Il biologico mette d’accordo il mondo politico: legge sull’agricoltura biologica approvata in modo bipartisan al Senato
Assobio esprime soddisfazione e ringrazia le forze politiche
Oggi il mondo politico si è unito per sostenere il primato dell’agricoltura biologica. L’Italia è leader in Europa per numero di operatori, aziende agricole e terreni coltivati e questo è un vantaggio che ora il nostro Paese potrà mantenere e incrementare.
"Esprimiamo viva soddisfazione per l’approvazione definitiva del disegno di legge sul biologico - afferma Roberto Zanoni, presidente di AssoBio - e siamo soprattutto gratificati dal fatto che tutti i partiti abbiano mostrato grande compattezza votando favorevolmente in modo bipartisan. Questo significa che anche il mondo politico ha compreso l’importanza della proposta della Commissione Europea e il valore di un comparto che rappresenta uno dei fiori all’occhiello del settore agricolo italiano. Con il 15,8% dei terreni coltivati biologicamente, l’Italia si classifica prima nazione europea per esportazioni e seconda al mondo. I consumatori preferiscono i prodotti biologici perché ottenuti preservando la salute del suolo e dell’ambiente. Adesso dobbiamo lavorare per far crescere i consumi che in Italia sono ancora limitati se confrontati con quelli francesi o tedeschi, con una spesa pro capite di poco superiore a 60 €. A tal proposito, è importante investire in informazione e comunicazione, a partire dalle Scuole dell’obbligo, fino all’Università e al mondo della Ricerca.
Le aziende biologiche rappresentano il futuro, sono le più attente all’innovazione e ai cambiamenti. La rinuncia alla chimica di sintesi, infatti, impone agli agricoltori bio di individuare soluzioni innovative in molti casi basate sull’integrazione tra mezzi diversi: meccanici, ecologici, digitali, ovvero, sull’agro-ecologia. Ma non solo, i produttori e gli imprenditori bio italiani sono molto più giovani rispetto alla media: sono per metà laureati o diplomati, per un terzo donne e interessati all'internazionalizzazione.
Molto importante anche l’introduzione del marchio 'biologico italiano' che, se regolamentato correttamente, potrà contribuire alla valorizzazione del Made In Italy, basato su prodotti di elevata qualità.
Innovazione, lotta ai pregiudizi e più informazioni corrette dovranno essere i capisaldi del futuro biologico per il raggiungimento di un obiettivo primario: perseguire un’agricoltura sostenibile, produttiva e alla portata di tutti.