Ragazzi che diventano lupi di mare per dare un senso alla vita
Contro l'abbandono scolastico salpa la vela della socialità
Ci sono viaggi e viaggi nella vita di ognuno di noi. Alcuni amano viaggiare per conoscere, per informarsi, per scoprire, altri lo fanno perché costretti dalla propria professione, altri per riconquistare la serenità, ma ce ne sono altri ancora che lo fanno per un “motivo sociale”. È quello che oggi cercherò di raccontarvi perché il progetto “Ragazzi in viaggio” è un itinerario introspettivo dedicato ai minori che, per mille ragioni, hanno deciso di lasciarsi andare, prima di tutto di lasciare la scuola e di avventurarsi verso un futuro senza ideali. È uno spaccato di società, un'esperienza di vita per far sì che ognuno possa acquisire sicurezza e comprendere che la vita è meravigliosa e, giorno dopo giorno, ci offre tante opportunità per assaporarla e comprenderla.
Il progetto è un viaggio sperimentale di 100 giorni in cui un gruppo di ragazzi dai 14 ai 18 anni saranno marinai, e skipper di loro stessi. Giovani che navigheranno, si divertiranno, esploreranno il mare su una barca a vela. Una sperimentazione con un obiettivo: combattere l’abbandono scolastico.
Si tratta di un'iniziativa selezionata e cofinanziata dall’impresa sociale “Con i Bambini” nell’ambito del Fondo per il contrasto alla povertà educativa minorile e coinvolge cinque regioni: Sicilia, Lazio, Lombardia, Sardegna, Campania.
Il tema è di estrema attualità ed è stato aggravato dalla prolungata fase di lockdown: In Italia il 13,5% dei giovani lascia la scuola prima del diploma e il 23,2% non è occupato né inserito in un percorso di formazione.
“La condivisione della vita in barca in navigazione sul Mar Tirreno permette ai ragazzi di sviluppare percorsi di consapevolezza, cambiamento e crescita particolarmente significativi. - spiegano dal board dell'Associazione - Un contesto, il mare, in cui sperimentare se stessi attraverso esperienze nuove e stimolanti. Il viaggio, il mare, la navigazione, l’educazione ambientale attraverso l’osservazione dell’ecosistema marino e l’educazione alla legalità con la visita ai luoghi simbolo della lotta alla mafia.
È un viaggio che di per sé ha del surreale, ma strutturato in modo che la vacanza venga vissuta tra coetanei che hanno una grande voglia di farsi conoscere e farsi notare, qui, sapranno rapportarsi con altre persone con le quali crescere e approntare dei percorsi di socialità.
L’offerta di “A Scuola per Mare” si articola in due proposte. I moduli residenziali (primaverile e autunnale), in mare, e il modulo sperimentale territoriale scuola popolare. Ogni modulo residenziale ha una durata di circa otto mesi ed è composto da una fase di pre-navigazione a cui seguirà una fase di navigazione, della durata di 100 giorni (modulo primaverile) o 85 giorni (modulo autunnale). Si completerà con una fase post, della durata di tre mesi, in cui i ragazzi vengono accompagnati al reinserimento in percorsi formativi, di orientamento e di avviamento al lavoro.
Vista l'attuale situazione di emergenza sanitaria, sono stati organizzati quattro moduli brevi con una settimana di navigazione ciascuno per gruppi di 5-8 ragazzi e un modulo di 50 giorni di mare a partire dal 7 settembre. Normalmente il modulo si svolge in un arco di tempo di circa otto mesi tra novembre e giugno ed è caratterizzato da una fase iniziale, della durata di due mesi, dedicata alla selezione dei ragazzi, agli incontri di conoscenza e di individuazione degli operatori referenti e alla definizione del Pei. Seguirà una seconda fase in cui si alterneranno periodi di viaggio (20 giorni di navigazione e 20 giorni di cammino) e periodi nella Scuola Popolare di Monza, dove i ragazzi verranno affiancati nella rielaborazione degli elementi emersi durante il viaggio e nel recupero di contenuti curriculari. Questa terminerà con gli esami di terza media e comunque con la fine dell’anno scolastico. Il modulo nel 2022 verrà replicato nel territorio di Sassari.