Teatro: sbarca a Roma "PFF (piano, forte, forte)", la favola "viva" di Valentino Infuso, con Valentina Cidda
Il 27 dicembre al Teatro Lo Spazio
Una favola oscura, tenera, ironica, spietata, sanguigna. Una favola che prende vita in parole, musiche e movimento.
In scena una donna e un pianoforte. E anche, invisibili, personaggi evocati e plasmati con note, parole, gesti e silenzi. PFF (Pffffffffffff...), ovvero Piano Forte Forte, dissonata per corpo femminile e pianoforte di Valentino Infuso (testo e regia) con Valentina Cidda (musiche originali della medesima) è una favola oscura, tenera, ironica, spietata, sanguigna. Una favola che prende vita in parole, musiche e movimento. Andato in scena al Jazzit Fest di Feltre (Belluno) nel giugno scorso - dove ha ricevuto il Primo premio della giuria per la sezione Corti teatrali -, al Festival Mercantia di Certaldo (Firenze) a luglio, a Lucignano (Arezzo) a settembre, a Sorrento (Napoli) a novembre, lo spettacolo arriva finalmente a Roma, il 27 dicembre al Teatro Lo Spazio.
PFF è un soffio capace di far vibrare le viscere, un sospiro, una risata che trascina lontano, un rantolo, uno sfogo, un sorriso, un peto, un lamento, un sollievo; è racconto di donna, il racconto di un essere umano, è la storia di una vita o di tante vite. Un'opera inedita, dove corpo, parola e musica, composta appositamente ed eseguita dal vivo dall’attrice e performer stessa, vanno a creare una tela fisica e narrativa dalle innumerevoli sfumature.
La musica del pianoforte è il filo teso di un racconto fatto di ombre evanescenti tra memorie e fantasie; è un sussurro sagace che accompagna; il corpo è il canto sottile che insinua un grido silente frammentato, è la voce vorace di un monito segreto. PFF è una fiaba diversamente reale, è un sogno lucido reso vivo con sudore, con grazia e ancora sudore.
L’idea di questa favola nasce dalla profonda esigenza artistica di Valentina Cidda di raccontare la Vita attraverso una personale relazione con il pianoforte, una relazione viscerale con lo strumento difficile da spiegare... La geniale scrittura e la regia non lineare di Valentino Infuso hanno dato forma e vita a questa idea, resa vera, universalmente ed emotivamente coinvolgente.
Valentino Infuso: “La mia scrittura ha che fare con eventi e situazioni reali portati alle estreme conseguenze, pur attraverso il filtro della mia esperienza personale e delle mie visioni. E’ così che da una chiacchierata con Valentina su alcuni racconti di vita, propri e altrui, è partita la macchina biologica del racconto, materializzando nelle parole sensazioni umane e intimi stati dell'essere. La mia regia non può non tener conto del corpo psico-fisico emotivo dell'interprete così come lo scultore non può prescindere dal blocco di marmo o dal legno che usa per la propria creazione: comporre e dirigere e fissare in immagini sceniche concrete quel mondo impresso nelle parole con un attore piuttosto che con un altro darebbe esiti anche diametralmente opposti, e PFF è PFF proprio perché creato e vivente attraverso ciò che Valentina Cidda è, nel corpo, nella voce, nel sentire, nella musica. Nessun altro potrebbe interpretare questo testo ed incarnare questa regia. Lavorare con un altro interprete vorrebbe dire, per me, ricostruire un altro spettacolo”.
SAVE THE DATE:
Mercoledì 27 dicembre ore 20.30
Teatro Lo Spazio, Roma, via Locri 42
CONTATTI:
Compagnia Cidda-Infuso
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