GASTRONOMIA
Comunicato Stampa

L’export dei vini italiani nel mondo

12/07/17

Secondo le stime della Coldiretti, nel 2016 l'export di vini italiani ha ottenuto importanti risultati, tanto che il vino Made in Italy ha conquistato la leadership mondiale nella produzione, diventando la prima voce dell’export agroalimentare nazionale italiano.

FotoIl settore enologico, pur con i suoi storici alti e bassi, è da sempre molto indicativo per il nostro Paese, ed i numeri dei rossi e bianchi italiani parlano di un fatturato sempre in crescita.

Secondo le ultime analisi della Coldiretti: ’Il vino Made in Italy ha conquistato nel 2016 la leadership mondiale nella produzione, con circa 50 milioni di ettolitri e ha aumentato del 3% il valore dell’export, raggiungendo il massimo storico di sempre: 5,6 miliardi.

Il vino dunque è nel 2016 è stata la prima voce dell’export agroalimentare nazionale italiano.
Un ruolo importante nella crescita del mercato enologico ha avuto la regione Veneto che si è confermata la principale regione produttrice seguita da Emilia, Romagna, Piemonte,

Secondo alcune stime la produzione di vino Made in Italy 2016 è rappresentata per oltre il 40% dai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e dai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), mentre il 30% spetta ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia, segue il restante 30% di vini da tavola.

L’export di vini italiani è cresciuto in Francia (+5%), Stati Uniti (+3%), Australia (+14%) e Spagna (+1%); dati che comprendono lo strabiliante risultato dello spumante italiano che, in Francia ha aumentato le vendite del +57%.
Ne risulta quindi che il vino Made in Italy consumato all’estero è addirittura superiore a quello bevuto in Italia.
Secondo i dati statistici analizzati dalla Coldiretti, gli Stati Uniti acquistano soprattutto il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Pinot Grigio, il Barolo e il Prosecco, mentre la Germania predilige Prosecco, Amarone della Valpolicella e al Collio.

La vendemmia 2016 - ricorda la Coldiretti – ha coinvolto 650mila ettari di vigne, dei quali ben 480mila Docg, Doc e Igt e oltre 200mila aziende vitivinicole. La ricaduta occupazionale riguarda sia per le persone impegnate direttamente in vigne, cantine e nella distribuzione commerciale, sia per quelle impiegate in attività connesse e di servizio. Il futuro dell’export vitivinicolo del Made in Italy deve essere sostenuto valorizzando le caratteristiche e la specificità del territorio, che rappresenta la vera ricchezza del nostro Paese.

Per offrire un punto di riferimento per gli importatori stranieri di vini è nato il progetto Vinitaltour, un network specializzato per la proposta di vini ricercati e vini di qualità, in grado di mettere in contatto direttamente il produttore con il rivenditore, accorciando in questo modo la filiera tradizionale.
L’organizzazione mira infatti alla promozione e rappresentanza della cultura, del turismo, dell'enogastronomia, dell’arte, del lifestyle e di tutto ciò che rappresenta l'eccellenza italiana nel mondo. Ideato dal Gruppo Editoriale Vannini talia Amica Mia mira a rappresentare le aziende e le realtà presenti sul territorio, aprendo relazioni e contatti verso nuovi mercati, per incrementare al contempo l’export del settore enogastronomico.

Vinitaltour contribuisce alla promozione del Made in Italy nel mondo promuovendo sul mercato internazionale vini autoctoni italiani - con vini bianchi, vini rossi, vini rosè e spumanti - valorizzandone i territori d’origine e le aziende produttrici. Forte della collaborazione con alcuni dei Consorzi nazionali di tutela dei vini italiani, Vinitaltur vuole dare un supporto tangibile alle aziende per presentare i loro vini e commercializzarli all’estero.

Esistono infatti innumerevoli cantine di produzione con piccoli vigneti italiani, che riscontrano difficoltà nell’esportazione di vino, a causa delle accise e delle innumerevoli normative vigenti sull’export di vini e prodotti enogastronomici.
Vinitaltour mette la propria esperienza e la propria conoscenza al servizio delle piccole medie aziende, che desiderano vendere i propri vini, stimolando l’interesse di un pubblico internazionale di addetti del settore.
Visita il sito o contattaci per saperne di più sulla prossima guida per importatori in uscita in autunno 2017.



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