dal proprietario della casa vacanza se annulli la prenotazione o non ti presenti, ma ti dà anche diritto, in caso di annullamento del contratto da parte del proprietario, a vederti restituito il doppio della cifra che hai sborsato come caparra. Fatti fare sempre la ricevuta chiedendola espressamente se il proprietario “si dimentica”.
E se una volta entrati in casa si riscontrano problemi cosa fare ?
• Meglio comunicare subito i difetti al proprietario o all’agenzia che te l’ha affittata e documentare il tutto con foto e video. Puoi chiedere una riduzione del canone d’affitto o la risoluzione del contratto e anche il risarcimento dei danni subìti, non solo economici (spese sostenute, giorni di vacanza persi), ma anche biologici (lo stress psicofisico che deriva dalla vacanza rovinata);
• far constatare subito al proprietario eventuali difetti (per esempio malfunzionamento dell’aria condizionata, pareti scrostate, rubinetti non funzionanti) prima o al momento della firma del contratto, chiedendo che provveda a porvi rimedio o comunque concordando una riduzione del canone tenuto conto delle condizioni dell’immobile;
• fai riportare sul contratto i difetti dell’immobile, in modo tale da non correre il rischio che, al termine della locazione, il proprietario chieda il pagamento di danni che in realtà esistevano già prima. Se non lo fai, si presume che la casa sia stata ricevuta in buono stato di manutenzione.
E per concludere il Comitato Difesa Consumatori accenna al funzionamento dei contratti di locazione turistica suggerendo che:
• è buona norma abitudinale riferita a tutti gli utenti che utilizzano le case per trascorrere le ferie o quant’altro che per farsi valere è importante avere stipulato un contratto scritto con il proprietario. Non bisogna mai dimenticare inoltre , che i contratti di locazione turistica sono validi sia se conclusi verbalmente sia per iscritto, ma come suole dirsi “verba volant, scripta manent”, perché solo così si ha una prova certa di quanto si è pattuito. Quindi, al telefono conviene limitarsi a un contatto informativo: poi, meglio mettere tutto nero su bianco anche via email, con un contratto scritto, firmato da entrambe le parti (devono essere registrati solo se superano i 30 giorni di permanenza).
Prof. Pietro VITELLI